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Double Jeux – Mostra scambio Genova -Lille
Nello spazio e nell’atmosfera della città, sulle problematiche del fare artistico, si intrecciano i diversi percorsi dei sei artisti che espongono le loro opere fra Genova e Lille.
Comunicato stampa
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La mostra nasce dalla sinergia e grazie alla collaborazione del Settore Musei del Comune di Genova e del Centre Culturel Français di Genova con l’artista Riccardo Laggetta e l’Atelier di incisioni che, diretto da Danièle Noël, da alcuni anni promuove incontri internazionali tra artisti.
E’ particolarmente importante realizzare nel 2004, anno in cui Genova e Lille sono capitali europee della cultura, uno scambio tra artisti che possano rappresentare nel loro percorso di ricerca “…la trasformazione delle forme e degli spazi quale metafora di una condizione dell’uomo contemporaneo che vive di giorno in giorno i mutamenti dello spazio fisico, la metamorfosi della natura, la dimensione della città, e sviluppa una consapevolezza sempre maggiore delle potenzialità di trasformazione attraverso la consuetudine con lo spazio virtuale…”.
Nello spazio e nell’atmosfera della città, sulle problematiche del fare artistico, si intrecciano i diversi percorsi dei sei artisti che espongono le loro opere fra Genova e Lille .
Catherine Jansens e Marc Crépy sono rispettivamente pittore e scultore : vivono e lavorano in un loft del quartiere d’Esquermes a Lille, una vecchia fabbrica di statue religiose, la fabbrica Carton e condividono anche gli spazi della loro creatività in un personale ed intenso sforzo nel rintracciare le radici comuni di una città, Lille, ora centro preminentemente universitario e culturale che nei decenni passati ha affrontato una pesante e problematica riconversione industriale. Riaffiora nel loro lavoro una forte ed inalienabile impronta fiamminga radicata in quellla infaticabile ricerca di una forma plausibile della realtà. Gli acquerelli della Jansens accarezzano la visione rivelando forme , in particolare libri, che possano fissarsi nella percezione. In un fragile equilibrio tra memoria ed esperienza, gli stessi libri si concretizzano grevi nelle sculture di Crèpy, simulacri pietrificati di una memoria insidiata dalle tecnologie, ma anche trompe d’oeil della materia stessa in uno sforzo il cui ascendente è intimamente barocco.
Cédric Carré vive e lavora attualmente a Mouveaux. Utilizzando il linguaggio pittorico agisce sullo spazio e dentro ad esso realizza opere di grandi dimensioni ed, in alcune occasioni, vere e proprie scenografie come “La grande imprécation devant les murs de la ville” di Tankered Dorst – Roubaix 1998, “Les oiseaux, fragments retrouvés” di Daniel Fatous – 1999 ed “Electre, fragments retrouvés” di Daniel Fatous – 2000.
I tre artisti genovesi Riccardo Laggetta, Roberto Merani e Stefano Grattarola presentati da Emilia Marasco esporranno i loro lavori a Comines (Lille), nell’altra sede della mostra che si presenta con il titolo “MATERIALE RESISTENTE” e che si terrà dal 3 al 29 ottobre 2004.
I loro percorsi giovanili hanno diversamente aspirato ad una essenzialità emblematica.
La forma primigenia per Stefano Grattarola, lo spazio informale per Riccardo Laggetta, la figura deformata e ridotta al suo simulacro per Roberto Merani: oggi procedono “ponendo” segni, materia, colore, utilizzano tracce, grafie, contaminazioni di tecniche con materiali diversi: il silicone sulla pietra per Grattarola, il cartone, il colore, la scrittura per Laggetta, la fotografia, la sintesi digitale dell’immagine, il colore, la parola, la luce artificiale per Merani.
E’ particolarmente importante realizzare nel 2004, anno in cui Genova e Lille sono capitali europee della cultura, uno scambio tra artisti che possano rappresentare nel loro percorso di ricerca “…la trasformazione delle forme e degli spazi quale metafora di una condizione dell’uomo contemporaneo che vive di giorno in giorno i mutamenti dello spazio fisico, la metamorfosi della natura, la dimensione della città, e sviluppa una consapevolezza sempre maggiore delle potenzialità di trasformazione attraverso la consuetudine con lo spazio virtuale…”.
Nello spazio e nell’atmosfera della città, sulle problematiche del fare artistico, si intrecciano i diversi percorsi dei sei artisti che espongono le loro opere fra Genova e Lille .
Catherine Jansens e Marc Crépy sono rispettivamente pittore e scultore : vivono e lavorano in un loft del quartiere d’Esquermes a Lille, una vecchia fabbrica di statue religiose, la fabbrica Carton e condividono anche gli spazi della loro creatività in un personale ed intenso sforzo nel rintracciare le radici comuni di una città, Lille, ora centro preminentemente universitario e culturale che nei decenni passati ha affrontato una pesante e problematica riconversione industriale. Riaffiora nel loro lavoro una forte ed inalienabile impronta fiamminga radicata in quellla infaticabile ricerca di una forma plausibile della realtà. Gli acquerelli della Jansens accarezzano la visione rivelando forme , in particolare libri, che possano fissarsi nella percezione. In un fragile equilibrio tra memoria ed esperienza, gli stessi libri si concretizzano grevi nelle sculture di Crèpy, simulacri pietrificati di una memoria insidiata dalle tecnologie, ma anche trompe d’oeil della materia stessa in uno sforzo il cui ascendente è intimamente barocco.
Cédric Carré vive e lavora attualmente a Mouveaux. Utilizzando il linguaggio pittorico agisce sullo spazio e dentro ad esso realizza opere di grandi dimensioni ed, in alcune occasioni, vere e proprie scenografie come “La grande imprécation devant les murs de la ville” di Tankered Dorst – Roubaix 1998, “Les oiseaux, fragments retrouvés” di Daniel Fatous – 1999 ed “Electre, fragments retrouvés” di Daniel Fatous – 2000.
I tre artisti genovesi Riccardo Laggetta, Roberto Merani e Stefano Grattarola presentati da Emilia Marasco esporranno i loro lavori a Comines (Lille), nell’altra sede della mostra che si presenta con il titolo “MATERIALE RESISTENTE” e che si terrà dal 3 al 29 ottobre 2004.
I loro percorsi giovanili hanno diversamente aspirato ad una essenzialità emblematica.
La forma primigenia per Stefano Grattarola, lo spazio informale per Riccardo Laggetta, la figura deformata e ridotta al suo simulacro per Roberto Merani: oggi procedono “ponendo” segni, materia, colore, utilizzano tracce, grafie, contaminazioni di tecniche con materiali diversi: il silicone sulla pietra per Grattarola, il cartone, il colore, la scrittura per Laggetta, la fotografia, la sintesi digitale dell’immagine, il colore, la parola, la luce artificiale per Merani.
17
giugno 2004
Double Jeux – Mostra scambio Genova -Lille
Dal 17 giugno all'undici luglio 2004
arte contemporanea
Location
MUSEO DI SANT’AGOSTINO
Genova, Piazza Di Sarzano, 21, (Genova)
Genova, Piazza Di Sarzano, 21, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19; lunedì chiuso
Vernissage
17 Giugno 2004, ore 16