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20
ottobre 2014
Fino al 10.XI.2014 Pier Paolo Calzolari & Marco Maria Giuseppe Scifo Z2O Sara Zanin, Roma
roma
La galleria come luogo fisico e mentale, sede dell’incontro tra generazioni diverse. Un confronto serrato ed elegante sui temi di tempo, spazio e materia -
Una duplice riflessione sul tempo e l’esistenza in un confronto intimo e allo stesso tempo dialogico e sociale tra due artisti, Pier Paolo Calzolari (Bologna 1943, vive e lavora a Fossombrone (PU)) e Marco Maria Giuseppe Scifo (Augusta (SR) 1977, vive e lavora a Milano), negli spazi della Z2O di Roma.
Una divisione asimmetrica che lascia spazio alle differenti tecniche d’indagine e alle esperienze artistiche che ne derivano ma traccia un filo conduttore tra le opere, gli anni passati e i progetti artistici, che suggestiona lo spettatore e gli consente di entrare all’interno di questo discorso a due.
Scifo accompagna il percorso espositivo con una serie di lavori esposti per la prima volta al pubblico ma risultato di un lungo periodo di gestazione in laboratorio. Il tema del “corpo”, tradizionalmente esplorato dall’artista, è declinato in direzione del mondo naturale con il lavoro Ctònio (2014), sulla linea di orizzonte e sulla corruzione tra elemento superficiale e sotterraneo, accompagnato da un audio inedito che riproduce il suono delle cavità della terra. Dare vita alle immagini e dare corpo ai pensieri sono gli argomenti rispettivamente delle opere Fine dello stato di quiescenza (2014) e Pneuma (2005-2014) con le quali l’artista siciliano ha conferito una dimensione “umida” all’immagine fotografica e la consistenza e il ritmo del respiro alla simbolica testa di gomma di Platone.
Proprio in rapporto con la ripetitiva sonorità di quest’ultima, si inserisce il concetto di ciclicità introdotto da Calzolari con l’opera polimaterica Senza titolo (2010), realizzata con l’inserimento di elementi a diverso stato fisico che mettono in relazione il tempo con il concetto di temperatura di un ambiente. Una sorta di natura, non troppo morta, in cui trova spazio il movimento rituale tipico di una dimensione riservata e domestica. Un’ibridazione formale che allestisce scenari che cambiano con i diversi punti di vista in relazione all’opera. L’ultima sala della galleria ospita proprio questo dialogo, definito “entre-nous”, che costruisce un percorso di ipnotica riflessione sul tema dello scorrere del tempo e del fluire del pensiero in una dimensione fisica e spaziale, ma anche immaginativa.
mariangela capozzi
mostra visitata il 25 settembre 2014
dal 25 settembre al 10 novembre 2014
EntreNous
Galleria Z2O Sara Zanin
Via della Vetrina, 21 – 00186 Roma
Orario: mar-sab 12-19 o sua appuntamento
Info: tel +39 06/97274721 info@z2ogalleria.it www.z2ogalleria.it