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Arte per immagini
Le preziose opere, sono messe a disposizione del Museo della città di Chieti, dove, Alfredo Paglione, ha vissuto e trascorso gli anni della sua formazione prima di iniziare la lunga attività nel campo del mercato dell’arte a Milano e in Svizzera.
Comunicato stampa
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Mercoledì 21 luglio alle 18,30, presso il Museo Costantino Barbella di Chieti, si inaugurerà la mostra: ''ARTE PER IMMAGINI, da De Chirico a Lopez Garcia'' che presenta un importante nucleo di opere d'arte moderna e contemporanea della collezione dei coniugi Alfredo e Teresita Paglione.
Le preziose opere, sono messe a disposizione del Museo della città di Chieti, dove, Alfredo Paglione, ha vissuto e trascorso gli anni della sua formazione prima di iniziare la lunga attività nel campo del mercato dell'arte a Milano e in Svizzera. L'importante collezione sarà presentata e allestita in otto sale del museo aperte per l'occasione. Successivamente, le opere, sono destinate ad arricchire in permanenza la sezione d'arte contemporanea del Museo teatino.
La mostra di opere della collezione Paglione, raccolta costituita in un arco quasi quarantennale di attività, consta di centouno dipinti e sculture di 70 maestri del XX.mo secolo. La collezione ha una sua precisa fisionomia, che corrisponde alle ben individuabili e accurate scelte culturali della nota galleria milanese Appiani Arte Trentadue, fondata e diretta da Alfredo Paglione.
Motivo conduttore di tutta la raccolta è la figurazione: non semplicemente una tendenza dell'arte del XX.mo secolo, ma uno dei poli essenziali intorno ai quali si è mossa e si muove la ricerca artistica contemporanea.
L'attuale mostra, nel nuovo spazio del Museo Barbella, sarà articolata in tre sezioni, ciascuna delle quali presenta specifiche e importanti fasi dello sviluppo dell'arte figurativa. A partire dai maestri storici, come De Chirico e Marini, Campigli e Manzù, per citare solo i più noti. Ad Aligi Sassu, è dedicata, invece, una sala personale. Fra gli altri, Guttuso, Migneco, Morlotti e Mattioli.
Sono rappresentate anche le generazioni degli anni Venti e Trenta e artisti degli ultimi decenni. In questa sezione, titolata: "Tre generazioni a confronto", si potranno ammirare opere di Francese, Vespignani, De Stefano, Vangi, Bodini, Sherman, Rivers, Paolini, Guccione, Savinio, Falconi, Bonichi, Carroll, e molti altri ancora.
I gruppi di opere appena citati, saranno esposti dalla prima alla V.a sala. Mentre, dalla VI.a all'VIII.a, si presentano opere di artisti spagnoli: un'esperienza artistica centrale nelle scelte dei coniugi Paglione. Soprattutto, è rappresentato il grande realismo spagnolo del Novecento, fra i più significativi movimenti artistici del XX.mo secolo in Europa.
Quest'ultima sezione è caratterizzata da opere di artisti quali Mirò, Lopez Garcia e Orellana, Quintanilla, Ortega e Mensa. A quest'ultimo, prematuramente scomparso, è dedicata un'intera sala come omaggio alla sua opera. Si giunge anche per ciò che riguarda la Spagna alle giovani generazioni, rappresentate da artisti affacciatisi di recente sulla scena internazionale come Quetglas, Gangutia e Ibañez.
L'importanza della mostra, curata da Gianfranco Bruno e dallo stesso Alfredo Paglione, non risiede solo nell'alta qualità artistica delle opere presentate, ma anche nel fatto che le opere, tutte insieme, costituiscono una collezione omogenea che, come tale, consente al visitatore, di addentrarsi attraverso un panorama ampio ed esaustivo nell'affascinante universo dell'arte figurativa moderna e contemporanea.
La mostra, sarà accompagnata da un importante catalogo che riproduce tutte le opere esposte. I testi critici sono del Prof. Gianfranco Bruno, gli apparati bio-bibliografici a cura della Dott.ssa Lia Perissinotti.
Alfredo Paglione, così definisce la mostra "ARTE PER IMMAGINI, da De Chirico a Lopez Garcia"
Il titolo che abbiamo scelto per presentare questa nostra raccolta, ospitata nelle sale del Museo Barbella di Chieti, mi fu suggerito, tanti anni fa, da un noto critico d'arte a noi tanto caro: Mario De Micheli. Lo adottai allora nel maggio del 1969 per una mostra collettiva di fine stagione e, successivamente, ho creduto opportuno riproporlo sempre, ogni qual volta presentavo in Italia o all'estero, gli artisti della Appiani Arte Trentadue, la mia galleria di Milano. Questo titolo, oltre a risassumere il mio pensiero e le mie scelte, voleva già da allora avere, soprattutto, un valore programmatico, poiché definiva in maniera chiara e specifica l'area di ricerca dell'arte e degli artisti di cui mi sono occupato nella mia attività quasi quarantennale nel campo dell'arte.
Arte per immagini, significa un'arte di rapporto, un'arte di comunicazione esplicita, o, perlomeno, un'arte che ha trovato il termine medio in cui la soggettività dell'artista si incontra con la soggettività dello spettatore.
Il termine medio è, appunto, l'immagine come terreno comune di intesa, come punto non ermetico di convergenza, come linguaggio aperto, non sigillato. Tutto ciò, vuol dire forse che l'immagine collegata ai motivi riconoscibili della realtà, cessa di essere suggestiva, intima e misteriosa? Max Beckmann diceva che l'unica strada per l'invisibile, è il mondo visibile. E questa è la nostra condizione. L'immagine, dunque, come chiave o tramite per questa conoscenza. Invisibile, non è parola che voglia indicare qualcosa fuori della realtà, bensì, la sostanza della realtà, il luogo più profondo dei sentimenti, il momento più recondito delle circostanze, il lievito più segreto di un accadimento.
Arte per immagini, dunque, come dialogo attivo fra l'artista e gli altri, come intento di una comprensione reciproca.
Arte per immagini come spazio di ricerca e segno distintivo per chi, pur in un tempo così complesso e travagliato come il nostro, insegue con tenacia i valori autentici e universali della poesia e della bellezza.
Alfredo Paglione
Le preziose opere, sono messe a disposizione del Museo della città di Chieti, dove, Alfredo Paglione, ha vissuto e trascorso gli anni della sua formazione prima di iniziare la lunga attività nel campo del mercato dell'arte a Milano e in Svizzera. L'importante collezione sarà presentata e allestita in otto sale del museo aperte per l'occasione. Successivamente, le opere, sono destinate ad arricchire in permanenza la sezione d'arte contemporanea del Museo teatino.
La mostra di opere della collezione Paglione, raccolta costituita in un arco quasi quarantennale di attività, consta di centouno dipinti e sculture di 70 maestri del XX.mo secolo. La collezione ha una sua precisa fisionomia, che corrisponde alle ben individuabili e accurate scelte culturali della nota galleria milanese Appiani Arte Trentadue, fondata e diretta da Alfredo Paglione.
Motivo conduttore di tutta la raccolta è la figurazione: non semplicemente una tendenza dell'arte del XX.mo secolo, ma uno dei poli essenziali intorno ai quali si è mossa e si muove la ricerca artistica contemporanea.
L'attuale mostra, nel nuovo spazio del Museo Barbella, sarà articolata in tre sezioni, ciascuna delle quali presenta specifiche e importanti fasi dello sviluppo dell'arte figurativa. A partire dai maestri storici, come De Chirico e Marini, Campigli e Manzù, per citare solo i più noti. Ad Aligi Sassu, è dedicata, invece, una sala personale. Fra gli altri, Guttuso, Migneco, Morlotti e Mattioli.
Sono rappresentate anche le generazioni degli anni Venti e Trenta e artisti degli ultimi decenni. In questa sezione, titolata: "Tre generazioni a confronto", si potranno ammirare opere di Francese, Vespignani, De Stefano, Vangi, Bodini, Sherman, Rivers, Paolini, Guccione, Savinio, Falconi, Bonichi, Carroll, e molti altri ancora.
I gruppi di opere appena citati, saranno esposti dalla prima alla V.a sala. Mentre, dalla VI.a all'VIII.a, si presentano opere di artisti spagnoli: un'esperienza artistica centrale nelle scelte dei coniugi Paglione. Soprattutto, è rappresentato il grande realismo spagnolo del Novecento, fra i più significativi movimenti artistici del XX.mo secolo in Europa.
Quest'ultima sezione è caratterizzata da opere di artisti quali Mirò, Lopez Garcia e Orellana, Quintanilla, Ortega e Mensa. A quest'ultimo, prematuramente scomparso, è dedicata un'intera sala come omaggio alla sua opera. Si giunge anche per ciò che riguarda la Spagna alle giovani generazioni, rappresentate da artisti affacciatisi di recente sulla scena internazionale come Quetglas, Gangutia e Ibañez.
L'importanza della mostra, curata da Gianfranco Bruno e dallo stesso Alfredo Paglione, non risiede solo nell'alta qualità artistica delle opere presentate, ma anche nel fatto che le opere, tutte insieme, costituiscono una collezione omogenea che, come tale, consente al visitatore, di addentrarsi attraverso un panorama ampio ed esaustivo nell'affascinante universo dell'arte figurativa moderna e contemporanea.
La mostra, sarà accompagnata da un importante catalogo che riproduce tutte le opere esposte. I testi critici sono del Prof. Gianfranco Bruno, gli apparati bio-bibliografici a cura della Dott.ssa Lia Perissinotti.
Alfredo Paglione, così definisce la mostra "ARTE PER IMMAGINI, da De Chirico a Lopez Garcia"
Il titolo che abbiamo scelto per presentare questa nostra raccolta, ospitata nelle sale del Museo Barbella di Chieti, mi fu suggerito, tanti anni fa, da un noto critico d'arte a noi tanto caro: Mario De Micheli. Lo adottai allora nel maggio del 1969 per una mostra collettiva di fine stagione e, successivamente, ho creduto opportuno riproporlo sempre, ogni qual volta presentavo in Italia o all'estero, gli artisti della Appiani Arte Trentadue, la mia galleria di Milano. Questo titolo, oltre a risassumere il mio pensiero e le mie scelte, voleva già da allora avere, soprattutto, un valore programmatico, poiché definiva in maniera chiara e specifica l'area di ricerca dell'arte e degli artisti di cui mi sono occupato nella mia attività quasi quarantennale nel campo dell'arte.
Arte per immagini, significa un'arte di rapporto, un'arte di comunicazione esplicita, o, perlomeno, un'arte che ha trovato il termine medio in cui la soggettività dell'artista si incontra con la soggettività dello spettatore.
Il termine medio è, appunto, l'immagine come terreno comune di intesa, come punto non ermetico di convergenza, come linguaggio aperto, non sigillato. Tutto ciò, vuol dire forse che l'immagine collegata ai motivi riconoscibili della realtà, cessa di essere suggestiva, intima e misteriosa? Max Beckmann diceva che l'unica strada per l'invisibile, è il mondo visibile. E questa è la nostra condizione. L'immagine, dunque, come chiave o tramite per questa conoscenza. Invisibile, non è parola che voglia indicare qualcosa fuori della realtà, bensì, la sostanza della realtà, il luogo più profondo dei sentimenti, il momento più recondito delle circostanze, il lievito più segreto di un accadimento.
Arte per immagini, dunque, come dialogo attivo fra l'artista e gli altri, come intento di una comprensione reciproca.
Arte per immagini come spazio di ricerca e segno distintivo per chi, pur in un tempo così complesso e travagliato come il nostro, insegue con tenacia i valori autentici e universali della poesia e della bellezza.
Alfredo Paglione
21
luglio 2004
Arte per immagini
Dal 21 luglio al 31 agosto 2004
arte moderna e contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE COSTANTINO BARBELLA
Chieti, Via Cesare De Lollis, 10, (Chieti)
Chieti, Via Cesare De Lollis, 10, (Chieti)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, 9 / 13, martedì e giovedì, 16/19,
prima domenica del mese, 9/12, chiuso il lunedì
Vernissage
21 Luglio 2004, ore 18.30
Curatore