L’attività del museo del Conventino, inaugurato nell’autunno 2004 nel Comune di Monteciccardo, prosegue la propria attività con una mostra a carattere internazionale. Si inaugurerà sabato 31 luglio alle ore 21.15 a Monteciccardo nella suggestiva storica sede del Centro per l’Arte Contemporanea

Il Conventino la mostra “ Anima o corpo? Estensioni della creatività nell’arte contemporanea”, a cura di Roberta Ridolfi.

L’evento estivo della programmazione 2004 de Il Conventino proporrà al pubblico trentacinque opere di artisti di fama mondiale di diverse generazioni e dai linguaggi eterogenei tra loro. La mostra intende offrire uno spaccato critico su quelle che sono state e sembrano essere le tematiche affrontate dall’arte degli ultimi cinquanta anni, ossia il rapporto tra anima e corpo, tra essenza ed apparenza, tra materialità ed immaterialità. Gli artisti nei propri lavori tendono sempre a confrontarsi con lo spirito del tempo che in cui vivono, assorbendone i caratteri, a volte rifiutandoli o comunque contestandoli. Questo evento espositivo tenterà sul piano della poetica di fornire al fruitore possibili linee di raccordo tra i diversi linguaggi, pur nella diversità apparente sul piano dell’estetica. Il quesito posto nel titolo della mostra rappresenta in realtà un paradosso, in quanto la scelta tra i due estremi abolirebbe a priori la possibilità di una riflessione costruttiva sui caratteri e le contraddizioni dell’uomo contemporaneo. L’arte è forza di spirito ma è anche moda, modi, tendenze. L’arte rispecchia la purezza di sentimenti ma anche la natura selvaggia degli istinti. L’arte insomma è lo specchio di ciò che siamo, è strumento espressivo e cognitivo che non conosce regole. Gli artisti selezionati, tutti appartenenti ad una importante collezione privata (e.i.p.) sono i seguenti: Franco Angeli, Arman, Matthew Barney, Alighero Boetti, James Brown, Maurizio Cattelan, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Loris Cecchini, Clemente, Nicola De Maria, Sylvie Fleury, Omar Galliani, Zoran Music, Mimmo Paladino, Gina Pane, Cristiano Pintaldi, Mario Schifano. La mostra offrirà quindi vari punti d’osservazione da cui leggere, attraverso le diversità espressive, la linea intrigante ed ambigua proposta nel titolo.
Il percorso che intende fra l’altro importare in un luogo “periferico”, ma non certo meno affascinante, l’arte proposta nei grandi centri del mondo sarà coadiuvato da una pubblicazione a colori, seguirà un buffet con prodotti tipici e vini selezionati. Nell’occasione sarà attivo anche il ristorantino del Museo, posto nelle cantine cinquecentesche del Convento, in cui sarà possibile cenare gustando il menù creativo e naturale dello chef Roberto, ad un prezzo promozionale