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Memories are made of this
L’arte della memoria, il portare alle luce ciò che rischia d’essere dimenticato o il contrario, la capacità trasformativa di una memoria che cerca di afferrare una realtà sfuggente – sono questi i temi centrali di cui si occuperanno l’artista tedesca Katharina Hohmann, l’artista italiano Gianmaria Conti e gli artisti greci Dimitrios Georges Antonitsis e Nikos Kanarelis.
Comunicato stampa
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Un progetto in collaborazione fra la Provincia di Modena, DIGIT (Associazione Italo-Tedesca della Turingia), Kuratorium Schloss Ettersburg, D* Fine Arts Atene e Malta Cultural Heritage.
Nell'ambito del progetto "outstep"
con il sostegno del programma CULTURA 2000 dell'Unione Europea
L'arte della memoria, il portare alle luce ciò che rischia d'essere dimenticato o il contrario, la capacità trasformativa di una memoria che cerca di afferrare una realtà sfuggente – sono questi i temi centrali di cui si occuperanno l'artista tedesca Katharina Hohmann, l'artista italiano Gianmaria Conti e gli artisti greci Dimitrios Georges Antonitsis e Nikos Kanarelis.
Dimitrios Georges Antonitsis
presenterà quattro opere della seria "Blurred Fiction", foto scattate vent'anni fa da una famiglia durante uno dei soliti viaggi estivi con spiaggia tenda e roulotte. Antonitsis ha trasformato questi motivi con una tecnica che ricorda il faticoso processo del richiamare immagini passate: il risultato, le immagini sfumate, si trasformano apparentemente in motivi religiosi. Come se il quotidiano, con il passare del tempo e attraverso i tentativi di rivivere il passato, diventasse sacro.
Gianmaria Conti
per far ascoltare la testimonianza di quelli che di solito non sono ascoltati, Gianmaria Conti ha progettato "The Memory Box", un video box interattivo nel quale chiunque può entrare e raccontare i propri ricordi.
Nella realizzazione della prima parte di questo progetto a Weimar, Gianmaria Conti ha lavorato con gli studenti della famosa Bauhaus Universität Weimar.
I video registrati all'interno del box vengono raccolti e messi a disposizione del pubblico tramite un sito internet che diventerà un archivio della memoria raccontata.
La ricerca di Gianmaria Conti a Modena ruota attorno al mondo del lavoro: i visitatori del box possono raccontare delle loro prime esperienze lavorative, le strade percorse per trovare un lavoro, le relazioni e la solidarietà nel mondo del lavoro stesso.
L¹installazione propone, tra l¹altro alcune interviste a persone che erano presenti alla manifestazione del 9 gennaio 1950, che si concluse con l¹uccisione di 6 scioperanti.
Il ricordo di questo avvenimento, che ha segnato tristemente la storia recente di Modena, è stato volutamente proposto anche per anticipare una serie di eventi che già dal prossimo anniversario tenderanno a ³rileggere² quanto successe cinquantacinque anni fa coniugandolo con il presente e le modificazioni del lavoro nella società modenese attuale.
"The Memory Box" di Gianmaria Conti (già esposto nella prima parte del progetto, al Castello di Ettersburg, Weimar, Germania) attualmente si trova presso il Centro per l'Impiego della Provincia di Modena.
Katharina Hohmann
È rimasta affascinata dalla vicinanza fra l'ex Educatorio San Paolo e l'ex cinema Adriano. La sua intensa ricerca sulla storia di ambedue i luoghi trabocca in una "rochade" che sembra trasformare il cinema in un museo per l'educazione mentre la chiesa diventa un cinema.
Nikos Kanarelis
espone con "L'ultima cena" un lavoro che, come quello di Antonitsis, ricorre all'immaginario religioso e trasforma in questo modo una cena quotidiana in un atto sacrale. Nel suo video gli artisti condividono pane e companatico con uno stimato curatore.
In occasione della mostra verrà pubblicato un "Dizionario italo-tedesco della memoria" con testi di Marco Belpoliti, Luigi Benedetti, Christiane Breithaupt, Stefano Chiodi, Julia Draganovic, Dante Andrea Franzetti, Daniele Figlioli, Gabriele Guercio, Gabriele Pedullà, Jörg Restorff, Thomas Seidel, Annette Simon, Thomas von Taschitzki ed altri.
Nell'ambito del progetto "outstep"
con il sostegno del programma CULTURA 2000 dell'Unione Europea
L'arte della memoria, il portare alle luce ciò che rischia d'essere dimenticato o il contrario, la capacità trasformativa di una memoria che cerca di afferrare una realtà sfuggente – sono questi i temi centrali di cui si occuperanno l'artista tedesca Katharina Hohmann, l'artista italiano Gianmaria Conti e gli artisti greci Dimitrios Georges Antonitsis e Nikos Kanarelis.
Dimitrios Georges Antonitsis
presenterà quattro opere della seria "Blurred Fiction", foto scattate vent'anni fa da una famiglia durante uno dei soliti viaggi estivi con spiaggia tenda e roulotte. Antonitsis ha trasformato questi motivi con una tecnica che ricorda il faticoso processo del richiamare immagini passate: il risultato, le immagini sfumate, si trasformano apparentemente in motivi religiosi. Come se il quotidiano, con il passare del tempo e attraverso i tentativi di rivivere il passato, diventasse sacro.
Gianmaria Conti
per far ascoltare la testimonianza di quelli che di solito non sono ascoltati, Gianmaria Conti ha progettato "The Memory Box", un video box interattivo nel quale chiunque può entrare e raccontare i propri ricordi.
Nella realizzazione della prima parte di questo progetto a Weimar, Gianmaria Conti ha lavorato con gli studenti della famosa Bauhaus Universität Weimar.
I video registrati all'interno del box vengono raccolti e messi a disposizione del pubblico tramite un sito internet che diventerà un archivio della memoria raccontata.
La ricerca di Gianmaria Conti a Modena ruota attorno al mondo del lavoro: i visitatori del box possono raccontare delle loro prime esperienze lavorative, le strade percorse per trovare un lavoro, le relazioni e la solidarietà nel mondo del lavoro stesso.
L¹installazione propone, tra l¹altro alcune interviste a persone che erano presenti alla manifestazione del 9 gennaio 1950, che si concluse con l¹uccisione di 6 scioperanti.
Il ricordo di questo avvenimento, che ha segnato tristemente la storia recente di Modena, è stato volutamente proposto anche per anticipare una serie di eventi che già dal prossimo anniversario tenderanno a ³rileggere² quanto successe cinquantacinque anni fa coniugandolo con il presente e le modificazioni del lavoro nella società modenese attuale.
"The Memory Box" di Gianmaria Conti (già esposto nella prima parte del progetto, al Castello di Ettersburg, Weimar, Germania) attualmente si trova presso il Centro per l'Impiego della Provincia di Modena.
Katharina Hohmann
È rimasta affascinata dalla vicinanza fra l'ex Educatorio San Paolo e l'ex cinema Adriano. La sua intensa ricerca sulla storia di ambedue i luoghi trabocca in una "rochade" che sembra trasformare il cinema in un museo per l'educazione mentre la chiesa diventa un cinema.
Nikos Kanarelis
espone con "L'ultima cena" un lavoro che, come quello di Antonitsis, ricorre all'immaginario religioso e trasforma in questo modo una cena quotidiana in un atto sacrale. Nel suo video gli artisti condividono pane e companatico con uno stimato curatore.
In occasione della mostra verrà pubblicato un "Dizionario italo-tedesco della memoria" con testi di Marco Belpoliti, Luigi Benedetti, Christiane Breithaupt, Stefano Chiodi, Julia Draganovic, Dante Andrea Franzetti, Daniele Figlioli, Gabriele Guercio, Gabriele Pedullà, Jörg Restorff, Thomas Seidel, Annette Simon, Thomas von Taschitzki ed altri.
16
ottobre 2004
Memories are made of this
Dal 16 ottobre al 21 novembre 2004
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN PAOLO – SALA DELLE MONACHE
Modena, Via Francesco Selmi, (Modena)
Modena, Via Francesco Selmi, (Modena)
Vernissage
16 Ottobre 2004, ore 18
Curatore