24 maggio 2002

exibinterviste la giovane arte – Giuseppe Pietroniro

 
Il gioco continuo tra reale e irreale, l’ambiguità unita a una forte ironia, caratterizzano il lavoro di Giuseppe Pietroniro, giovane artista che ama non prendersi mai troppo sul serio. Exibart lo ha incontrato in un bar-latteria di Campo dei Fiori a Roma…

di

Vivi e lavori a Roma ma sei nato in Canada, non è vero?
Si, sono nato in Canada, a Toronto, ma ero bambino quando i miei sono tornati in Italia nel paesino di Santa Croce di Magliano. In seguito ho frequentato il liceo artistico a Pescara e l’Accademia di Belle Arti a Roma, dove mi sono diplomato in scenografia. Amo Roma, ma mi sento profondamente apulo-sannita.Giuseppe Pietroniro, a casa di Ludovico Pratesi

E’ vero che collabori con un grande artista?
Da quattro anni lavoro con Joseph Kosuth, per me un grande maestro, cui devo moltissimo. Gli curo l’archivio fotografico e la sua produzione in Italia.

Veniamo al tuo lavoro artistico, quali forme espressive ti sono più congeniali?
Le installazioni sono sicuramente il mezzo espressivo che prediligo. Conosco la tecnica fotografica e amo lavorare con la videocamera. Fotografia e video sono strumentali alle mie installazioni. Ho una buona manualità e mi piace operare con i materiali più diversi. L’estetica è un valore sicuramente importante, ma con il mio lavoro cerco soprattutto di provocare sensazioni, reazioni ed emozioni attraverso la rappresentazione anche ironica della realtà.

Quali sono stati i momenti più significativi della tua attività?
Nel 1995 a Santa Croce di Magliano, nella chiesa sconsacrata greco-ortodossa, grazie alla fiducia del parroco che mi ha dato carta bianca, ho realizzato EX, un’installazione dedicata al mancato viaggio del Papa nella Jugoslavia in guerra.
Ho cosparso di carbone l’altare su cui giacevano pezzi ferro arrugginiti. Tre monitor nascosti tra il carbone proiettavano un video sull’intero ciclo della vita, dal parto alla morte. Al centro una grande croce realizzata con materiale di recupero e intorno sul pavimento le statue dei santi tolte dalle loro nicchie.
Nel 1997 a Bologna, a Campo delle fragole, ho presentato l’installazione Presenze, mani giunte di gesso che spuntavano dal muro e numerose aureole di neon.
Infine a Roma, nell’aprile 2001, ho realizzato nell’abitazione di Ludovico Pratesi una vera e propria parete con tanto di carta da parati, specchio e vecchi quadri, in forte contrasto con lo stile moderno ed essenziale dell’abitazione del critico romano. Nel mezzo della parete c’era una porta con spioncino attraverso il quale si poteva vedere un video con immagini di intimità di familiare.

Parlaci di Welcome esposta alla galleria romana Eventi.
Giuseppe PietroniroLa mostra risale al dicembre dello scorso anno ed è stata curata da Raffaele Gavarro. Welcome , era una baracca di legno con il tetto di lamiera, una sorta di scatola senza finestre con una porta socchiusa invalicabile, da cui era possibile solamente “sbirciare” quello che accadeva all’interno.

Quali altri temi connotano la tua ricerca?
Mi hanno sempre attratto i necrologi, ne ho realizzati alcuni di tipo surreale e ho prodotto anche immagini pornografiche con fotografie elaborate al computer, esplicite, dure, ma sempre molto curate. Un’opera cui tengo in modo particolare è “L’estasi di Santa Teresa” esposta a Roma nel 1999 all’Associazione Futuro. Anche se è stata duramente contestata, ha rappresentato per me un momento di riflessione e crescita.

Adesso a cosa stai lavorando?
Sono stato invitato a partecipare alla mostra che si terrà a settembre a Torino e che inaugurerà i nuovi spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte curata da Francesco Bonami. Non vi posso dire di più perché l’effetto sorpresa sarà fondamentale.

Che rapporto hai con il mercato?
Ho venduto delle mie fotografie anche recentemente in occasione della mostra organizzata da Eventi, ma sono solo all’inizio e non ho fretta. Cerco di essereGiuseppe Pietroniro cauto in quanto conosco ancora poco le dinamiche del mercato e non voglio commettere errori. I miei lavori hanno comunque riscosso consensi e questo mi incoraggia a continuare.

Bio
Nato a Toronto (Canada) nel 1968, Giuseppe Pietroniro vive e lavora da alcuni anni a Roma.
Tra le mostre più importanti segnaliamo Ultime Tendenze, Campo delle Fragole, Bologna 1999 Materiamorfosi, Galleria d’Arte Moderna, Roma, 2000, Berlino-Catania, Palazzo della Esposizioni, Roma 2000, Welcome, Eventi, Roma 2001.

articoli correlati
Alla Galleria Eventi Welcome, la prima personale di Giuseppe Pietroniro
Alla Fondazione Olivetti una panoramica sulla giovane arte

Pierluigi Sacconi

Exibinterviste-la giovane arte è un progetto editoriale a cura di Paola Capata

[exibart]

9 Commenti

  1. Ma che diavolo di fotografia avete pubblicato? Ok,per l’arte, ma questa è pornografia!!! L’autore non si prende mai troppo sul serio? … e meno male!!!

  2. l’arte è vita. Seguendo questa massima la pornografia non è altro che una cosa presente nella vita, quindi può diventare arte. Sono più pornografiche le immaginette dei santi attaccate in qualche camion come portafortuna. Tra l’altro sono proprio gli stessi che nella cabina motrice mostrano languide ragazze nude o scurrili atti sessuali. Mescolano sacro con profano. I camionisti: i veri critici?

  3. Dall’intervista emergono numerosi spunti di interesse per l’autore sicuramente da seguire nel suo percorso evolutivo.Grazie di avercelo segnalato e tienici informati sul suo percorso.

  4. Piccola correzione riguardante l’articolo:
    L’istallazione EX avvenuta in S.Croce nel 95 e’ un opera che e’ stata realizzata con Luigi Di Crasto e non idividualmente.
    Poi L’artista e nato nel 1967 e non 68.
    Mi sembra ridicolo che chi abbia realizzato o pubblicato questa intervista abbia modificato questi dati.
    Ma eventualmente questo non sarebbe accaduto se l’intervistatore si fosse preso la briga di leggersi almeno una sua biografia prima di pubblicare questo articolo.
    Grazie.
    LDC.

  5. Ok Luigi. Ora che sei giunto sulla terra puoi (a noi curiosi intergalattici) spiegare che ruolo hai avuto nell’opera EX? Non sopportiamo ene su Ork coloro che paventano il proprio operato senza citare le collaborazioni avute. Visto che tu hai collaborato, se ci fai dono di appagare questa curiosità…Grazie
    Nano Nano

  6. Per Mork da Ork:
    Il ruolo??(mi sembra il gioco dell’arte).Comunque sia, abbiamo entrambi pensato e realizzato la mostra, io ho curato di piu’ la parte technica,(video e suoni).
    Spero di essere stato esauriente,se poi sei veramente interessato,cosa che dubito, puoi contattarmi sul mio E-MAIL.

    Per Janaz,ogniuno e’ libero di pensare quello che vuole, io certamente non pensavo di creare un dibattito sul chi e come,ma mi sembrava giusto che le notizie date fossero esatte!!
    Un saluto a Tutti
    LDC.

  7. Giuseppe e’ un artista nato. Io lo so.
    Ciao Giuse’, sei forte!!!!
    Comunque, volevo pubblicamente scusarmi per non essere venuto alla mostra che avete fatto tu e luigi.bella storia!!!
    Pero’ scrivi qualcosa pure tu!!!
    mannaggia.

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