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Le ragazze vanno giù
Le cinque artiste provenienti da quella parte “nuova” dell’Europa, da Riga capitale della Lettonia, uno dei paesi baltici recentemente confluiti nell’Unione Europea.
Kristine Alksne,
Maija Liduma,
Santa Oboenko,
Zane Oborenko,
KatrinaTeivane
Le cinque artiste provenienti da quella parte "nuova" dell'Europa, da
Riga capitale della Lettonia, uno dei paesi baltici recentemente
confluiti nell'Unione Europea. Le artiste, coinvolte in un progetto di
residenza e viaggio nel Salento, espongono gli approdi della loro
recente ricerca che investe gli ambiti del disegno,della fotografia,
della videoinstallazione, dei pensamenti. I lavori presentati nascono
dall'indagine di un'identita' in cerca di definizione, sentita affine
per natura a quella che si produce in altri luoghi di margine, e che
si rispecchia in sconfinamenti a segnare e disegnare la vecchia e la
nuova Europa. In questo senso Salento e Lettonia, territori a
margine, drammaticamente distanti, caratterizzati da ragioni e
modulazioni differenti, si riconoscono nell'essere bordo e frontiera,
nel consentire sguardi incrociati sulle direzioni e i vissuti mondo.
Storicamente aree dominate da altri popoli, limite di imperi e regni,
continuamente attraversate da genti e tradizioni, si tratta di
territori consapevoli della propria singolarita' e che mantengono un
proprio senso di appartenenza, zone di passaggio e di confine, oggi di
frontiera, la cui liminalita' permette di esprimere al tempo stesso
unicita' e permeabilita' nei confronti delle altre culture. La
Lettonia si affaccia sul mar Baltico come il Salento sul Mediterraneo,
entrambi specchi di un'Europa che si ridefinisce in una modernita' in
cui i concetti di centro e di periferia appaiano insufficienti,
superati anche nella/dalla pratica artistica. Al contrario, ricca di
suggestioni e significati inesplorati appare l'idea di margine, luogo
a parte, luogo ancora protetto, finestra privilegiata sui luoghi
altri.
Su questa idea di margine (o di smargine, per riprendere un efficace
neologismo) nasce il progetto residenza Le ragazze Vanno Giu', che
intende indagare quali processi creativi territori culturalmente e
geograficamente lontani producano in risposta alle sollecitazione
prodotte dall'essere (o dal sentirsi) al margine. In questo istintivo
riconoscersi tra artisti e curatori della Lettonia e del Salento, le
sorprese non sono mancate, a partire dalla scoperta di appartenere in
qualche modo alla stessa prospettiva territoriale, come si evince
facilmente facendo scorrere una linea da Riga in giu'. Non solo: il
richiamo all'arcaicita' e l'influenza di riti e culti pagani
conservati e trasmessi in forma stilizzata sino ai nostri giorni, la
presenza di altari sacrificali, gli aukuras, grandi pietre rotonde
simili a macine, non lontani da quelli presenti nelle nostre zone;
alcune forme letterarie popolari, le cosiddette dainos, quartine,
fiabe e proverbi dedicati a temi mitologici e al lavoro nei campi;
l'architettura rurale, le muizas, vere e proprie masserie in cui
prevale un tipo di economia autarchica; il barocco e il liberty che
contraddistinguono la parte moderna di Riga, elementi di un modo di
sentire ed essere su cui artisti e curatori hanno voluto concentrarsi
per scoprire cio' che distanzia e accomuna la cultura baltica lettone
e quella salentina e che la residenza c/o Loop house aiutera' a
mettere in luce.
Brevi note sulla storia e la cultura lettone
Le "terre dell'ambra" vengono definiti i tre piccoli paesi che sorgono
sulle rive orientali del Mar Baltico: la Lituania, la Lettonia e
l'Estonia, angolo d'Europa considerato parco protetto della cultura e
della mitologia, dagli usi e tradizioni affini seppure contraddistinte
da profonde differenze. Nel XIII secolo le tribu' che popolavano
Lettonia ed Estonia furono assoggettate dai Cavalieri Tedeschi
dell'Ordine di Livonia, diventando parte dell"Impero Tedesco,
assimilandone l'influenza, sia dal punto di vista culturale che
economico. Successivamente il territorio si trovo' sotto il dominio
del grande regno polacco-lituano e poi della Svezia. A seguito della
Guerra del Nord ( 1700-21) alcune zone passarono all'impero russo,
dopo la rivoluzione russa del 1917 e la fine della Prima Guerra
mondiale Lituania, Estonia e Lettonia divennero repubbliche
indipendenti per essere nuovamente occupate dalle truppe sovietiche.
Dopo un decennio di lotte nel 1991, a seguito del colpo di stato
contro Gorbacev in Unione Sovietica, riconquistaronno la propria
indipendenza politica ed economica. L'influenza sovietica subita dopo
il 1945 e' stata particolarmente negativa per la Lettonia ed ha
causato massicci processi migratori, per non parlare del controllo
quasi totale sulla cultura del paese. I lettoni, nella loro
repubblica, rappresentano appena la meta' della popolazione, il loro
idioma fa parte del ramo piu' antico delle lingue indoeuropee,
considerato il piu' vicino alla lingua madre indoeuropea. Diverse le
comunita' religiose, predominanti quelle protestanti e cattoliche,
accanto a quelle russo-ortodosse e israelitiche, i cui membri
conservano la lingua Yiddish in gran parte scomparsa nel resto
d'Europa.
La Lettonia e' una nazione indeterminata che oscilla tra piu' decisi
vicini. I lettoni amano immaginare se stessi come dei sognatori con un
senso pratico innato (...) sono visti dagli altri baltici come
detentori della rara capacita' di prestar fede a due cose
contradditorie nello stesso tempo. Viene in mente un personaggio di
una commedia satirica lettone che, giungendo a un bivio e dopo aver
ponderato con la dovuta considerazione su quale strada proseguire,
riesce a prendere entrambe le direzioni.
Note introduttive all'Arte Lettone Contemporanea.
A lungo l'arte moderna e contemporanea lettone e' stata tributaria di
moduli e stilemi concepiti ed elaborati da artisti dell'Europa
Occidentale, in una pratica che mutuava procedimenti tecnici e
stilistici elaborati altrove, in contesti socio-culturali differenti.
Gli artisti lettoni hanno cominciato a conferire alle proprie opere un
carattere personale autoctono nel momento in cui taluni elementi piu'
ortodossi del barocco sono stati"lettonizzati", avvicinati alla
tradizione popolare e artigianale, insieme ad elementi fiabeschi
ancestrali del manierismo fantastico locali. L'arte lettone si
costituisce di ibridismi e contaminazioni.
Oggi la giovane generazione di artisti lettoni sembra avere il
bisogno di indagare la storia, l'identita', l'appartenenza, il senso
di un locale che interagisce col globale mantenedo specificita'
proprie e propositive alternative alla produzione culturale
internazionale. Interrogano l'attualita', la realta', alla ricerca di
una presa di posizione, con modalita' artistiche scaturite da una
forte e rivendicata indipendenza, sopravvissuta a reiterate
costrizioni e restrizioni espressive. Fortemente consapevoli della
dimensione sociale dell'arte, i giovani artisti lettoni aspirano ad
una verita', rivendicano l'impeto verso un'ideale giustizia,
reagiscono al vacuum culturale istituzionale, contraddistinti da un
afflato, nelle parole di Arvids Alksnis, "tecno romantico". Essi
praticano la multidisciplinarita', attraverso i nuovi media
costruiscono spazi reali e virtuali di collaborazioni interne ed
internazionali, si impegnano attivamente a strutturare centri di
cultura indipendente in cui l'accento non e' piu' posto sull'artefatto
o su valori artistici, bensi' su di un'estetica interventista e
sull'efficienza di azioni creative non mediate che intendono
modificare l'ambiente circostante.
KKF
CULTURE CAPITAL FOUNDATION OF LATVIA
The state non-profit joint-stock company began its work in 1998.
The purpose of the Culture Capital Foundation (KKF) is to provide
financial support and promote a balanced development of all creative
arts, education and the preservation of cultural heritage. KKF's tasks
include promotion of cultural renewal and creative arts processes, to
finance arts and research projects by individuals and legal entities
in the cultural sector, to award honorary stipends to outstanding
representatives of culture and arts for achievements in the
development of culture and arts, to promote education and improvement
of professional qualifications, to promote development of
international relations, popularise Latvian arts and sciences abroad,
accessibility for the public, to promote development of traditional
culture.
KKF is governed by a board appointed by the Cabinet of Ministers
Le ragazze vanno giù
San Cesario Di Lecce, Via Russo, 19, (Lecce)