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Donald Damask
Artista che viene da lontano, e non solo geograficamente, Donald Damask, americano del Missouri espone al Bisonte 41 opere che sono il frutto delle sue esperienze iniziate nel campo della moda e della fotografia, proseguite nella sperimentazione, accanto ai maestri Manuel Ortega e Jeffrey Sippel, di nuove tecniche di incisione su lastre metalliche.
Comunicato stampa
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Si può parlare, nel caso di Donald Damask, di una piccola rivoluzione formale: i suoi lavori sono spesso monotipi incisioni in una sola copia, nonostante le tecniche da lui utilizzate consentano più passaggi. Si tratta, perciò, di opere uniche sulle quali, in alcuni casi, vengono operati inserti di materiale diverso. Una cronaca del movimento del tempo così Damask definisce la sua ricerca artistica focalizzata sui colori, sulle superfici che col passare delle stagioni acquistano ombre e ruvidità diverse, in un alternarsi in cui è la materia stessa, nella propria organicità, a cambiare sostanza e aspetto, a dare conto appunto della cronologia.
Manuel Ortega, che gli è stato vicino negli anni più recenti del suo divenire artistico in Italia, accosta la tradizione informale americana che è uno degli elementi base dell'arte di Donald Damask - alla gestualità espressionista che tende a dare particolare valore al segno deciso e tagliente nel tentativo di ricomporre la forma del soggetto in uno spazio predeterminato, quasi a voler ricordare la transitorietà umana.
L'approdo al Bisonte che Damask conosceva già nei suoi anni americani, non è casuale. Dopo quattro anni di lavoro a Firenze, presso lo studio Urraca e l'incontro con Maria Luigia Guaita e Rodolfo Ceccotti, che del Bisonte sono rispettivamente fondatrice e direttore, la mostra personale presso la galleria di Via San Niccolò rappresenta la realizzazione del sogno che ogni incisore coltiva. Per il Bisonte è un' altra tappa nel cammino della conoscenza e della presentazione al pubblico delle nuove forme e tecniche dell'arte calcografica, delle quali Donald Damask è indubbiamente un esponente significativo.
Manuel Ortega, che gli è stato vicino negli anni più recenti del suo divenire artistico in Italia, accosta la tradizione informale americana che è uno degli elementi base dell'arte di Donald Damask - alla gestualità espressionista che tende a dare particolare valore al segno deciso e tagliente nel tentativo di ricomporre la forma del soggetto in uno spazio predeterminato, quasi a voler ricordare la transitorietà umana.
L'approdo al Bisonte che Damask conosceva già nei suoi anni americani, non è casuale. Dopo quattro anni di lavoro a Firenze, presso lo studio Urraca e l'incontro con Maria Luigia Guaita e Rodolfo Ceccotti, che del Bisonte sono rispettivamente fondatrice e direttore, la mostra personale presso la galleria di Via San Niccolò rappresenta la realizzazione del sogno che ogni incisore coltiva. Per il Bisonte è un' altra tappa nel cammino della conoscenza e della presentazione al pubblico delle nuove forme e tecniche dell'arte calcografica, delle quali Donald Damask è indubbiamente un esponente significativo.
06
luglio 2004
Donald Damask
Dal 06 al 30 luglio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL BISONTE – VIA DI SAN NICCOLO’
Firenze, Via Di San Niccolò, 24R, (Firenze)
Firenze, Via Di San Niccolò, 24R, (Firenze)
Orario di apertura
9:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00. ch. sab e dom
Vernissage
6 Luglio 2004, ore 18.30
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