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Marzia Migliora – Appassionata. Un omaggio a Carol Rama
In occasione della mostra retrospettiva dedicata a Carol Rama e aperta dall’11 settembre 2004, il Mart presenta un’opera inedita di Marzia Migliora che fin dal titolo (Appassionata designa una serie di diversi lavori di Carol Rama) si configura come l’omaggio di una giovane artista ad una maestra di arte e di vita.
Comunicato stampa
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Col suo video “Appassionata” Marzia Migliora esprime una sua forte condivisione della temperatura emotiva, dell’intensità sentimentale che attraversa tutta l’opera di Carol Rama.
Ha scritto l’artista stessa: “Appassionata” nasce dall’analisi di un opera di Carol Rama del 1939, dallo stesso titolo.
Nel suo lavoro Carol Rama rappresenta una donna che ha le mani nascoste dietro la schiena, come fosse impossibilitata a reagire, ma che ha comunque la forza e la sfacciataggine di esternare la propria verità, mostrando una parte interna e audace: la lingua. Appassionata è immobile ma non arrendevole, è una figura esile ma forte, che sembra implodere in se stessa senza però resa, nell’impossibilità di trovare una difesa, un luogo in cui proteggersi.
Nel video compio una serie di azioni minime, mi copro con la mia stessa pelle abbracciandomi, come alla ricerca di protezione. L’azione lentamente mostra un gesto estremo di autosufficienza: mi lecco le spalle e le dita con una gestualità che ricorda l’istinto animale del leccarsi per lenire le ferite. L’eccesso di passione diventa patologia, la patologia è immobilità e sottrazione di libertà. Una libertà perennemente in bilico, tra estremi fatti di eccessi.”
Biografia
Marzia Migliora: Video, sound design, fotografia,disegno, performance ed installazione, sono i linguaggi con i quali racconta storie e realizza spazi abitativi da percorrere e sentire.
La sua attività espositiva comincia nel 1996 seguono numerose iniziative in spazi pubblici e privati. Tra le mostre personali, di recente ha esposto l’ installazione video e sonora Pari o dispari alla Fondazione Sandretto Rerebaudengo a Torino a cura di I.Bonacossa. Nel 2003 espone l’opera video Crash testing, presso Public, a Parigi, a cura di A.Lissoni e G.Zapperi. Nel 2001 espone In punta di pedi, alla galleria Artopia di Milano a cura di E.De Cecco; nello stesso anno mostra l’installazione Punto croce presso la Gam galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino a cura di E.Volpato.
Tra le collettive partecipa nel 2004 alla mostra Artiste in Italia del ventunesimo secolo al Palazzo Mediceo di Seravezza (Lucca), a cura di E.Lazzarini, P.Pancotto con testi di G.Bertolino. Nel 2003 partecipa a Une nouvelle generation d’artistes italiens, a Bruxelles, Salle du musée Botanique, a cura E.Lambion. Nel 2002 mostra l’opera 59 passi, a De Gustibus presso Palazzo delle Papesse di Siena, a cura di A. Bonito Oliva e S.Risaliti. Nello stesso anno l’installazione Marianne realizzata a quattro mani con Paolo Lavazza è presente alla mostra Exit, presso la Fondazione Sandretto Rerebaudengo di Torino, a cura di F.Bonami. Nel 2002 partecipa anche alla mostra Endure presso Smart Project Space di Amsterdam, a cura di T. Peutz e a Nuovo Spazio Italiano presso Palazzo delle Albere di Trento, a cura di F.Cavallucci, G.Nicoletti, G.Verzzotti.
Ha scritto l’artista stessa: “Appassionata” nasce dall’analisi di un opera di Carol Rama del 1939, dallo stesso titolo.
Nel suo lavoro Carol Rama rappresenta una donna che ha le mani nascoste dietro la schiena, come fosse impossibilitata a reagire, ma che ha comunque la forza e la sfacciataggine di esternare la propria verità, mostrando una parte interna e audace: la lingua. Appassionata è immobile ma non arrendevole, è una figura esile ma forte, che sembra implodere in se stessa senza però resa, nell’impossibilità di trovare una difesa, un luogo in cui proteggersi.
Nel video compio una serie di azioni minime, mi copro con la mia stessa pelle abbracciandomi, come alla ricerca di protezione. L’azione lentamente mostra un gesto estremo di autosufficienza: mi lecco le spalle e le dita con una gestualità che ricorda l’istinto animale del leccarsi per lenire le ferite. L’eccesso di passione diventa patologia, la patologia è immobilità e sottrazione di libertà. Una libertà perennemente in bilico, tra estremi fatti di eccessi.”
Biografia
Marzia Migliora: Video, sound design, fotografia,disegno, performance ed installazione, sono i linguaggi con i quali racconta storie e realizza spazi abitativi da percorrere e sentire.
La sua attività espositiva comincia nel 1996 seguono numerose iniziative in spazi pubblici e privati. Tra le mostre personali, di recente ha esposto l’ installazione video e sonora Pari o dispari alla Fondazione Sandretto Rerebaudengo a Torino a cura di I.Bonacossa. Nel 2003 espone l’opera video Crash testing, presso Public, a Parigi, a cura di A.Lissoni e G.Zapperi. Nel 2001 espone In punta di pedi, alla galleria Artopia di Milano a cura di E.De Cecco; nello stesso anno mostra l’installazione Punto croce presso la Gam galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino a cura di E.Volpato.
Tra le collettive partecipa nel 2004 alla mostra Artiste in Italia del ventunesimo secolo al Palazzo Mediceo di Seravezza (Lucca), a cura di E.Lazzarini, P.Pancotto con testi di G.Bertolino. Nel 2003 partecipa a Une nouvelle generation d’artistes italiens, a Bruxelles, Salle du musée Botanique, a cura E.Lambion. Nel 2002 mostra l’opera 59 passi, a De Gustibus presso Palazzo delle Papesse di Siena, a cura di A. Bonito Oliva e S.Risaliti. Nello stesso anno l’installazione Marianne realizzata a quattro mani con Paolo Lavazza è presente alla mostra Exit, presso la Fondazione Sandretto Rerebaudengo di Torino, a cura di F.Bonami. Nel 2002 partecipa anche alla mostra Endure presso Smart Project Space di Amsterdam, a cura di T. Peutz e a Nuovo Spazio Italiano presso Palazzo delle Albere di Trento, a cura di F.Cavallucci, G.Nicoletti, G.Verzzotti.
11
settembre 2004
Marzia Migliora – Appassionata. Un omaggio a Carol Rama
Dall'undici settembre all'undici ottobre 2004
arte contemporanea
Location
MART – Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
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