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Tobia Ravà – I trentadue sentieri
I trentadue sentieri rappresentano le vie della ricerca dell’opera di Tobia Ravà. Sono la somma delle 22 lettere dell’alfabeto ebraico, ognuna delle quali è presa in considerazione nel suo significato etico, mistico e numerico, e delle dieci sefiroth, figura mistica legata alle sfere orbitanti determinanti le emanazioni divine.
Comunicato stampa
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Testi critici: Ariel Haddad, Giorgio Pressburger, Giancarlo Sonnino, Maria Luisa Trevisan
in italiano, sloveno e inglese
In collaborazione con la Comunità Ebraica di Trieste, Associazione Culturale Concerto d'Arte Contemporanea e la Galleria d'Arte L'Occhio di Venezia.
I trentadue sentieri rappresentano le vie della ricerca dell'opera di Tobia Ravà. Sono la somma delle 22 lettere dell'alfabeto ebraico, ognuna delle quali è presa in considerazione nel suo significato etico, mistico e numerico, e delle dieci sefiroth, figura mistica legata alle sfere orbitanti determinanti le emanazioni divine. 32 è spesso la firma dell'artista in quanto rappresenta la ghematrià (valore numerico) di Tobia, della parola cuore e di altre parole chiave.
Dell'artista veneziano, che già da tempo sviluppa una ricerca artistica legata alla kabbalah e alla logica matematica, saranno esposte opere di pittura, incisioni e opere tridimensionali recenti. La mostra evidenzierà il percorso dell'artista legato inizialmente ad evidenziare il rapporto figura sfondo in chiave surrealista simbolica, fino alle recenti opere in cui i segni si sono trasformati in parole e poi in numeri e lettere, che vanno a costituire una fitta texture concettuale, ricca di rimandi alla cultura e alla mistica ebraica. La mostra sarà allestita anche a Lubiana nel corso del prossimo anno.
Tobia Ravà (Padova, 1959), lavora a Venezia, ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia ed Urbino. Si è laureato in semiologia delle arti all'Università di Bologna, allievo di Umberto Eco, Renato Barilli, Omar Calabrese, Flavio Caroli. Dipinge dal 1971 ed ha esposto dal 1977 in mostre personali e collettive in Italia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Brasile, Argentina, Giappone e Stati Uniti. E' presente in collezioni sia private che pubbliche, in Europa, Stati Uniti, America Latina, e in Estremo Oriente. Nel 1983 è tra i fondatori del gruppo bolognese AlcArte, attivo all'Università di Bologna (DAMS), con l'intento di coniugare il fare arte all'epistemologia. Dal 1988 si occupa di iconografia ebraica e ha svolto con Gadi Luzzatto Voghera e Paolo Navarro Dina un lavoro di ricerca e schedatura nell'ambito dell'epigrafia ebraica nel Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Nel 1993 è il promotore del gruppo Triplani, che, partendo dalla semiologia biplanare di Greimas e Calabrese, prende il nome dall'ipotesi di un terzo livello di lettura simbolica, accanto a quelli del significato e del significante.
Nel 1998 è tra i soci fondatori di Concerto d'Arte Contemporanea, associazione culturale che si propone di riunire artisti con le stesse affinità per riqualificare l'uomo ponendolo in sintonia con l'ambiente e rendere l'arte contemporanea conscia dei suoi rapporti con la storia e la storia dell'arte, anche interagendo espositivamente con parchi, ville, edifici storici e piazze di città d'arte. Dal 1999 ha avviato un ciclo di conferenze, invitato da università e istituti superiori d'arte, sulla sua attività nel contesto della cultura ebraica, della logica matematica e dell'arte contemporanea.
in italiano, sloveno e inglese
In collaborazione con la Comunità Ebraica di Trieste, Associazione Culturale Concerto d'Arte Contemporanea e la Galleria d'Arte L'Occhio di Venezia.
I trentadue sentieri rappresentano le vie della ricerca dell'opera di Tobia Ravà. Sono la somma delle 22 lettere dell'alfabeto ebraico, ognuna delle quali è presa in considerazione nel suo significato etico, mistico e numerico, e delle dieci sefiroth, figura mistica legata alle sfere orbitanti determinanti le emanazioni divine. 32 è spesso la firma dell'artista in quanto rappresenta la ghematrià (valore numerico) di Tobia, della parola cuore e di altre parole chiave.
Dell'artista veneziano, che già da tempo sviluppa una ricerca artistica legata alla kabbalah e alla logica matematica, saranno esposte opere di pittura, incisioni e opere tridimensionali recenti. La mostra evidenzierà il percorso dell'artista legato inizialmente ad evidenziare il rapporto figura sfondo in chiave surrealista simbolica, fino alle recenti opere in cui i segni si sono trasformati in parole e poi in numeri e lettere, che vanno a costituire una fitta texture concettuale, ricca di rimandi alla cultura e alla mistica ebraica. La mostra sarà allestita anche a Lubiana nel corso del prossimo anno.
Tobia Ravà (Padova, 1959), lavora a Venezia, ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia ed Urbino. Si è laureato in semiologia delle arti all'Università di Bologna, allievo di Umberto Eco, Renato Barilli, Omar Calabrese, Flavio Caroli. Dipinge dal 1971 ed ha esposto dal 1977 in mostre personali e collettive in Italia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Brasile, Argentina, Giappone e Stati Uniti. E' presente in collezioni sia private che pubbliche, in Europa, Stati Uniti, America Latina, e in Estremo Oriente. Nel 1983 è tra i fondatori del gruppo bolognese AlcArte, attivo all'Università di Bologna (DAMS), con l'intento di coniugare il fare arte all'epistemologia. Dal 1988 si occupa di iconografia ebraica e ha svolto con Gadi Luzzatto Voghera e Paolo Navarro Dina un lavoro di ricerca e schedatura nell'ambito dell'epigrafia ebraica nel Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Nel 1993 è il promotore del gruppo Triplani, che, partendo dalla semiologia biplanare di Greimas e Calabrese, prende il nome dall'ipotesi di un terzo livello di lettura simbolica, accanto a quelli del significato e del significante.
Nel 1998 è tra i soci fondatori di Concerto d'Arte Contemporanea, associazione culturale che si propone di riunire artisti con le stesse affinità per riqualificare l'uomo ponendolo in sintonia con l'ambiente e rendere l'arte contemporanea conscia dei suoi rapporti con la storia e la storia dell'arte, anche interagendo espositivamente con parchi, ville, edifici storici e piazze di città d'arte. Dal 1999 ha avviato un ciclo di conferenze, invitato da università e istituti superiori d'arte, sulla sua attività nel contesto della cultura ebraica, della logica matematica e dell'arte contemporanea.
05
settembre 2004
Tobia Ravà – I trentadue sentieri
Dal 05 settembre al 25 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
MUSEO EBRAICO
Trieste, Via Del Monte, 7, (Trieste)
Trieste, Via Del Monte, 7, (Trieste)
Orario di apertura
martedì, mercoledì e domenica 16.00-20.00; giovedì e venerdì 10.00 - 13.00
Vernissage
5 Settembre 2004, ore 10
Sito web
www.tobiarava.com
Curatore