Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
InsideOut
Inside out è una mostra di opere di giovani artisti che vivono e lavorano a Bologna, i quali hanno scelto di indagare il quotidiano nelle sue varie dimensioni, dalla domesticità alle relazioni umane e sociali, alla sua rappresentazione spettacolare offerta dalla pubblicità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il titolo indica in effetti l’azione del rivoltare un oggetto o rovesciarne il contenuto. Così esposto alle indagini degli artisti, via via ironiche, grottesche o drammatiche, il contenuto della nostra ordinaria esistenza si rivela in tutta la sua inquietante instabilità pronta a manifestarsi in comportamenti erronei, in deviazioni, o irregolarità sintomatiche.
Gli artisti, Antoine Caramagli, Sara Picco e Giulia Ravazzolo, lavorano principalmente con l’immagine digitale, sfruttando le potenzialità offerte dal mezzo elettronico, video ed elaborazioni computerizzate.
####Antoine Caramagli analizza gli stereotipi pubblicitari e dei mass media isolandoli come se fossero elementi patologici da studiare in vitro. Svuota i cliches dalla loro vita fittizia in quanto rappresentazioni di comportamenti e personalità artificiali, rivelandone l’essenza di simulacri, di finzioni, utilizzando il filtro verace dell’ironia che ne dimostra la vacuità, l’assenza di contenuti utili per la società. In altre opere l’artista sperimenta una sorta di scratching dell’immagine in cui brevi azioni vengono ripetute velocemente senza che esse possano davvero compiersi dando la sensazione di blocco narrativo, di sospensione temporale traumatica.
####Sara Picco è un’acuta osservatrice del comportamento umano e lo descrive nei suoi momenti più cupi e tenebrosi, quelli delle patologie psichiche latenti che a volte si manifestano quando si è soli con se stessi compiendo gesti di cui non ci si rende nemmeno conto. L’artista si rivolge dunque all’inconscio, scaturigine di ogni personalità, ma anche di ogni desiderio che se represso o inespresso si manifesta in comportamenti nevrotici, morbosi e fobici. L’estrema cura nella fotografia e la scelta del nero come “luce” dominante nelle scene, rivela una predilezione per la resa cinematografica delle immagini mentre David Lynch si configura come regista di riferimento.
####Anche Giulia Ravazzolo è attratta dagli stati di alterazione, dalle anomalie psico-fisiche, ma concentra la sua attenzione sul corpo. Corpo inteso come rappresentazione allegorica e grottesca di sindromi psichiatriche, turbe psichiche incise indelebilmente nei tratti somatici, nelle deformazioni spinte all’assurdo, al paradossale, dei suoi personaggi – animati nei video, staticamente emblematici nei disegni. In questo l’artista ricerca l’altro punto di vista, l’altro giudizio sulla realtà che il portatore di handicap, menomazione o anomalia è in grado di dare a partire dalla sua diversità; e indica nella malattia e persino nella morte il rimosso di una società che si alimenta di simulacri e ipocrisie.
Gli artisti, Antoine Caramagli, Sara Picco e Giulia Ravazzolo, lavorano principalmente con l’immagine digitale, sfruttando le potenzialità offerte dal mezzo elettronico, video ed elaborazioni computerizzate.
####Antoine Caramagli analizza gli stereotipi pubblicitari e dei mass media isolandoli come se fossero elementi patologici da studiare in vitro. Svuota i cliches dalla loro vita fittizia in quanto rappresentazioni di comportamenti e personalità artificiali, rivelandone l’essenza di simulacri, di finzioni, utilizzando il filtro verace dell’ironia che ne dimostra la vacuità, l’assenza di contenuti utili per la società. In altre opere l’artista sperimenta una sorta di scratching dell’immagine in cui brevi azioni vengono ripetute velocemente senza che esse possano davvero compiersi dando la sensazione di blocco narrativo, di sospensione temporale traumatica.
####Sara Picco è un’acuta osservatrice del comportamento umano e lo descrive nei suoi momenti più cupi e tenebrosi, quelli delle patologie psichiche latenti che a volte si manifestano quando si è soli con se stessi compiendo gesti di cui non ci si rende nemmeno conto. L’artista si rivolge dunque all’inconscio, scaturigine di ogni personalità, ma anche di ogni desiderio che se represso o inespresso si manifesta in comportamenti nevrotici, morbosi e fobici. L’estrema cura nella fotografia e la scelta del nero come “luce” dominante nelle scene, rivela una predilezione per la resa cinematografica delle immagini mentre David Lynch si configura come regista di riferimento.
####Anche Giulia Ravazzolo è attratta dagli stati di alterazione, dalle anomalie psico-fisiche, ma concentra la sua attenzione sul corpo. Corpo inteso come rappresentazione allegorica e grottesca di sindromi psichiatriche, turbe psichiche incise indelebilmente nei tratti somatici, nelle deformazioni spinte all’assurdo, al paradossale, dei suoi personaggi – animati nei video, staticamente emblematici nei disegni. In questo l’artista ricerca l’altro punto di vista, l’altro giudizio sulla realtà che il portatore di handicap, menomazione o anomalia è in grado di dare a partire dalla sua diversità; e indica nella malattia e persino nella morte il rimosso di una società che si alimenta di simulacri e ipocrisie.
24
settembre 2004
InsideOut
Dal 24 settembre al 16 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
VILLA SERENA
Bologna, Via Della Barca, 1, (Bologna)
Bologna, Via Della Barca, 1, (Bologna)
Vernissage
24 Settembre 2004, ore 21,00
Sito web
www.bo-art.it
Curatore