Approda al castello di Prunetto la mostra fotografica “ Pietra di Langa” che, organizzata dalla Comunità Montana Langa delle Valli, dall’Assessorato all’Artigianato della Regione Piemonte e dalla Società Consortile Langhe Monferrato Roero, viene inaugurata domenica 18 luglio alle ore 17,00 e sarà visitabile ogni domenica dalle ore 14,30 alle 18,30 fino al 1° agosto.
All'inaugurazione saranno presenti gli autori, il nuovo Assessore alla Cultura della Provincia di Cuneo e il Presidente della Comunità Montana Langa delle Valli.
La kermesse è inserita in Castelli in Scena, la manifestazione promossa dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Cuneo e presenta le opere di due validi artisti della fotografia, Rosalia Filippetti e Marco Introini, che illustrano il paesaggio ed il faticoso lavoro che permette alla pietra di trasformarsi in manufatto secondo un’arte antica e sempre nuova, che si tramanda da padre a figlio in quasi tutti i paesi della Comunità Montana delle Valli Bormida, Uzzone e Belbo.

La pietra, come testimonianza di un passato, del lavoro dell’uomo e di tutte le sue vicende: immagini suggestive di terrazzamenti costruiti nel XIX secolo per sfruttare le possibilità di coltivare i versanti ripidi delle colline, e gli edifici, spesso abbandonati, i centri storici che oggi sembrano riacquistare linfa, che rivivono sotto la pressione di un passato da non dimenticare, perché ci appartiene.
Di foto in foto, sono i piccoli particolari che catturano attraverso il magico potere documentativo che ha la fotografia, ed ecco apparire gestualità che sembrano riti e danno vita a queste pietre che sono uniche e suggestive. Ci torna in mente Fenoglio e la sua Cascina della Langa che ancora si può vedere lungo la via che da Mango conduce a Bossolasco, ci tornano in mente i piloni votivi, le piazze, i bricchi, le case di Pavese, quelle che lui sognava nel tempo del confino, ed è una malinconia dolce quella che assale lo spettatore.
Una magia a cui diventa impossibile sottrarsi.
Ed il Castello del Prunetto, è un vero monumento di pietra, con la sua mole imponente che si staglia sul crinale tra le Valli Bormida e Uzzone, regalando al visitatore un panorama che spazia quasi fino al mare, una splendida Fortezza che si erge solitaria a lato dell'omonimo paese. Il nome così pittoresco, pare che derivi dal fatto, che in quella zona si trovassero qua e là macchie di pruni. Il Castello fu edificato dai Marchesi del Carretto tra il XIII ed il XV secolo e presenta ancora intatte le sue caratteristiche originarie di struttura militare. Agli occhi del visitatore si presenta come un edificio robusto e svettante con un torrione laterale cilindrico. Le sue mura di pietra grigia sono ingentilite solo da alcune bifore, ma la sua storia è ricca e affascinante e non mancherà di stupire i visitatori