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Roberto Sanchez de Luna – Tre Funicolari Astratte
Roberto Sanchez cerca d’istruire una rete di segnacoli e un reticolo di segnature in uno schema raffinato di segni, la cui predominanza è versata ad accogliere una vettorialità, conseguente e susseguente ad una volontà, seppur, in parte, descrittiva, ma, fondamentalmente, aperta a sostenere una pluralità di messaggi visivi, declinati a rielaborare dimensioni metropolitane.
Comunicato stampa
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Scheda della mostra
a cura di Maurizio Vitiello
Conosco da molti anni l'operatore partenopeo Roberto Sanchez, tra l'altro, organizzatore del "Museo Minimo" di Fuorigrotta a Napoli, ed ho scritto contributi ed interventi critici per alcune mostre che ha impaginato in Italia.
La provincia partenopea è una terra di fortissima creatività, si pone come zona emblematica di nutritissime accelerazioni e di riepilogative trasgressioni e Roberto Sanchez, controllando periscopicamente un ambiente, tra i più sorgivi, interessanti e stimolanti, ha tentato e tenta di sintetizzare umori ed aggettazioni antropologiche in corsive formulazioni neo-geometriche, in cui si rincorrono tenute acriliche e stesure ad olio.
Andamenti ritmici, con arrotondamenti di tempi frenetici e spazi di pausa, e spiccati cromatismi, con colori d'inclinazione cangiante e favoriti da una coltivata espressione mediterranea, nonché andamenti segmentati, con tratti ovattati e spicchi pungenti, puntano insieme a reggere equilibri dinamici, insaporiti da sbriciolamenti ed evaporazioni dei caratteri delle imprimiture delle tinte, e ad innervare impaginazioni in cui fluiscono mobilità e temperamento.
Roberto Sanchez cerca d'istruire una rete di segnacoli e un reticolo di segnature in uno schema raffinato di segni, la cui predominanza è versata ad accogliere una vettorialità, conseguente e susseguente ad una volontà, seppur, in parte, descrittiva, ma, fondamentalmente, aperta a sostenere una pluralità di messaggi visivi, declinati a rielaborare dimensioni metropolitane.
Dinnanzi alle ultime opere di Roberto Sanchez, tra cui pastelli a cera e tecniche miste, disposte a dimensionare l'uomo, che s'interroga sulle varianti del suo status, oggi più che mai "glocal", si afferrano architetture del fare, in un linguaggio cantato, disteso, aperto, scattante e poliedricamente cadenzato a sezionare possibili strutture future.
a cura di Maurizio Vitiello
Conosco da molti anni l'operatore partenopeo Roberto Sanchez, tra l'altro, organizzatore del "Museo Minimo" di Fuorigrotta a Napoli, ed ho scritto contributi ed interventi critici per alcune mostre che ha impaginato in Italia.
La provincia partenopea è una terra di fortissima creatività, si pone come zona emblematica di nutritissime accelerazioni e di riepilogative trasgressioni e Roberto Sanchez, controllando periscopicamente un ambiente, tra i più sorgivi, interessanti e stimolanti, ha tentato e tenta di sintetizzare umori ed aggettazioni antropologiche in corsive formulazioni neo-geometriche, in cui si rincorrono tenute acriliche e stesure ad olio.
Andamenti ritmici, con arrotondamenti di tempi frenetici e spazi di pausa, e spiccati cromatismi, con colori d'inclinazione cangiante e favoriti da una coltivata espressione mediterranea, nonché andamenti segmentati, con tratti ovattati e spicchi pungenti, puntano insieme a reggere equilibri dinamici, insaporiti da sbriciolamenti ed evaporazioni dei caratteri delle imprimiture delle tinte, e ad innervare impaginazioni in cui fluiscono mobilità e temperamento.
Roberto Sanchez cerca d'istruire una rete di segnacoli e un reticolo di segnature in uno schema raffinato di segni, la cui predominanza è versata ad accogliere una vettorialità, conseguente e susseguente ad una volontà, seppur, in parte, descrittiva, ma, fondamentalmente, aperta a sostenere una pluralità di messaggi visivi, declinati a rielaborare dimensioni metropolitane.
Dinnanzi alle ultime opere di Roberto Sanchez, tra cui pastelli a cera e tecniche miste, disposte a dimensionare l'uomo, che s'interroga sulle varianti del suo status, oggi più che mai "glocal", si afferrano architetture del fare, in un linguaggio cantato, disteso, aperto, scattante e poliedricamente cadenzato a sezionare possibili strutture future.
01
agosto 2004
Roberto Sanchez de Luna – Tre Funicolari Astratte
Dal primo agosto al 30 settembre 2004
arte contemporanea
Location
MUSEO MINERALOGICO CAMPANO
Vico Equense, Via San Ciro, 2, (Napoli)
Vico Equense, Via San Ciro, 2, (Napoli)
Orario di apertura
martedì-domenica 9.30-13.00; martedì ;mercoledì-giovedi 17.00-20.00; venerdi-sabato-domenica 21.00-23.30
Vernissage
1 Agosto 2004, ore 20
Curatore