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Uguali/Diversi
È un tracciato espositivo comprendente il lavoro di undici fotografi campani corrispondenti ai nomi di Aniello Barone, Massimo Cacciapuoti, Stefano Cardone, Maurizio Cimino, Andrey Deyneco, Fabio Donato, Oreste Lanzetta, Angela Maione, Pino Miraglia, Lucia Patalano, Sergio Siano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 15 luglio alle ore 19 presso la sede della Palazzina Neoclassica di Giffoni Sei Casali sarà inaugurata la mostra fotografica UGUALI/DIVERSI percorso fotografico sulla diversità e sull’educazione interculturale. È un tracciato espositivo comprendente il lavoro di undici fotografi campani corrispondenti ai nomi di Aniello Barone, Massimo Cacciapuoti, Stefano Cardone, Maurizio Cimino, Andrey Deyneco, Fabio Donato, Oreste Lanzetta, Angela Maione, Pino Miraglia, Lucia Patalano, Sergio Siano. Organizzata in collaborazione con “camerachiraimage”, essa nasce, nella formulazione del suo ideatore, Pino Miraglia, come un progetto itinerante, promosso dalla Regione Campania, dalla Provincia e dal Comune di Napoli, oggi accolto nella sede della Palazzina Neoclassica, in linea con il programma di attività espositiva di questa che, a sua volta sostenuto dalla Provincia di Salerno, prevede la creazione, a Giffoni, di un Archivio della Fotografia in Campania.
Nel documentare il lavoro di questi interpreti, da anni impegnati nella ricerca fotografica di taglio sociale ed antropologico, il progetto nasce con finalità didattiche, offrendo motivi di approfondimento e riflessione sull’argomento. In sostanza la mostra mira alla sensibilizzazione ed al confronto con realtà diverse, invitando soprattutto i giovani ad allargare lo sguardo sulla “cultura delle differenze” in prospettiva di una “educazione alla pace”.
L’esposizione affronta l’argomento della diversità sotto varie tematiche.
I temi
Andrey Deyneco, Massimo Cacciapuoti, Angela Maione e Aniello Barone affrontano ciascuno sotto un aspetto diverso i cambiamenti avvenuti nell’assetto geopolitico a seguito della caduta del muro di Berlino.
Deyneco, di origine ucraina, ci mostra immagini del lungo conflitto in Cecenia, alcune realtà sociali in Russia ed un breve spaccato della vita in Corea del Sud.
Cacciapuoti narra dei primi approdi dei profughi albanesi in Italia.
Maione sofferma il suo occhio fotografico sul rione Terra di Pozzuoli. Il quartiere (sfollato ed abbandonato dagli abitanti a fine anni Settanta causa il bradisismo), prende vita in queste foto e diventa dimora precaria ma magica di un gruppo di nomadi della Repubblica Ceca.
Barone, da anni impegnato in una ricerca sull’immigrazione a Napoli, racconta le realtà ed il modo di vivere di alcune etnie che soggiornano in Campania.
Pino Miraglia, Sergio Siano e Maurizio Cimino pongono l’accento sulla nostra società e vanno ad indagare l’anziano, la sua solitudine negli enormi spazi urbani, la lentezza del fare quotidiano, il faticoso cammino finale della vita; il bambino e l’adolescente della periferia o dei quartieri degradati di Napoli, la quotidianità in un campo di room.
Oreste Lanzetta, Stefano Cardone e Aniello Barone spostano l’attenzione verso popoli lontani diversi per natura sociale e politica.
Cardone propone ritratti di indiani scattati sullo sfondo di un vecchio muro nei dintorni di un lebbrosario di Calcutta.
Lanzetta illustra le condizioni di vita del popolo palestinese all’epoca della nuova Intifada.
Barone mostra un reportage sul popolo Sahrawi, cacciato dalle proprie città dell’esercito marocchino ed attualmente alloggiato in enormi tendopoli nel deserto del Sahara.
Fabio Donato, Lucia Patalano documentano un percorso fatto all’interno delle carceri. L’uno nel carcere minorile di Nisida, l’altra alla ricerca di tracce e segni della memoria nell’ormai dimesso carcere a vita di Procida.
Nel documentare il lavoro di questi interpreti, da anni impegnati nella ricerca fotografica di taglio sociale ed antropologico, il progetto nasce con finalità didattiche, offrendo motivi di approfondimento e riflessione sull’argomento. In sostanza la mostra mira alla sensibilizzazione ed al confronto con realtà diverse, invitando soprattutto i giovani ad allargare lo sguardo sulla “cultura delle differenze” in prospettiva di una “educazione alla pace”.
L’esposizione affronta l’argomento della diversità sotto varie tematiche.
I temi
Andrey Deyneco, Massimo Cacciapuoti, Angela Maione e Aniello Barone affrontano ciascuno sotto un aspetto diverso i cambiamenti avvenuti nell’assetto geopolitico a seguito della caduta del muro di Berlino.
Deyneco, di origine ucraina, ci mostra immagini del lungo conflitto in Cecenia, alcune realtà sociali in Russia ed un breve spaccato della vita in Corea del Sud.
Cacciapuoti narra dei primi approdi dei profughi albanesi in Italia.
Maione sofferma il suo occhio fotografico sul rione Terra di Pozzuoli. Il quartiere (sfollato ed abbandonato dagli abitanti a fine anni Settanta causa il bradisismo), prende vita in queste foto e diventa dimora precaria ma magica di un gruppo di nomadi della Repubblica Ceca.
Barone, da anni impegnato in una ricerca sull’immigrazione a Napoli, racconta le realtà ed il modo di vivere di alcune etnie che soggiornano in Campania.
Pino Miraglia, Sergio Siano e Maurizio Cimino pongono l’accento sulla nostra società e vanno ad indagare l’anziano, la sua solitudine negli enormi spazi urbani, la lentezza del fare quotidiano, il faticoso cammino finale della vita; il bambino e l’adolescente della periferia o dei quartieri degradati di Napoli, la quotidianità in un campo di room.
Oreste Lanzetta, Stefano Cardone e Aniello Barone spostano l’attenzione verso popoli lontani diversi per natura sociale e politica.
Cardone propone ritratti di indiani scattati sullo sfondo di un vecchio muro nei dintorni di un lebbrosario di Calcutta.
Lanzetta illustra le condizioni di vita del popolo palestinese all’epoca della nuova Intifada.
Barone mostra un reportage sul popolo Sahrawi, cacciato dalle proprie città dell’esercito marocchino ed attualmente alloggiato in enormi tendopoli nel deserto del Sahara.
Fabio Donato, Lucia Patalano documentano un percorso fatto all’interno delle carceri. L’uno nel carcere minorile di Nisida, l’altra alla ricerca di tracce e segni della memoria nell’ormai dimesso carcere a vita di Procida.
15
luglio 2004
Uguali/Diversi
Dal 15 luglio al 15 agosto 2004
fotografia
Location
MUSEO DI ARTE AMBIENTALE – PALAZZINA NEOCLASSICA
Giffoni Sei Casali, Via Trinità, (Salerno)
Giffoni Sei Casali, Via Trinità, (Salerno)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 10-13 – 18 –21
o su prenotazione
Vernissage
15 Luglio 2004, ore 19