Il Gard, galleria di arte e design dall’atmosfera newyorkese con i suoi cinquecento metriquadri disposti in un open space dalle grandi vetrate all’interno di un giardino, da dieci anni promuove esclusivamente artisti emergenti, facendo interagire in un unico spazio tutti i linguaggi, dalla scultura alla videoarte, dalla pittura al design di autoproduzione.
Dall’8 ottobre al 22, il Gard propone l’esposizione “Segni Impuri” di Roberto Petrongari e Antonio Masullo,opere differenti per forma e colore che tentano un dialogo tra Figurativo e Informale, partendo dallo stesso punto in comune costituito dalla ricerca e dalla sperimentazione non solo dei linguaggi artistici ma anche, e soprattutto, della vita stessa. “Segni Impuri” come segni artistici a volte difficili da unire e decifrare, ma anche come segni esistenziali della memoria, a volte così sottili da ripresentarsi inaspettatamente, altre volte così ossessivi da rimanere indelebili, come ciccatrici. I due artisti dialogano tra di loro e anche con noi, scuotendoci nel loro mostrare la vita (che poi è anche la nostra), e tutto ciò che è in essa. Le opere di Roberto Petrongari ci fanno vedere figure che seppur definite sono comunque sempre distanti, sospese tra il sonno e la veglia, sempre e comunque dentro ad un turbine di macchie e parole. Le opere di Antonio Masullo nate da segni creati dal cemento, dalla matita o dal colore, si moltiplicano davanti agli occhi del fruitore, facendone scaturire una miscellanea di sensazioni.