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Arturo Martini – Sculture 1921 – 1943
Ventidue bronzi, provenienti da un’edizione tirata nel 1989 dai gessi originali, compongono la mostra Arturo Martini. Sculture 1921 – 1943, che inaugura presso la Galleria Credito Siciliano ad Acireale il 14 ottobre 2004.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le opere, di medie e grandi dimensioni, sono state realizzate dall'artista tra il 1921 e il 1943 e fanno parte della collezione del Credito Valtellinese.
Dal periodo definito "di Valori Plastici", in cui Martini realizzò il trittico della Leggenda di San Giorgio" e la "Testa di ragazza", si giunge fino ad alcuni dei pezzi più famosi degli anni '40, come il Pegaso caduto o La vacca.
Il nucleo più cospicuo della mostra è costituito dalle sette sculture di soggetto classico e biblico realizzate nell'estate del 1935 a Blevio, considerate tra i massimi capolavori della scultura italiana del Novecento: L'amazzone, Il ratto delle sabine, Il Giudizio di Salomone, Il centometrista, Il Laocoonte,
L'Ulisse, La maternità della montagna.
Sono inoltre presenti tre delle grandi figure femminili realizzate tra il 1928 e il 1931, particolarmente amate dal pubblico e identificate fra le opere più famose di Arturo Martini: La Pisana, La donna al sole, La dormiente.
La mostra si pone come una esaustiva e completa rassegna, vista attraverso le massime espressioni dei vari periodi creativi, dello scultore trevigiano che conobbe Boccioni e i futuristi, e che acquisì la lezione, pur mantenendo sempre una sua straordinaria personalità, di Mestrovic, von Stuck, Gauguin,
Matisse, e in particolare Medardo Rosso.
"La più grande conquista di Martini -come afferma lo storico dell'arte Luigi Baldacci- è quella di aver saputo trovare un linguaggio che pur restando ancorato alla figura umana fosse del tutto moderno e libero da condizionamenti
accademici. Questo linguaggio si fonda sull'idea della forma plastica come ritmo, simile al ritmo che governa la musica e la poesia, fatto di partenze, arresti, punteggiature e fughe. Libertà di espressione governata da un
ritmo interno, che è anche il ritmo dei pieni e dei vuoti, dell'ombra come elemento intrinseco della forma e non determinato dall'esterno".
La mostra virtuale e i testi sono consultabili sul sito www.creval.it. Accompagna la mostra un catalogo edito dalla Fondazione Gruppo Credito
Valtellinese
Dal periodo definito "di Valori Plastici", in cui Martini realizzò il trittico della Leggenda di San Giorgio" e la "Testa di ragazza", si giunge fino ad alcuni dei pezzi più famosi degli anni '40, come il Pegaso caduto o La vacca.
Il nucleo più cospicuo della mostra è costituito dalle sette sculture di soggetto classico e biblico realizzate nell'estate del 1935 a Blevio, considerate tra i massimi capolavori della scultura italiana del Novecento: L'amazzone, Il ratto delle sabine, Il Giudizio di Salomone, Il centometrista, Il Laocoonte,
L'Ulisse, La maternità della montagna.
Sono inoltre presenti tre delle grandi figure femminili realizzate tra il 1928 e il 1931, particolarmente amate dal pubblico e identificate fra le opere più famose di Arturo Martini: La Pisana, La donna al sole, La dormiente.
La mostra si pone come una esaustiva e completa rassegna, vista attraverso le massime espressioni dei vari periodi creativi, dello scultore trevigiano che conobbe Boccioni e i futuristi, e che acquisì la lezione, pur mantenendo sempre una sua straordinaria personalità, di Mestrovic, von Stuck, Gauguin,
Matisse, e in particolare Medardo Rosso.
"La più grande conquista di Martini -come afferma lo storico dell'arte Luigi Baldacci- è quella di aver saputo trovare un linguaggio che pur restando ancorato alla figura umana fosse del tutto moderno e libero da condizionamenti
accademici. Questo linguaggio si fonda sull'idea della forma plastica come ritmo, simile al ritmo che governa la musica e la poesia, fatto di partenze, arresti, punteggiature e fughe. Libertà di espressione governata da un
ritmo interno, che è anche il ritmo dei pieni e dei vuoti, dell'ombra come elemento intrinseco della forma e non determinato dall'esterno".
La mostra virtuale e i testi sono consultabili sul sito www.creval.it. Accompagna la mostra un catalogo edito dalla Fondazione Gruppo Credito
Valtellinese
07
ottobre 2004
Arturo Martini – Sculture 1921 – 1943
Dal 07 ottobre al 15 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA CREDITO SICILIANO
Acireale, Piazza Duomo, 12, (Catania)
Acireale, Piazza Duomo, 12, (Catania)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 10 - 19; martedì 15 - 19; chiuso festivi, lunedì e martedì
Vernissage
7 Ottobre 2004, ore 18.30
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