Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Francesco Cremoni – Nell’aria e nella luce
Francesco Cremoni nato nel 1958 a Carrara è cresciuto osservando le opere d’arte che prendevano forma in quegli anni negli studi Nicoli e Beretta di Carrara.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'Assessore alla Cultura, Massimiliano Simoni, e il Comune di Pietrasanta
sono lieti di presentare Nell'aria e nella luce, mostra personale di forme
e immagini nella scultura di Francesco Cremoni. L'esposizione si terr�
nella Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di
Pietrasanta dal 19 giugno al 4 luglio 2004 e s'inaugurer� con la
partecipazione dell'artista, sabato, 19 giugno 2004 alle ore 18:00. La
mostra è corredata da elegante catalogo.
Francesco Cremoni nato nel 1958 a Carrara è cresciuto osservando le opere
d'arte che prendevano forma in quegli anni negli studi Nicoli e Beretta
di Carrara. Dopo il conseguimento del diploma presso l'Istituto
Professionale del marmo "Pietro Tacca" di Carrara nel 1977 si
trasferisce a Berna e lavora presso la bottega di Hans Zutter. L'anno
successivo prosegue gli studi presso l'Accademia di Belle Arti a Carrara
dove consegue il diploma nel 1982. In questi anni fa esperienza nel
laboratorio "Bottega Versiliese" e nel 1980 riceve il suo primo
riconoscimento in occasione del 2° Simposio di Scultura all'Aperto dove
vince il "Premio Acquisto" da parte del Comune di Carrara. Nel 1984 apre
il suo studio a Carrara e inizia a collaborare con architetti ed artisti per
la realizzazione di opere in marmo. Da questo momento Cremoni riceve
importanti commissioni per opere pubbliche destinate a spazi pubblici di
particolare rilievo. Nel 1988 realizza su richiesta del C.O.N.I. una
scultura in marmo per il C.I.O. (Centro Internazionale Olimpico) di Losanna.
Nel 1990 realizza un monumento per la Resistenza per il Parco di S. Giulia
negli Appennini modenesi. In occasione del 50° Anniversario della
Liberazione esegue nel 1995 per la Citt� di Modena una scultura oggi
collocata nel Quartiere Terranova. Dal 1990 insegna presso le Accademie di
Belle Arti di Bologna, Carrara e Brera a Milano. Le sue opere sono state
protagoniste in numerose mostre in Italia e all'estero tra cui ricordiamo
le esposizioni personali a Homburg e Heidenheim e Saar in Germania. Presenta
inoltre due mostre personali presso l'Atelier Ripamonti a Parigi negli
anni Novanta e a Neuch� tel in Svizzera nel 1999.
pagina 1 di 2
Così ne parla l'Assessore Massimiliano Simoni: "Come una goccia
d'acqua, puntuale, con ritmicit� e costanza, riesce a scavare il duro
calcare, così Francesco Cremoni, con grande abilit�
tecnica e singolare genio creativo è in grado di creare delle sculture che
a primo acchito sembrano estremamente naturali, ossia corrose dall'acqua e
dal vento. Sono opere in marmo dalle singolari venature, originali
'esplosioni' di materia contrapposte a superfici perfettamente finite e
polite. È come se il marmo stesso lavorasse con l'artista nel porre una
peculiare naturalit� di espressione delle forme in mezzo ad una statuaria
di stampo prettamente classico o essenzialmente astratto: quasi una
straordinaria collaborazione tra materia e arte, in cui il marmo riuscisse
di per sé ad esprimere la propria esuberante energia interiore. Non solo
quindi aria e luce, levit� e contemporaneamente corposit� delle ombre, ma
anche acqua e vento si insinuano nell'opera di Francesco Cremoni, che
così presenta nella Sala delle Grasce di Pietrasanta un meraviglioso e
poliedrico gioco tra arte e natura."
La ricerca artistica di Francesco Cremoni prende il via all'ombra dei
laboratori di marmo carrarini che, all'inizio degli anni Settanta, lo
educano a forme estremamente astratte ma il giovane scultore "innamorato
delle viscere della materia apuana prediletta, avvezzo a misurarsi sin da
ragazzo con tutti i segreti del marmo e a sentire ogni conformazione
morfologica come il presupposto carnale d'ogni forma pensata, con un lungo
e paziente tirocinio aveva appreso veramente a piegare l'inerzia della
pietra al filtro delle proprie emozioni", sottolinea il critico Giuseppe
Cordoni.
Il sottile equilibrio che si crea nelle opere dei primi anni tra forme
ancora fortemente geometriche e l'emergere progressivo e dirompente di
forme organiche e vibranti, scandisce la produzione degli anni ottanta ed è
stata definita da Enrico Crispolti in questo modo: "lavora su una
bipolarit� tematica, fra purezza strutturale quasi sterometrica primaria
(dalla piramide, cilindro, parallelepipedo fino alla stele) e germinazione
organica che tale astratta purezza plastica trasgredisce e infrange. E tale
crescita di una liberazione d'energia germinativa organica è il senso,
più intimo mi sembra, dell'immaginario di Cremoni, del suo pensare
sculture".
La materia torna progressivamente ad essere rivestita "dei veli d'una
memoria classica ritrovata, recupera a poco a poco e quasi
inconsapevolmente, l'eco d'una forma che vive come riflessa nella
lontananza. Ma che infine riemerge nel profilo muliebre e misterioso di
un'eterna Afrodite immaginata" dice Giuseppe Cordoni. Il critico Mario
De Micheli sottolinea invece l'essenziale centralit� della materia
nell'opera dello scultore: "i suoi marmi misurano il tempo senza mai
rifiutare l'energia della materia e tuttavia inventandola con tenera
sicurezza".
"Nelle esili stele innalzate a celebrazione del principio generativo,
Cremoni rivela un senso sommesso di sacralit� . Essa è data gi� nel
rituale arcaico della pietra confitta, quasi concrezione di un raggio
solare, vettore d'energia o magnete polarizzante le entit� vitali
disperse nel cosmo" conclude Nicola Micieli.
sono lieti di presentare Nell'aria e nella luce, mostra personale di forme
e immagini nella scultura di Francesco Cremoni. L'esposizione si terr�
nella Sala delle Grasce del Centro Culturale "Luigi Russo" di
Pietrasanta dal 19 giugno al 4 luglio 2004 e s'inaugurer� con la
partecipazione dell'artista, sabato, 19 giugno 2004 alle ore 18:00. La
mostra è corredata da elegante catalogo.
Francesco Cremoni nato nel 1958 a Carrara è cresciuto osservando le opere
d'arte che prendevano forma in quegli anni negli studi Nicoli e Beretta
di Carrara. Dopo il conseguimento del diploma presso l'Istituto
Professionale del marmo "Pietro Tacca" di Carrara nel 1977 si
trasferisce a Berna e lavora presso la bottega di Hans Zutter. L'anno
successivo prosegue gli studi presso l'Accademia di Belle Arti a Carrara
dove consegue il diploma nel 1982. In questi anni fa esperienza nel
laboratorio "Bottega Versiliese" e nel 1980 riceve il suo primo
riconoscimento in occasione del 2° Simposio di Scultura all'Aperto dove
vince il "Premio Acquisto" da parte del Comune di Carrara. Nel 1984 apre
il suo studio a Carrara e inizia a collaborare con architetti ed artisti per
la realizzazione di opere in marmo. Da questo momento Cremoni riceve
importanti commissioni per opere pubbliche destinate a spazi pubblici di
particolare rilievo. Nel 1988 realizza su richiesta del C.O.N.I. una
scultura in marmo per il C.I.O. (Centro Internazionale Olimpico) di Losanna.
Nel 1990 realizza un monumento per la Resistenza per il Parco di S. Giulia
negli Appennini modenesi. In occasione del 50° Anniversario della
Liberazione esegue nel 1995 per la Citt� di Modena una scultura oggi
collocata nel Quartiere Terranova. Dal 1990 insegna presso le Accademie di
Belle Arti di Bologna, Carrara e Brera a Milano. Le sue opere sono state
protagoniste in numerose mostre in Italia e all'estero tra cui ricordiamo
le esposizioni personali a Homburg e Heidenheim e Saar in Germania. Presenta
inoltre due mostre personali presso l'Atelier Ripamonti a Parigi negli
anni Novanta e a Neuch� tel in Svizzera nel 1999.
pagina 1 di 2
Così ne parla l'Assessore Massimiliano Simoni: "Come una goccia
d'acqua, puntuale, con ritmicit� e costanza, riesce a scavare il duro
calcare, così Francesco Cremoni, con grande abilit�
tecnica e singolare genio creativo è in grado di creare delle sculture che
a primo acchito sembrano estremamente naturali, ossia corrose dall'acqua e
dal vento. Sono opere in marmo dalle singolari venature, originali
'esplosioni' di materia contrapposte a superfici perfettamente finite e
polite. È come se il marmo stesso lavorasse con l'artista nel porre una
peculiare naturalit� di espressione delle forme in mezzo ad una statuaria
di stampo prettamente classico o essenzialmente astratto: quasi una
straordinaria collaborazione tra materia e arte, in cui il marmo riuscisse
di per sé ad esprimere la propria esuberante energia interiore. Non solo
quindi aria e luce, levit� e contemporaneamente corposit� delle ombre, ma
anche acqua e vento si insinuano nell'opera di Francesco Cremoni, che
così presenta nella Sala delle Grasce di Pietrasanta un meraviglioso e
poliedrico gioco tra arte e natura."
La ricerca artistica di Francesco Cremoni prende il via all'ombra dei
laboratori di marmo carrarini che, all'inizio degli anni Settanta, lo
educano a forme estremamente astratte ma il giovane scultore "innamorato
delle viscere della materia apuana prediletta, avvezzo a misurarsi sin da
ragazzo con tutti i segreti del marmo e a sentire ogni conformazione
morfologica come il presupposto carnale d'ogni forma pensata, con un lungo
e paziente tirocinio aveva appreso veramente a piegare l'inerzia della
pietra al filtro delle proprie emozioni", sottolinea il critico Giuseppe
Cordoni.
Il sottile equilibrio che si crea nelle opere dei primi anni tra forme
ancora fortemente geometriche e l'emergere progressivo e dirompente di
forme organiche e vibranti, scandisce la produzione degli anni ottanta ed è
stata definita da Enrico Crispolti in questo modo: "lavora su una
bipolarit� tematica, fra purezza strutturale quasi sterometrica primaria
(dalla piramide, cilindro, parallelepipedo fino alla stele) e germinazione
organica che tale astratta purezza plastica trasgredisce e infrange. E tale
crescita di una liberazione d'energia germinativa organica è il senso,
più intimo mi sembra, dell'immaginario di Cremoni, del suo pensare
sculture".
La materia torna progressivamente ad essere rivestita "dei veli d'una
memoria classica ritrovata, recupera a poco a poco e quasi
inconsapevolmente, l'eco d'una forma che vive come riflessa nella
lontananza. Ma che infine riemerge nel profilo muliebre e misterioso di
un'eterna Afrodite immaginata" dice Giuseppe Cordoni. Il critico Mario
De Micheli sottolinea invece l'essenziale centralit� della materia
nell'opera dello scultore: "i suoi marmi misurano il tempo senza mai
rifiutare l'energia della materia e tuttavia inventandola con tenera
sicurezza".
"Nelle esili stele innalzate a celebrazione del principio generativo,
Cremoni rivela un senso sommesso di sacralit� . Essa è data gi� nel
rituale arcaico della pietra confitta, quasi concrezione di un raggio
solare, vettore d'energia o magnete polarizzante le entit� vitali
disperse nel cosmo" conclude Nicola Micieli.
19
giugno 2004
Francesco Cremoni – Nell’aria e nella luce
Dal 19 giugno al 04 luglio 2004
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE LUIGI RUSSO
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Orario di apertura
17:00 – 20:00 / lunedì chiuso
Vernissage
19 Giugno 2004, ore 18,00