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Gondola days – Isabella Stewart Gardner e il suo mondo a Palazzo Barbaro-Curtis
La mostra mette in luce l’intensa vita artistica ed intellettuale della cerchia di Palazzo Barbaro e l’influenza da essa esercitata, alla fine dell’Ottocento, sull’arte, la letteratura, l’architettura del tempo.
Comunicato stampa
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Palazzo Barbaro, il magnifico edificio che sorge sul Canal Grande a Venezia, vicino al Ponte dell’Accademia, è la fonte d’ispirazione per la mostra “Gondola days”. Isabella Stewart Gardner e il suo mondo a Palazzo Barbaro-Curtis.
La mostra, curata da Alan Chong, Richard Lingner, Anne McCauley, Rosella Mamoli Zorzi e organizzata dalla Biblioteca Nazionale Marciana, insieme all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, sarà aperta al pubblico dall’ 8 ottobre al 7 dicembre prossimi nelle Sale monumentali della Libreria Sansoviniana, inserite nel percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco.
Per secoli dimora di una illustre famiglia veneziana, il palazzo - come tanti altri in quell’epoca - fu venduto nell’Ottocento a speculatori e passò di mano in mano, spogliato di parte dei quadri famosi che lo ornavano. Chi salvò il palazzo dalla rovina fu una coppia di Boston, Daniel Sargent Curtis e Ariana Wormeley Curtis che, il 3 dicembre 1885, lo acquistarono dopo avervi abitato come inquilini dal 1881. Insieme al figlio Ralph, pittore, essi ne fecero un centro di vita artistica e intellettuale: lo frequentavano artisti e scrittori americani ed europei tra i quali John Singer Sargent, James McNeill Whistler, Anders Zorn, Henry James, Robert Browning e più tardi Claude Monet. John Singer Sargent dipingeva nello studio dell’amico Ralph Curtis e vi eseguì il dipinto A Venetian Interior che ritrae i proprietari. Henry James fu spesso ospite a Palazzo Barbaro e vi ambientò il romanzo The Wings of the Dove. Gondola days è il titolo di un libretto di saggi su Venezia del pittore F. Hopkinson Smith, anch’egli parte del gruppo.
Dal 1884, Isabella Stewart Gardner animò questa vivace cerchia di artisti, scrittori, mecenati e musicisti europei e americani che lì si riunivano. La sontuosa eleganza degli interni e la raffinata architettura del palazzo ebbero grande influenza su Isabella, che assieme al marito - Jack Gardner -lo prendeva in affitto durante le frequenti visite a Venezia e che al palazzo si ispirò, un secolo fa, per la creazione del suo personale museo, il palazzo in stile veneziano di Boston, noto come Fenway Court.
La mostra mette in luce l’intensa vita artistica ed intellettuale della cerchia di Palazzo Barbaro e l’influenza da essa esercitata, alla fine dell’Ottocento, sull’arte, la letteratura, l’architettura del tempo. A questo scopo riunisce una significativa scelta di dipinti, acquerelli, pastelli, stampe e disegni, fotografie, lettere ed altre testimonianze di visitatori e ospiti.
La realizzazione della mostra è stata resa possibile grazie al contributo di: The Gladys Krieble Delmas Foundation, Samuel Kress Foundation, Andrew W. Mellon Foundation, Save Venice Inc.
Si ringraziano per la collaborazione i Musei Civici Veneziani.
La mostra, curata da Alan Chong, Richard Lingner, Anne McCauley, Rosella Mamoli Zorzi e organizzata dalla Biblioteca Nazionale Marciana, insieme all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, sarà aperta al pubblico dall’ 8 ottobre al 7 dicembre prossimi nelle Sale monumentali della Libreria Sansoviniana, inserite nel percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco.
Per secoli dimora di una illustre famiglia veneziana, il palazzo - come tanti altri in quell’epoca - fu venduto nell’Ottocento a speculatori e passò di mano in mano, spogliato di parte dei quadri famosi che lo ornavano. Chi salvò il palazzo dalla rovina fu una coppia di Boston, Daniel Sargent Curtis e Ariana Wormeley Curtis che, il 3 dicembre 1885, lo acquistarono dopo avervi abitato come inquilini dal 1881. Insieme al figlio Ralph, pittore, essi ne fecero un centro di vita artistica e intellettuale: lo frequentavano artisti e scrittori americani ed europei tra i quali John Singer Sargent, James McNeill Whistler, Anders Zorn, Henry James, Robert Browning e più tardi Claude Monet. John Singer Sargent dipingeva nello studio dell’amico Ralph Curtis e vi eseguì il dipinto A Venetian Interior che ritrae i proprietari. Henry James fu spesso ospite a Palazzo Barbaro e vi ambientò il romanzo The Wings of the Dove. Gondola days è il titolo di un libretto di saggi su Venezia del pittore F. Hopkinson Smith, anch’egli parte del gruppo.
Dal 1884, Isabella Stewart Gardner animò questa vivace cerchia di artisti, scrittori, mecenati e musicisti europei e americani che lì si riunivano. La sontuosa eleganza degli interni e la raffinata architettura del palazzo ebbero grande influenza su Isabella, che assieme al marito - Jack Gardner -lo prendeva in affitto durante le frequenti visite a Venezia e che al palazzo si ispirò, un secolo fa, per la creazione del suo personale museo, il palazzo in stile veneziano di Boston, noto come Fenway Court.
La mostra mette in luce l’intensa vita artistica ed intellettuale della cerchia di Palazzo Barbaro e l’influenza da essa esercitata, alla fine dell’Ottocento, sull’arte, la letteratura, l’architettura del tempo. A questo scopo riunisce una significativa scelta di dipinti, acquerelli, pastelli, stampe e disegni, fotografie, lettere ed altre testimonianze di visitatori e ospiti.
La realizzazione della mostra è stata resa possibile grazie al contributo di: The Gladys Krieble Delmas Foundation, Samuel Kress Foundation, Andrew W. Mellon Foundation, Save Venice Inc.
Si ringraziano per la collaborazione i Musei Civici Veneziani.
07
ottobre 2004
Gondola days – Isabella Stewart Gardner e il suo mondo a Palazzo Barbaro-Curtis
Dal 07 ottobre al 07 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA
Venezia, Piazza San Marco, 7, (Venezia)
Venezia, Piazza San Marco, 7, (Venezia)
Biglietti
Biglietti: intero 4,00 euro, ridotto 2,00 euro (ma solo per Sale Monumentali e Museo Archeologico). Valgono anche Museum Pass e Museum Card.
Orario di apertura
fino al 31 ottobre: 9-19. La biglietteria chiude un'ora prima. Ma: dalle ore 8.15 alle 9.00: ingresso dal Museo Archeologico Nazionale (Piazzetta S. Marco 17). Dal 1 novembre: 9-17. La biglietteria chiude un'ora prima. Ma: dalle ore 8.15 alle 9.00 e dalle ore 17.00 alle 19.15 ingresso dal Museo Archeologico Nazionale (Piazzetta S. Marco 17, la biglietteria chiude alle ore 18.45).
Curatore