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Giuliana Fresco – Guardare lo sguardo
La rassegna, curata da Enrico Mascelloni, presenta 35 opere realizzate nell’ultimo decennio, alcune di grande formato.
Comunicato stampa
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Il 25 settembre 2004 alle ore 18:00 si inaugura presso il Centro Espositivo di Palazzo dei Sette ad Orvieto la mostra di Giuliana Fresco.
La rassegna, curata da Enrico Mascelloni, presenta 35 opere realizzate nell'ultimo decennio, alcune di grande formato.
Il catalogo, per il quale si ringrazia la BSI di Lugano, sarà edito da Artnews e conterrà la riproduzione delle opere, il testo critico del curatore ed un apparato bio-bibliografico.
Giuliana Fresco nasce a Milano. Vive e lavora tra Londra e Milano.
La sua attività espositiva a partire dal 1983 è stata ampia, con mostre personali e collettive da Milano a Londra, da Torino a Canton.
Sue opere sono state acquisite dal British Museum di Londra, dal Guang Don Museum of Art di Canton, dal Palazzo Ducale di Revere (Mantova) e dal Museo Permanente Paolo Pini di Milano.
Tra le opere in mostra va sottolineato il corpus dei ritratti e quello delle scene di carattere sacro, ambedue centrali e costanti nella produzione di Giuliana Fresco. A tal proposito Enrico Mascelloni, nel testo che introduce il catalogo, scrive:
" è nel ritratto che trova alcuni tra i suoi esiti maggiori. Certamente una tavolozza spesso calda e sontuosa rivela in Giuliana altre matrici; ma nei ritratti anche i colori, al modo dello sguardo, tendono a concentrarsi: economizzano i mezzi e focalizzano lo spazio ristretto di un volto, sino a trovare nel proprio e impietoso Autoritratto, che è tra i suoi migliori esiti, un quasi monocromo carico d'infinite modulazioni di luce la pittura di Giuliana Fresco è ormai colore-luce che trascolora dal volto ad ogni altro particolare del quadro "
" Le scene di carattere sacro, pur quando condotte al vero e proprio monocromo, sommuovono lo spazio e recuperano, dall'esperienza barocca italiana, la drammaturgia del movimento come relazione dei campi cromatici tra di loro e dall'esperienza moderna la disgregazione del colore stesso in una cezanniana sequenza di tasselli "
"Il frammento si confà al mio modo di dipingere e di costruire a pezzi una visione. Una specie di puzzle di elementi figurativi ed astratti. Sempre di più mi rendo conto che il mio lavoro suggerisce la forma del polittico: è come se aggiungendo un nuovo pezzo riuscissi a continuare un discorso che non può e non riesce ad essere contenuto in un'unica tela. Un dipinto continua in un altro dipinto, la lettura si sposta, il discorso cambia, diventa qualcos'altro.
E' un po'come la riflessione in uno specchio, che dalla stessa scena ne suggerisce un'altra. Come entrare da una porta ed uscirne da un'altra."
La rassegna, curata da Enrico Mascelloni, presenta 35 opere realizzate nell'ultimo decennio, alcune di grande formato.
Il catalogo, per il quale si ringrazia la BSI di Lugano, sarà edito da Artnews e conterrà la riproduzione delle opere, il testo critico del curatore ed un apparato bio-bibliografico.
Giuliana Fresco nasce a Milano. Vive e lavora tra Londra e Milano.
La sua attività espositiva a partire dal 1983 è stata ampia, con mostre personali e collettive da Milano a Londra, da Torino a Canton.
Sue opere sono state acquisite dal British Museum di Londra, dal Guang Don Museum of Art di Canton, dal Palazzo Ducale di Revere (Mantova) e dal Museo Permanente Paolo Pini di Milano.
Tra le opere in mostra va sottolineato il corpus dei ritratti e quello delle scene di carattere sacro, ambedue centrali e costanti nella produzione di Giuliana Fresco. A tal proposito Enrico Mascelloni, nel testo che introduce il catalogo, scrive:
" è nel ritratto che trova alcuni tra i suoi esiti maggiori. Certamente una tavolozza spesso calda e sontuosa rivela in Giuliana altre matrici; ma nei ritratti anche i colori, al modo dello sguardo, tendono a concentrarsi: economizzano i mezzi e focalizzano lo spazio ristretto di un volto, sino a trovare nel proprio e impietoso Autoritratto, che è tra i suoi migliori esiti, un quasi monocromo carico d'infinite modulazioni di luce la pittura di Giuliana Fresco è ormai colore-luce che trascolora dal volto ad ogni altro particolare del quadro "
" Le scene di carattere sacro, pur quando condotte al vero e proprio monocromo, sommuovono lo spazio e recuperano, dall'esperienza barocca italiana, la drammaturgia del movimento come relazione dei campi cromatici tra di loro e dall'esperienza moderna la disgregazione del colore stesso in una cezanniana sequenza di tasselli "
"Il frammento si confà al mio modo di dipingere e di costruire a pezzi una visione. Una specie di puzzle di elementi figurativi ed astratti. Sempre di più mi rendo conto che il mio lavoro suggerisce la forma del polittico: è come se aggiungendo un nuovo pezzo riuscissi a continuare un discorso che non può e non riesce ad essere contenuto in un'unica tela. Un dipinto continua in un altro dipinto, la lettura si sposta, il discorso cambia, diventa qualcos'altro.
E' un po'come la riflessione in uno specchio, che dalla stessa scena ne suggerisce un'altra. Come entrare da una porta ed uscirne da un'altra."
25
settembre 2004
Giuliana Fresco – Guardare lo sguardo
Dal 25 settembre al 15 dicembre 2004
Location
PALAZZO DEI SETTE
Orvieto, Corso Cavour, 87, (Terni)
Orvieto, Corso Cavour, 87, (Terni)
Orario di apertura
Dalle 10.00 alle 13.00; dalle 16.00 alle 19.00 - Chiuso il Lunedì
Vernissage
25 Settembre 2004, ore 18
Autore
Curatore