“La sua pittura si articola intorno alla necessità di elaborare in maniera originale alcune delle diverse proposizioni entro cui si dibatte la ricerca contemporanea: materia e spazio, memoria e immagine”…
“Nascono così opere in cui la materia, intesa non solo come superficie cromatica in cui alla luminescenza dei bianchi si alternano neri profondi, calibrati bagliori d’oro, stesure di blu, ma soprattutto come progressiva stratificazione di materiali diversi: zolle di colore pastoso e velature impalpabili, terre, cere, lacerti recuperati sapientemente da una manualità antica, si presenta come tangibile manifestazione dell’inarrestabile divenire dell’esistenza”… “L’opera si presenta, allora, come un’antica sinopia strappata all’usura del tempo, come un reperto archeologico di un itinerario dello spirito nel tentativo di superare l’estrema fragilità della condizione umana” (Loredana Rea)

Nicola Liberatore
Nato a S. Marco in Lamis (Fg) nel 1949; vive e lavora a Foggia, dove ha frequentato l’Accademia Di Belle Arti.
Ha iniziato ad esporre negli anni’70. Di recente, si ricorda la presenza di una sua opera, in permanenza, presso la Galleria Provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea di Foggia. Il conferimento del premio Paolo VI nell’ambito della terza Triennale d’Arte Sacra di Lecce. La presenza nella mostra “Luce, vero sole dell’arte”, presso il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 G. Bargellini di Pieve di Cento-Bologna.