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Luoghi del Tempo. Dai Naturisti del primo Novecento agli astrattisti della seconda metà del Novecento
La collettiva che raccoglie una selezionatissima scelta di opere, è formata da 30 quadri realizzati da alcuni dei maggiori artefici del Novecento e appartenenti a collezioni private: CHAGALL, MORANDI, DE CHIRICO, KANDINSKIJ, CAMPIGLI, CARRA’, SEVERINI, DELVAUX, MAGRITTE, FONTANA, PICASSO, UTRILLO, SOFFICI, GUTTUSO, MIRO’.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura venerdì 27 agosto la mostra LUOGHI DEL TEMPO. Dai Naturisti del primo Novecento agli astrattisti della seconda metà presso il Palazzo della Cultura e dello Sport Mauro de André di Ravenna.
L¹evento, organizzato dalla curatrice Silvana Costa e dall¹Associazione Il Cerbero di Ravenna, vuole essere un momento culturale ed artistico dove incrociare la visione dei luoghi di inizio secolo 900, immortalati per i posteri sulle tele da artisti di fama mondiale, per confrontarli con ciò che noi viviamo e ricordiamo di quei luoghi, con ciò che ci impressiona e solletica la memoria. Per noi viventi dell'inizio del secondo millennio un esercizio che può costringerci a prendere in considerazione con più dedizione ciò che ci circonda. Come se ³ci² si potesse vivere dentro, attraversarli con la fantasia, e condizionare i nostri comportamenti attraverso il loro "esserci".
LUOGHI DEL TEMPO non vuole essere pretesto per traghettare opere straordinarie e di autori noti attraverso una lettura di stili e fenomeni storici, per trarre una nuova visione o un nuovo concetto, ma semplicemente una presentazione di immagini, di pitture che attraverso il tempo le emozioni e la conoscenza sono diventate esse stesse dei ³Luoghi².
La collettiva che raccoglie una selezionatissima scelta di opere, è formata da 30 quadri realizzati da alcuni dei maggiori artefici del Novecento e appartenenti a collezioni private: CHAGALL, MORANDI, DE CHIRICO, KANDINSKIJ, CAMPIGLI, CARRA', SEVERINI, DELVAUX, MAGRITTE, FONTANA, PICASSO, UTRILLO, SOFFICI, GUTTUSO, MIRO¹.
15 artisti, ben selezionati all¹interno della vasta produzione di capolavori realizzati, opere che vanno dai primi anni del 900, agli anni ottanta. Un arco di tempo dove fatti e avvenimenti si sono succeduti con un intensità unica ed il coinvolgimento attivo in prima linea ne ha modellato lo stile. Artisti coetanei, molti dei quali intimi amici, altri conoscenti, sicuramente tutti attenti al lavoro artistico degli altri.
Parliamo della luce e del senso di meditazione negli ampi scorci di Carrà (1881-1966), tre quadri esposti: un acquerello del ciclo Piazza d'Italia (1960/65), Villa Silente in un Paese (1951) e Ettore e Andromaca (1942); o parliamo degli sguardi di Campigli e degli abiti ²Mondo² delle sue figure; il maestro italiano è ampiamente documentato, in mostra ben cinque tele. Parliamo del senso di sospensione e ordine in Magritte (1898-1967) che rende nella Figura allo specchio, del 1941, un surrealismo fantastico, la discussione fra rappresentazione e definizione; di Pablo Picasso, di cui è in mostra l¹olio su tela del 1918/19 Compotier avec poire et pomme del periodo cubista, o del senso d¹introspezione-possibilista, rivolta ad un possibile nuovo futuro di Delvaux, (1897-1994) di cui è esposta la tela dal titolo Etude Pour Alesìa (1973) rappresentazione onirica di un surrealismo diverso, colpito dalle architetture; del senso di sovversione degli ordini in cambio di svolazzanti momenti di vita dello Chagall (1887-1985) Le Muguet (1975) di cui i blocchi di colore, la semplicità, il mondo fiabesco e fantastico e accanto l¹essenzialismo drammatico dei paesaggi di De Pisis; del senso del distacco e della goliardia dei colori di Kandiskji (1866-1944), l¹astrattista nella tela del 1933 Mit und auseinander tenta di esprimere visivamente emozioni musicali. E ancora: una commistione di intrecci e trasformazioni possibili del mondo extra terreno di Mirò (1893-1983), una nostalgica e romantica desolazione e senso di solitudine nei dipinti di Utrillo (1883- 1955), gli oggetti remoti imprigionati in luoghi austeri nelle Nature morte di Morandi (1890-1964), gli squarci dello spazio di Fontana (1899-1968). E ancora Ardengo Soffici (1879-1964), Gino Severini e Renato Guttuso (1911-1987) di cui tre gli oli esposti.
L¹evento, organizzato dalla curatrice Silvana Costa e dall¹Associazione Il Cerbero di Ravenna, vuole essere un momento culturale ed artistico dove incrociare la visione dei luoghi di inizio secolo 900, immortalati per i posteri sulle tele da artisti di fama mondiale, per confrontarli con ciò che noi viviamo e ricordiamo di quei luoghi, con ciò che ci impressiona e solletica la memoria. Per noi viventi dell'inizio del secondo millennio un esercizio che può costringerci a prendere in considerazione con più dedizione ciò che ci circonda. Come se ³ci² si potesse vivere dentro, attraversarli con la fantasia, e condizionare i nostri comportamenti attraverso il loro "esserci".
LUOGHI DEL TEMPO non vuole essere pretesto per traghettare opere straordinarie e di autori noti attraverso una lettura di stili e fenomeni storici, per trarre una nuova visione o un nuovo concetto, ma semplicemente una presentazione di immagini, di pitture che attraverso il tempo le emozioni e la conoscenza sono diventate esse stesse dei ³Luoghi².
La collettiva che raccoglie una selezionatissima scelta di opere, è formata da 30 quadri realizzati da alcuni dei maggiori artefici del Novecento e appartenenti a collezioni private: CHAGALL, MORANDI, DE CHIRICO, KANDINSKIJ, CAMPIGLI, CARRA', SEVERINI, DELVAUX, MAGRITTE, FONTANA, PICASSO, UTRILLO, SOFFICI, GUTTUSO, MIRO¹.
15 artisti, ben selezionati all¹interno della vasta produzione di capolavori realizzati, opere che vanno dai primi anni del 900, agli anni ottanta. Un arco di tempo dove fatti e avvenimenti si sono succeduti con un intensità unica ed il coinvolgimento attivo in prima linea ne ha modellato lo stile. Artisti coetanei, molti dei quali intimi amici, altri conoscenti, sicuramente tutti attenti al lavoro artistico degli altri.
Parliamo della luce e del senso di meditazione negli ampi scorci di Carrà (1881-1966), tre quadri esposti: un acquerello del ciclo Piazza d'Italia (1960/65), Villa Silente in un Paese (1951) e Ettore e Andromaca (1942); o parliamo degli sguardi di Campigli e degli abiti ²Mondo² delle sue figure; il maestro italiano è ampiamente documentato, in mostra ben cinque tele. Parliamo del senso di sospensione e ordine in Magritte (1898-1967) che rende nella Figura allo specchio, del 1941, un surrealismo fantastico, la discussione fra rappresentazione e definizione; di Pablo Picasso, di cui è in mostra l¹olio su tela del 1918/19 Compotier avec poire et pomme del periodo cubista, o del senso d¹introspezione-possibilista, rivolta ad un possibile nuovo futuro di Delvaux, (1897-1994) di cui è esposta la tela dal titolo Etude Pour Alesìa (1973) rappresentazione onirica di un surrealismo diverso, colpito dalle architetture; del senso di sovversione degli ordini in cambio di svolazzanti momenti di vita dello Chagall (1887-1985) Le Muguet (1975) di cui i blocchi di colore, la semplicità, il mondo fiabesco e fantastico e accanto l¹essenzialismo drammatico dei paesaggi di De Pisis; del senso del distacco e della goliardia dei colori di Kandiskji (1866-1944), l¹astrattista nella tela del 1933 Mit und auseinander tenta di esprimere visivamente emozioni musicali. E ancora: una commistione di intrecci e trasformazioni possibili del mondo extra terreno di Mirò (1893-1983), una nostalgica e romantica desolazione e senso di solitudine nei dipinti di Utrillo (1883- 1955), gli oggetti remoti imprigionati in luoghi austeri nelle Nature morte di Morandi (1890-1964), gli squarci dello spazio di Fontana (1899-1968). E ancora Ardengo Soffici (1879-1964), Gino Severini e Renato Guttuso (1911-1987) di cui tre gli oli esposti.
27
agosto 2004
Luoghi del Tempo. Dai Naturisti del primo Novecento agli astrattisti della seconda metà del Novecento
Dal 27 agosto al 13 settembre 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO DE ANDRE’
Ravenna, Viale Europa, 1, (Ravenna)
Ravenna, Viale Europa, 1, (Ravenna)
Orario di apertura
dalle 19,00 alle 23,00, domenica dalle 18,00 alle 23,00
Vernissage
27 Agosto 2004, ore 19,00
Autore
Curatore