La Galleria Patrizia Poggi presenta dal 17 settembre al 24 ottobre 2004 la personale di Piero Gilardi dedicata ai suoi tappeti-natura attraverso la selezione di venti esemplari eseguiti dall’artista tra il 1985 e il 2004. È a seguito della conoscenza del poliuretano espanso e delle sue potenzialità applicative che Gilardi, nella metà degli anni ’60, dà l’avvio alla longeva e fortunata esperienza dei tappeti-natura riscuotendo uno straordinario e immediato successo di critica e di mercato in Italia e all’estero. La formatura dei tappeti-natura avviene per intaglio, quindi, sono impregnati di pigmento sintetico sciolto in resina vinilica. I soggetti della natura immortalata dall’artista sono scelti attraverso uno guardo nel suo subcosciente collettivo e nelle sue visioni dell’infanzia. Da queste premesse generatrici sono stati creati Caraibi, 1987; Conchiglie e corallo, 1999; Spiaggia bretone, 1999; Mele cadute, 1999; Fiore di banano, 2004; a cui è rivolta la sezione principale della mostra. Il significato dei tappeti-natura è quello di una scultura rivelata in un codice estetico (potente quanto i festoni simbolici rinascimentali alla Crivelli), ma anche quello di uno strumento di esperienza e mediazione relazionale nella dimensione della realtà quotidiana. Arte come esperienza relazionale immersa nel vissuto è il filo rouge del lavoro che Gilardi continua a fare oggi, anche nelle installazioni virtuali interattive, realizzate dal 1988. La Galleria Patrizia Poggi ospiterà, in occasione della mostra, la proiezione della performance interattiva e multimediale Mitopoiesis (2002-2003), tra le più significative opere di Gilardi con i nuovi media tecnologici. Il percorso espositivo si conclude con la visione del Parco d’arte vivente, la creazione a cui Gilardi sta lavorando dall’inizio del 2004, che rappresenta la sua ipotesi di costruire, a Torino, un grande luogo di espressione relazionale rivolto al pubblico. La mostra gode del patrocinio del Comune di Ravenna. All’inaugurazione prevista il 17 settembre, alle ore 18, sarà presente l’artista.
In occasione della mostra, la Galleria ha sponsorizzato la monografia Piero Gilardi. Dalla post-pop alla new media art, il percorso di ricerca dal 1963 al 2004, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, pubblicata per i tipi delle Edizioni Essegi. Il volume inaugura la nuova collana di monografie delle Edizioni Essegi, Tracce, dedicata ai protagonisti dell’arte italiana contemporanea. Ogni libro contiene un testo introduttivo sull’artista, una selezione di opere rappresentative e una completa documentazione bio-bibliografica. Questa collana, si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche agli studenti, agli appassionati o a chiunque voglia semplicemente farsi un’idea sugli attuali versanti della ricerca artistica in Italia.