Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Margareth Dorigatti – Charlotte-Goethe
Una elaborata operazione che attraversa dipinti su tela e su carta, mescolando i materiali e le tecniche più diverse, dalla velatura rinascimentale alla rielaborazione al computer, per fare riapparire il segno femminile in questo storico carteggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un 29 ottobre di fine Settecento, Johann Wolfgang Goethe entrava in Roma. La città eterna doveva cambiare la sua vita. Anche il poeta tedesco avrebbe segnato per sempre questo luogo. Con il suo Viaggio in Italia riconcilierà la capitale mediterranea con quell'Europa del Nord che le era ostile da secoli. L'ingresso nella patria dei classici significava il coronamento di un antico sogno: qui sarebbe rinato, qui si sarebbe sentito al centro del mondo. Per soddisfare questo desiderio era fuggito da Weimar e dalla sua amata Charlotte von Stein. Una volta in Italia, aveva raccontato in decine di lettere alla dama abbandonata l'avventura nel "paese dove fioriscono i limoni”; Charlotte rispose con un carteggio altrettanto nutrito, ma quando la coppia si spezzò lei pretese la restituzione delle sue missive e le bruciò. Per il pubblico, metà dell'epistolario rimaneva segreto.
Il 29 ottobre del 2004, Margareth Dorigatti espone allo Studio Morbiducci quadri e disegni di questo misteroso intreccio che si snoda tra Roma e Weimar. Nei pressi della Piramide - luogo caro al passaggio di Goethe nella nostra città -, alcune delle millesettecento lettere inviate dal poeta alla sua musa tornano ad accendersi di passione, con la pittrice che si insinua tra le righe di questi testi. E finalmente anche le lettere di Charlotte rispondono: la voce della nobile dama, racchiusa nelle buste ermeticamente sigillate, dipinte in bianco e oro da Margareth Dorigatti, si fa sentire. Così la parte mancante dell'epistolario riappare sfidando i limiti scientifici della filologia, mentre nel libro/catalogo l'artista riscrive alcune lettere immaginarie della von Stein. Una elaborata operazione che attraversa dipinti su tela e su carta, mescolando i materiali e le tecniche più diverse, dalla velatura rinascimentale alla rielaborazione al computer, per fare riapparire il segno femminile in questo storico carteggio.
« ‘Il passo estremo è il più vicino alla passione’ osservò Charlotte»
(Le affinità elettive)
Margareth Dorigatti vive la sua infanzia a Solorno e nel 1964 insieme ai genitori si trasferisce a Bolzano. Nel 1973 studia all'Accademia di Belle arti di Venezia con Emilio Vedova. Si trasferisce a Berlino. Studia Pittura, Grafica e Fotografia presso la Hochschule der Künste, si specializza in Comunicazione visiva con il prof. Helmut Lortz e frequenta il corso di Scenografia del prof. Achim Freyer. Le vengono affidati incarichi come fotografa delle maggiori istituzioni culturali di Berlino. Borsa di studio a New York con il compito di documentare l'attività dell'Actor's Studio e le lezioni di Lee Strassberg. Nel 1977 fonda una Casa-atelier insieme agli scenografi Tobias Hoheisel e Bettina Munzer, frequentata dai maggiori artisti e personaggi dello spettacolo presenti a Berlino. Dal 1980 inizia la sua attività espositiva in gallerie private di Berlino. 1983, nomina a Meisterschüler. Nello stesso anno, insieme a Joachim Szymzcak, realizza un progetto di vaste proporzioni all'interno della rete metropolitana berlinese: 75 dipinti all'interno di 8 stazioni. Vince un concorso indetto dalla Internationalen Bauausstellung per la realizzazione di un facciata storica di un palazzo di Kreuzberg. 1984, si trasferisce a Roma. Inizia la sua attività pittorica ininterrotta ed espone in Italia e all'estero presso gallerie private, luoghi pubblici e musei (Roma, Parigi, Milano, Pescara, Bolzano, Modena, Bologna, Berlino, Nimes, Lyon, Köln, Bonn...). Partecipa a mostre collettive in Italia e all'estero. È titolare della cattedra di Decorazione presso l'Accademia di Belle arti di Bologna. Inoltre, dal 1994, è docente presso l'Universität der Künste Berlin e quest'anno ha lo stesso incarico presso la Akademie der Bildenden Künste München.
Libro/catalogo con i testi dell'Epistolarium di Margareth Dorigatti e una introduzione di Julia Draganovic
Il 29 ottobre del 2004, Margareth Dorigatti espone allo Studio Morbiducci quadri e disegni di questo misteroso intreccio che si snoda tra Roma e Weimar. Nei pressi della Piramide - luogo caro al passaggio di Goethe nella nostra città -, alcune delle millesettecento lettere inviate dal poeta alla sua musa tornano ad accendersi di passione, con la pittrice che si insinua tra le righe di questi testi. E finalmente anche le lettere di Charlotte rispondono: la voce della nobile dama, racchiusa nelle buste ermeticamente sigillate, dipinte in bianco e oro da Margareth Dorigatti, si fa sentire. Così la parte mancante dell'epistolario riappare sfidando i limiti scientifici della filologia, mentre nel libro/catalogo l'artista riscrive alcune lettere immaginarie della von Stein. Una elaborata operazione che attraversa dipinti su tela e su carta, mescolando i materiali e le tecniche più diverse, dalla velatura rinascimentale alla rielaborazione al computer, per fare riapparire il segno femminile in questo storico carteggio.
« ‘Il passo estremo è il più vicino alla passione’ osservò Charlotte»
(Le affinità elettive)
Margareth Dorigatti vive la sua infanzia a Solorno e nel 1964 insieme ai genitori si trasferisce a Bolzano. Nel 1973 studia all'Accademia di Belle arti di Venezia con Emilio Vedova. Si trasferisce a Berlino. Studia Pittura, Grafica e Fotografia presso la Hochschule der Künste, si specializza in Comunicazione visiva con il prof. Helmut Lortz e frequenta il corso di Scenografia del prof. Achim Freyer. Le vengono affidati incarichi come fotografa delle maggiori istituzioni culturali di Berlino. Borsa di studio a New York con il compito di documentare l'attività dell'Actor's Studio e le lezioni di Lee Strassberg. Nel 1977 fonda una Casa-atelier insieme agli scenografi Tobias Hoheisel e Bettina Munzer, frequentata dai maggiori artisti e personaggi dello spettacolo presenti a Berlino. Dal 1980 inizia la sua attività espositiva in gallerie private di Berlino. 1983, nomina a Meisterschüler. Nello stesso anno, insieme a Joachim Szymzcak, realizza un progetto di vaste proporzioni all'interno della rete metropolitana berlinese: 75 dipinti all'interno di 8 stazioni. Vince un concorso indetto dalla Internationalen Bauausstellung per la realizzazione di un facciata storica di un palazzo di Kreuzberg. 1984, si trasferisce a Roma. Inizia la sua attività pittorica ininterrotta ed espone in Italia e all'estero presso gallerie private, luoghi pubblici e musei (Roma, Parigi, Milano, Pescara, Bolzano, Modena, Bologna, Berlino, Nimes, Lyon, Köln, Bonn...). Partecipa a mostre collettive in Italia e all'estero. È titolare della cattedra di Decorazione presso l'Accademia di Belle arti di Bologna. Inoltre, dal 1994, è docente presso l'Universität der Künste Berlin e quest'anno ha lo stesso incarico presso la Akademie der Bildenden Künste München.
Libro/catalogo con i testi dell'Epistolarium di Margareth Dorigatti e una introduzione di Julia Draganovic
29
ottobre 2004
Margareth Dorigatti – Charlotte-Goethe
Dal 29 ottobre al 19 novembre 2004
arte contemporanea
Location
STUDIO MORBIDUCCI
Roma, Via Giovanni Battista Bodoni, 83, (Roma)
Roma, Via Giovanni Battista Bodoni, 83, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 18-20 o per appuntamento (tel. 347.3251347)
Vernissage
29 Ottobre 2004, ore 18