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Gianfranco Pacini – Il viaggio è appena cominciato
Sette incisioni, tutte acquerellate. Sette ‘pezzi unici’ di un ‘creativo’ autentico, qual è Gianfranco Pacini. Mostra ‘grande’, nel senso della qualità, quella che questo pittore e incisore nato a Guamo di Lucca nel 1955.
Comunicato stampa
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Sette incisioni, tutte acquerellate. Sette ‘pezzi unici’ di un ‘creativo’ autentico, qual è Gianfranco Pacini. Mostra ‘grande’, nel senso della qualità, quella che questo pittore e incisore nato a Guamo di Lucca nel 1955, il quale vive e lavora in provincia di Pisa (con precisione ad Avane, Via di Falcata, 8), ha accettato di preparare specificatamente per portare una volta ancora in Versilia (dove ha già esposto in varie mostre di gruppo), il tangibile segno della sua creatività. Pacini ha soggiornato per lunghi anni in Venezuela, in Brasile, in Argentina, alternando la sua ricerca artistica con il lavoro della terra a fianco dei campesinos. Prima si era dedicato allo studio della storia dell’arte e al disegno, accostandosi poi – sotto la guida dello scultore e incisore fiorentino Vitaliano De Angelis – alle discipline plastiche, studiando alacremente scultura e progettazione. Tornando definitivamente in Italia, si è perfezionato in incisione grazie a Swietlan Kraczyna, esponendo alla Saletta Kinzica di Pisa; al J. Javits C. Center di New York; all’International Print di Sapporo; alla Galleria ‘La Meridiana’ di Piacenza. Di rilievo, tra le tante, le ‘presenze’ a Etruriarte 1995 (Pisa) e a Leonardesca 2000 (Pietrasanta e Sillico). Al suo lavoro si sono fattivamente interessati critici e studiosi d’arte e personalità del mondo letterario, tra cui Micieli, De Angelis, Gierut, Capitanio, Ferretti, Riccarelli.
Il tema dell’esposizione “Il viaggio è appena cominciato”, è stato scelto da una frase d’uno scritto che Ugo Riccarelli (vincitore del Premio ‘Strega’ 2004) gli ha dedicato, da noi riportato integralmente, e così leggiamo “A Gianfranco Pacini, al suo viaggio”: “Da queste parti il sole non riesce più a ferire: non ha cattiveria, è gentile. Accarezza i colori e rende la vita. Non ho più sentito neanche il vento, quello che entra dentro, slarga, gratta e straccia i pensieri. Mi siedo il mezzo al cortile con le mie povere ossa intorno. E aspetto. Guardo in silenzio perché parlare non mi serve. Ho delle piccole cose, che non hanno altro senso se non che sono: chiodi arrugginiti, un cartone graffiato, un bastoncino di ciliegio, tre pezzi di colore seccato.
Il sole arriva e dopo coloriamo.
Chissà dov’è la verità? Se in questo sogno, se sono i gabbiani che vedo, o questa inquietudine che ho dentro? A volte non mi dà pace.
Una volta (avevo appena imparato un fischio) presi una nave e dopo un treno. Il mare lo lasciai alle spalle, eppure arrivai davanti a un altro mare, fatto di erba e anche di grano. Il vento che scendeva le montagne, facendo alte onde che mai avevo visto. Il sole, che sapeva lasciare una ferita. La gente intorno a me parlava strano. Un giorno era un anno e un’ora era per sempre.
Il cortile si è fatto ormai quasi penombra. Io chiudo gli occhi per vedere meglio, sento gli odori attorno, che sono finestre, case, alberi e paesaggi. C’è un orizzonte e sulla linea nera la neve. Gli uccelli si stanno alzando dietro un iceberg enorme piantato in mezzo al mare. C’è la nebbia e una montagna. La luna colorata, il sole a pezzi.
In un momento si agita un profilo. Allora ricordo, o forse non è vero niente, ma da quei monti, là dove ho visto una volta il mare, sta scendendo un uomo, avvolto nel mantello. E’ un dio del posto, è un indio che cammina, contando il tempo con il suo passo lento. Arriva e mi posa un braccio sulle spalle: “Descansate, Hombre” e poi continua il cammino. Io mi giro indietro, verso quel mare d’erba sconfinato. Mi sento più tranquillo.
Il viaggio è appena cominciato”.
Il tema dell’esposizione “Il viaggio è appena cominciato”, è stato scelto da una frase d’uno scritto che Ugo Riccarelli (vincitore del Premio ‘Strega’ 2004) gli ha dedicato, da noi riportato integralmente, e così leggiamo “A Gianfranco Pacini, al suo viaggio”: “Da queste parti il sole non riesce più a ferire: non ha cattiveria, è gentile. Accarezza i colori e rende la vita. Non ho più sentito neanche il vento, quello che entra dentro, slarga, gratta e straccia i pensieri. Mi siedo il mezzo al cortile con le mie povere ossa intorno. E aspetto. Guardo in silenzio perché parlare non mi serve. Ho delle piccole cose, che non hanno altro senso se non che sono: chiodi arrugginiti, un cartone graffiato, un bastoncino di ciliegio, tre pezzi di colore seccato.
Il sole arriva e dopo coloriamo.
Chissà dov’è la verità? Se in questo sogno, se sono i gabbiani che vedo, o questa inquietudine che ho dentro? A volte non mi dà pace.
Una volta (avevo appena imparato un fischio) presi una nave e dopo un treno. Il mare lo lasciai alle spalle, eppure arrivai davanti a un altro mare, fatto di erba e anche di grano. Il vento che scendeva le montagne, facendo alte onde che mai avevo visto. Il sole, che sapeva lasciare una ferita. La gente intorno a me parlava strano. Un giorno era un anno e un’ora era per sempre.
Il cortile si è fatto ormai quasi penombra. Io chiudo gli occhi per vedere meglio, sento gli odori attorno, che sono finestre, case, alberi e paesaggi. C’è un orizzonte e sulla linea nera la neve. Gli uccelli si stanno alzando dietro un iceberg enorme piantato in mezzo al mare. C’è la nebbia e una montagna. La luna colorata, il sole a pezzi.
In un momento si agita un profilo. Allora ricordo, o forse non è vero niente, ma da quei monti, là dove ho visto una volta il mare, sta scendendo un uomo, avvolto nel mantello. E’ un dio del posto, è un indio che cammina, contando il tempo con il suo passo lento. Arriva e mi posa un braccio sulle spalle: “Descansate, Hombre” e poi continua il cammino. Io mi giro indietro, verso quel mare d’erba sconfinato. Mi sento più tranquillo.
Il viaggio è appena cominciato”.
11
agosto 2004
Gianfranco Pacini – Il viaggio è appena cominciato
Dall'undici al 20 agosto 2004
arte contemporanea
Location
SALETTA NERI
Pietrasanta, Via Tonfano, 133, (Lucca)
Pietrasanta, Via Tonfano, 133, (Lucca)
Orario di apertura
10-22
Vernissage
11 Agosto 2004, ore 11,00
Curatore