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D’aucunes (histoires) – una proposta di Purple Institute
Le fotografie di Laetitia Benat, Elein Fleiss e Camille Vivier, una colonna sonora, un’installazione di oggetti di Marina Faust (le grappoli di lana), due vestiti (Cosmic Wonder), una rassegna di film.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
martedì 28 settembre
ore 18.00 : inaugurazione
le centre culturel français de Milan, la galerie e la biblioteca
curatore : Claire Burrus
le fotografie di Laetitia Benat, Elein Fleiss e Camille Vivier, una colonna sonora, un’installazione di oggetti di Marina Faust (le grappoli di lana), due vestiti (Cosmic Wonder), una rassegna di film.
mercoledì 29 settembre
allo Spazio Lima di via Masera
curatore : Andrea Lissoni
performance di Julie Falgues su una coreografia di Laetitia Benat concerto a cura di Gel
giovedì 30 settembre
allo Spazio Lima
Proiezioni video
venerdì 1, sabato 2, giovedì 7 ottobre
le centre culturel français de Milan, l’espace de projection
Proiezioni dei film : “La Salamandre” di Alain Tanner, “Détruire,
dit-elle” di Marguerite Duras, “Sylvie Kristel Paris” di Manon de Bore, “Duelle” di Alain Rivette
Prima di diventare il marchio di produzione indipendente Purple, che mescola vari campi della creazione : moda, arte, edizione…, “lo spirito Purple” nasce nel 1992 in una rivista confidenziale in bianco e nero fondata da due critici d’arte parigini, Elein Fleiss e Olivier Zahm. Declinato in Purple Fashion, Purple Fiction, Purple Sex, Purple Interior… oggi esiste in Purple Fashion (diretta da Olivier Zahm) e Purple Journal (diretto da Elein Fleiss). Ma Purple rappresenta soprattutto la straordinaria capacità di una rivista ad aprire il proprio contenuto e a modificare il proprio formato. Purple ha infatti trovato la sua identità nella sua fedeltà ad alcuni fotografi, artisti, creatori che entrano a far parte della redazione. Dall’esperienza della rivista nasce poi Purple Institute, che si dedica all’organizzazione di eventi e di mostre: “Purple non è né uno studio di tendenze, né un’agenzia di pubblicità, né una casa di produzione o d’edizione. Non è neanche una semplice rivista o un’agenzia di consulting culturale. E’ tutto questo insieme … Purple è una struttura che funziona come un laboratorio in continuo divenire…. È anche la produzione d’immagini e di mostre” (Olivier Zahm).
Invitato a Milano dal Centre culturel français de Milan e da Claire Burrus, responsabile per l’arte contemporanea, Purple propone un progetto che si snoda in progetti diversi, in due luoghi (il Centre culturel français de Milan e lo Spazio Lima) idealmente connessi fra di loro, l’uno espositivo, l’altro sotto forma di performance musicale, di danza e di video.
La mostra al Centre culturel français de Milan
Laetitia Benat, Elein Fleiss, Camille Vivier
Fotografie
Un racconto che si snoda a partire da ciò che potrebbe essere degli indizi, delle tracce; tre donne diverse tra di loro ma con legami di appartenenza e somiglianze. Dei luoghi possibili dove hanno soggiornato, dove si alternano l’interno e l’esterno. Dei luoghi vuoti come se fossero popolati mentalmente dall’immagine che abbiamo di loro.
L’installazione crea in modo non dimostrativo ma pregnante una contrazione presente/passato. Ed è da questa contrazione che può crearsi questa storia d finzione per ciascun spettatore.
Marina Faust : Grappoli
“Disegno con fili di lana al posto della matita. La lana con la quale scrivo o che viene utilizzata per creare oggetti non è lavorata a maglia, non è tessuta ma viene manipolata come un tratto. Nascono così degli oggetti che sono come dei disegni in tre dimensione, grappoli formati da sfere in lana mohair che assomigliano ai gomitoli di varie dimensioni.
Questi grappoli ingombrano gli oggetti che ci circondano. Sono sui divani, fra i libri, appesi ad un attaccapanni, ad una sedia, ad un muro. La loro forma si adatta secondo la loro posizione.
Le installazioni esistono in quanto tale e anche in quanto lavoro fotografico.”
(Marina Faust)
La mostra sarà anche l’occasione per il pubblico milanese di scoprire tutte le pubblicazioni sin qui realizzate da Purple, presentate nella biblioteca del Palazzo delle Stelline.
ore 18.00 : inaugurazione
le centre culturel français de Milan, la galerie e la biblioteca
curatore : Claire Burrus
le fotografie di Laetitia Benat, Elein Fleiss e Camille Vivier, una colonna sonora, un’installazione di oggetti di Marina Faust (le grappoli di lana), due vestiti (Cosmic Wonder), una rassegna di film.
mercoledì 29 settembre
allo Spazio Lima di via Masera
curatore : Andrea Lissoni
performance di Julie Falgues su una coreografia di Laetitia Benat concerto a cura di Gel
giovedì 30 settembre
allo Spazio Lima
Proiezioni video
venerdì 1, sabato 2, giovedì 7 ottobre
le centre culturel français de Milan, l’espace de projection
Proiezioni dei film : “La Salamandre” di Alain Tanner, “Détruire,
dit-elle” di Marguerite Duras, “Sylvie Kristel Paris” di Manon de Bore, “Duelle” di Alain Rivette
Prima di diventare il marchio di produzione indipendente Purple, che mescola vari campi della creazione : moda, arte, edizione…, “lo spirito Purple” nasce nel 1992 in una rivista confidenziale in bianco e nero fondata da due critici d’arte parigini, Elein Fleiss e Olivier Zahm. Declinato in Purple Fashion, Purple Fiction, Purple Sex, Purple Interior… oggi esiste in Purple Fashion (diretta da Olivier Zahm) e Purple Journal (diretto da Elein Fleiss). Ma Purple rappresenta soprattutto la straordinaria capacità di una rivista ad aprire il proprio contenuto e a modificare il proprio formato. Purple ha infatti trovato la sua identità nella sua fedeltà ad alcuni fotografi, artisti, creatori che entrano a far parte della redazione. Dall’esperienza della rivista nasce poi Purple Institute, che si dedica all’organizzazione di eventi e di mostre: “Purple non è né uno studio di tendenze, né un’agenzia di pubblicità, né una casa di produzione o d’edizione. Non è neanche una semplice rivista o un’agenzia di consulting culturale. E’ tutto questo insieme … Purple è una struttura che funziona come un laboratorio in continuo divenire…. È anche la produzione d’immagini e di mostre” (Olivier Zahm).
Invitato a Milano dal Centre culturel français de Milan e da Claire Burrus, responsabile per l’arte contemporanea, Purple propone un progetto che si snoda in progetti diversi, in due luoghi (il Centre culturel français de Milan e lo Spazio Lima) idealmente connessi fra di loro, l’uno espositivo, l’altro sotto forma di performance musicale, di danza e di video.
La mostra al Centre culturel français de Milan
Laetitia Benat, Elein Fleiss, Camille Vivier
Fotografie
Un racconto che si snoda a partire da ciò che potrebbe essere degli indizi, delle tracce; tre donne diverse tra di loro ma con legami di appartenenza e somiglianze. Dei luoghi possibili dove hanno soggiornato, dove si alternano l’interno e l’esterno. Dei luoghi vuoti come se fossero popolati mentalmente dall’immagine che abbiamo di loro.
L’installazione crea in modo non dimostrativo ma pregnante una contrazione presente/passato. Ed è da questa contrazione che può crearsi questa storia d finzione per ciascun spettatore.
Marina Faust : Grappoli
“Disegno con fili di lana al posto della matita. La lana con la quale scrivo o che viene utilizzata per creare oggetti non è lavorata a maglia, non è tessuta ma viene manipolata come un tratto. Nascono così degli oggetti che sono come dei disegni in tre dimensione, grappoli formati da sfere in lana mohair che assomigliano ai gomitoli di varie dimensioni.
Questi grappoli ingombrano gli oggetti che ci circondano. Sono sui divani, fra i libri, appesi ad un attaccapanni, ad una sedia, ad un muro. La loro forma si adatta secondo la loro posizione.
Le installazioni esistono in quanto tale e anche in quanto lavoro fotografico.”
(Marina Faust)
La mostra sarà anche l’occasione per il pubblico milanese di scoprire tutte le pubblicazioni sin qui realizzate da Purple, presentate nella biblioteca del Palazzo delle Stelline.
28
settembre 2004
D’aucunes (histoires) – una proposta di Purple Institute
Dal 28 settembre al 18 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
CENTRE CULTUREL FRANÇAIS
Milano, Corso Magenta, 63, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 63, (Milano)
Vernissage
28 Settembre 2004, ore 18.00
Curatore