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Luciano Fiannacca – L’attesa del gesto
Le opere presentate in questa rassegna si caratterizzano per le tante sfaccettature, i molteplici significati, le diverse interpretazioni e narrazioni da cui scaturisce la presa di coscienza da parte dell’artista della propria individualità.
Comunicato stampa
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La galleria Valente Artecontemporanea dedica agli ultimi lavori su carta la mostra personale di Luciano Fiannacca che si inaugura il 17 ottobre e si protrae sino al 28 novembre presso la sede della galleria in Finale Ligure. Le opere presentate in questa rassegna si caratterizzano per le tante sfaccettature, i molteplici significati, le diverse interpretazioni e narrazioni da cui scaturisce la presa di coscienza da parte dell'artista della propria individualità. Se è consuetudine sostenere che un pittore trova nella pittura su tela il suo compimento, Luciano Fiannacca dimostra come il disegno ed il lavoro su carta possano significare più di quanto l'opera compiuta riveli. Non si tratta né di appunti né di progetti, semplicemente nella misura del foglio Fiannacca agisce allo stesso modo che su altre superfici: il problema dell'immediatezza di esperienza nell'azione e dell'intensità di intervento è identica come identica è la tensione ed il rifiuto all'esecuzione rimandata a tempi e luoghi più idonei. Tuttavia, le opere su carta, così vicine alle modalità della stesura pittorica e così rivelatrici sull'origine del segno, appaiono più aeree e senza peso. Alcune carte sembrano inseguire la continuità del frammento, altre insistono attorno ad una forma più raccolta, tutte costituiscono sempre più il percorso con cui l'artista entra ed esce dalla propria opera. In alcuni casi c'è un accostamento alla pittura ma senza mai compiersi, senza trovare piena soddisfazione alla tensione emotiva che si traduce in un'articolata possibilità di linguaggio tale da sospingere l'artista sempre a un nuovo foglio. L'astrattismo di Luciano Fiannacca è lirico, si fonda sulle emozioni. Ricordi, sensazioni, suggestioni non sono mai descritti, ma evocati. L'artista sceglie le dimensioni, spesso piccole perché più intime e un'immagine fragile, eterea prende corpo lentamente, acquista dimensione, forma, peso. I materiali utilizzati, carta giapponese semitrasparente, veline, pigmenti, polveri, pastelli danno vita ad una superficie che appare ora brillante ora opaca. Una traccia nera o di cromia dominante è di volta in volta archetipo costruttivo, simbolo o soglia; ma non è una presenza negativa, piuttosto misteriosa. I lavori sono organicamente disposti per consonanze cromatiche, scansioni, contrapposizioni, trasparenze. L'artista gioca sui frammenti e sulla loro composizione, sulla libertà di sminuzzare e stemperare sul foglio i segni della memoria. Sulle carte Fiannacca riduce i colori, le forme, i materiali e di conseguenza limita i gesti, il modo di disporre i suoi elementi stilistici sul foglio. Le superfici, le regole esecutive, i moduli ed i mezzi linguistici appaiono semplificati senza tuttavia negare combinazioni e possibilità esplorative. Indagare al massimo col minimo sembra essere l'idea sottesa che guida la mano dell'artista: tocchi minimi e dosati che aprono repertori inattesi, momenti intensi e nuove occasioni che rappresentano per l'autore il principio e la continuità della sua espressione artistica.
Riccardo Zelatore
Riccardo Zelatore
17
ottobre 2004
Luciano Fiannacca – L’attesa del gesto
Dal 17 ottobre al 28 novembre 2004
arte contemporanea
Location
VALENTE ARTE CONTEMPORANEA
Finale Ligure, Via Anton Giulio Barrili, 12, (Savona)
Finale Ligure, Via Anton Giulio Barrili, 12, (Savona)
Orario di apertura
tutti i giorni, 10:00-13:00; 16:00-19:00
Vernissage
17 Ottobre 2004, ore 10
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