Sculture, oli, disegni, sono i protagonisti de “La bellezza della materia”.
Materia che Livio Conta, artista a tutto tondo, sa interpretare con spirito innovativo.
La sua ascendenza tridentina gli fa prediligere una manualità d’impatto che recupera nel legno uno degli elementi elettivi, ma l’espressività delle sue figure trascende la materia si essa legno, bronzo, pietra, olio o pastello.
La forza del simbolo rappresentato sta nella prospettiva e nel movimento delle raffigurazioni. Le sue figure femminili (soggetto d’elezione) sacre o profane che siano, sembrano mosse dal vento, un vento che è alito di vita e mostrano disgelando entamente le molteplici facce dei pensieri e delle palpitazioni dell’anima in una continua versatile motilità che le rende di volta in volta diverse.
La cifra stilistica dell’arte di Conta sta proprio in questo continuo divenire nel rivelare, attraverso la luce, i personaggi dei suoi disegni e dei suoi oli.
I giochi di pieno e di vuoto e i chiaroscuri stagliano le figure femminili e i volti in modo assolutamente inedito.
Conta osserva e coglie con serena tranquillità l’evoluzione del pensiero che in essi alberga.