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Sergey Bratkov – On a Volcano
Tema centrale dellíesposizione di Bratkov è un particolare rito che si celebra quotidianamente nel sud della Russia, vicino alla cittadina di For Victory, dove si trova un antico vulcano ricoperto di melma e fango.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 24 settembre, LipanjePuntin ha il piacere di presentare On a
Volcano, una mostra personale che segna il ritorno in Italia
dellíartista ucraino Sergey Bratkov (1960, Kharkov - Ucraina) dopo aver
rappresentato la Russia alla 50a Biennale di Venezia.
Tema centrale dellíesposizione di Bratkov è un particolare rito che si
celebra quotidianamente nel sud della Russia, vicino alla cittadina di
For Victory, dove si trova un antico vulcano ricoperto di melma e fango.
Lì, alcuni anni fa, un gruppo di imprenditori rimosse la discarica che
vi si trovava sopra, recintando di rete metallica líintero lotto di
terreno per mescolare successivamente i fanghi vulcanici con líacqua di
mare in modo da dar vita ad una vera e propria stazione di cura. Da
allora centinaia di persone hanno cominciato a frequentare il luogo per
dei periodi di cura. Si sono anche visti dei lebbrosi. Gli abitanti del
luogo, al contrario, non hanno nessun interesse per i bagni di fango,
temendo il risveglio del vulcano e, soprattutto, di trovarsi involontari
testimoni della scena descritta in un poema:
nudi corpi di donne vengono scaraventati in cielo
mentre un proiettile colpisce le cabine
Pur dipingendo e realizzando sculture sin da ragazzo è solo dopo il
diploma in arte al Repin Art College di Kharkov nel 1978 e la successiva
laurea in ingegneria elettronica presso il Department of Industrial
Electronics della Polytechnic Academy che Sergey Bratkov inizia
gradualmente a provare interesse per la fotografia. Un interesse che si
consolida nella metà degli anni ë90 attraverso la collaborazione - vere
e proprie opere a quattro mani - con il già noto fotografo ucraino Boris
Mikhailov. Sono questi gli anni in cui per la prima volta nel mondo
artistico occidentale si inizia a parlare di una ìnuova fotografiaî
proveniente dallíest e che ha come caratteristica fondamentale quella di
voler esprimere ìun ritratto non alterato della cruda realtàî.
I protagonisti degli scatti di Sergey Bratkov sono delle persone
normali, colte nelle loro banali occupazioni, nei loro spazi fisici
abituali. Sergey Bratkov li inquadra con líattenzione di un chimico,
sembrando, di volta in volta, consumato reporter o fotografo di moda,
ritrattista o regista-fotografo. Il risultato è una carrellata di
stereotipi, di eroi senza volto messi faccia a faccia con la macchina
fotografica e spesso inquadrati leggermente dal basso in una contrazione
prospettica che dona una tipica bruttezza-bellezza ad ogni volto.
Volcano, una mostra personale che segna il ritorno in Italia
dellíartista ucraino Sergey Bratkov (1960, Kharkov - Ucraina) dopo aver
rappresentato la Russia alla 50a Biennale di Venezia.
Tema centrale dellíesposizione di Bratkov è un particolare rito che si
celebra quotidianamente nel sud della Russia, vicino alla cittadina di
For Victory, dove si trova un antico vulcano ricoperto di melma e fango.
Lì, alcuni anni fa, un gruppo di imprenditori rimosse la discarica che
vi si trovava sopra, recintando di rete metallica líintero lotto di
terreno per mescolare successivamente i fanghi vulcanici con líacqua di
mare in modo da dar vita ad una vera e propria stazione di cura. Da
allora centinaia di persone hanno cominciato a frequentare il luogo per
dei periodi di cura. Si sono anche visti dei lebbrosi. Gli abitanti del
luogo, al contrario, non hanno nessun interesse per i bagni di fango,
temendo il risveglio del vulcano e, soprattutto, di trovarsi involontari
testimoni della scena descritta in un poema:
nudi corpi di donne vengono scaraventati in cielo
mentre un proiettile colpisce le cabine
Pur dipingendo e realizzando sculture sin da ragazzo è solo dopo il
diploma in arte al Repin Art College di Kharkov nel 1978 e la successiva
laurea in ingegneria elettronica presso il Department of Industrial
Electronics della Polytechnic Academy che Sergey Bratkov inizia
gradualmente a provare interesse per la fotografia. Un interesse che si
consolida nella metà degli anni ë90 attraverso la collaborazione - vere
e proprie opere a quattro mani - con il già noto fotografo ucraino Boris
Mikhailov. Sono questi gli anni in cui per la prima volta nel mondo
artistico occidentale si inizia a parlare di una ìnuova fotografiaî
proveniente dallíest e che ha come caratteristica fondamentale quella di
voler esprimere ìun ritratto non alterato della cruda realtàî.
I protagonisti degli scatti di Sergey Bratkov sono delle persone
normali, colte nelle loro banali occupazioni, nei loro spazi fisici
abituali. Sergey Bratkov li inquadra con líattenzione di un chimico,
sembrando, di volta in volta, consumato reporter o fotografo di moda,
ritrattista o regista-fotografo. Il risultato è una carrellata di
stereotipi, di eroi senza volto messi faccia a faccia con la macchina
fotografica e spesso inquadrati leggermente dal basso in una contrazione
prospettica che dona una tipica bruttezza-bellezza ad ogni volto.
24
settembre 2004
Sergey Bratkov – On a Volcano
Dal 24 settembre al 10 novembre 2004
arte contemporanea
Location
LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA
Trieste, Via Armando Diaz, 4, (Trieste)
Trieste, Via Armando Diaz, 4, (Trieste)
Orario di apertura
11.00-19.30 o su appuntamento Lunedì e festivi
chiuso
Vernissage
24 Settembre 2004, dalle ore 19.00