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Arriva all’ultima fase il progetto B.ART – Arte in barriera, una delle azioni realizzate nell’ambito del Programma integrato di sviluppo urbano per riqualificare l’ambiente del quartiere Barriera di Milano. Un progetto “densamente” pubblico, che ha visto un bando di concorso internazionale rivolto ad artisti, designer e graphic designer, per intervenire su 13 facciate cieche messe a disposizione da diversi complessi residenziali, con un grande lavoro di facilitazione e mediazione per arrivare alle delibere delle assemblee condominiali in cui di volta in volta le persone si ritrovavano a riflettere, con i tecnici della Fondazione, su benefici e rischi che una tale operazione poteva comportare. E così la giuria, dopo mesi di lavoro, capitanata dalla storica Marianna Vecellio, ha scelto i progetto di Francesco Giorgino in arte Millo, che da settembre si è messo all’opera, portando anche 120 piccoli allievi delle scuole della zona ad interagire con il lavoro del “pittore”. Insomma, una buona pratica urbana, che sarà presentata il prossimo 8 novembre, con un docu-film e un catalogo che racconterà il processo di B.ART in profondità e nei suoi aspetti più partecipati e che illustrerà tutte le proposte pervenute. Una giornata intera dedicata alla scoperta delle opere, e dei percorsi che rendono l’arte urbana così “socialmente interessante”, oggi.