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Roberto Capucci: arte e creatività oltre i confini della moda
Per inaugurare degnamente la sua nuova storia di città senza frontiere Gorizia ha scelto di mettere in mostra gli abiti-scultura di Roberto Capucci. Si tratta di opere straordinarie, architetture complesse che suscitano meraviglia per l’esuberanza formale e cromatica.
Comunicato stampa
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A partire dal 2 luglio 2004 gli abiti-scultura di Capucci saranno ospitati per tre mesi negli splendidi spazi di Palazzo Attems-Petzenstein e di Borgo Castello, le due sedi dei Musei Provinciali di Gorizia. La Provincia di Gorizia intende così valorizzare il proprio patrimonio architettonico sette e cinquecentesco, e fare al contempo conoscere un significativo archivio storico tessile e della moda. Questa prima occasione rappresenta infatti l’avvio di una serie di appuntamenti annuali per promuovere il Museo della Moda e delle Arti Applicate, sezione dei Musei Provinciali di Gorizia.
La Sovrintendente ai Musei Raffaella Sgubin ha studiato con Roberto Capucci ed Enrico Minio – curatore dell’Archivio Storico di Capucci – il percorso della mostra che ha la finalità di rappresentare l’arte come filo universale di collegamento oltre ogni frontiera e confine.
Saranno esposti 110 abiti-scultura realizzati da Roberto Capucci, distribuiti in tre sezioni: la sezione retrospettiva degli anni dal ’50 al ’70, la sezione di elaborazione verso l’arte degli anni ’80 e ’90 e la sezione solo arte dove saranno presentate l’opera realizzata nel 2001 celebrativa di Cinquant’anni di Moda italiana, le 12 opere realizzate per il centenario della Biennale di Venezia nel 1995 e l’Oceano realizzato nel 1999 per l’Expo di Lisbona, l’ultima del XX secolo. Nella sede di Borgo Castello sarà ospitata la sezione dedicata ai disegni autografi, composta da 50 illustrazioni e 10 blocchi di schizzi.
Il Museo della Moda e delle Arti Applicate raccoglie una collezione tessile di particolare rilevanza dedicata alla tradizione locale della gelsibachicoltura e questo sancisce il legame con l’artista Capucci che ha con la seta uno stretto rapporto nato sin dall’inizio della sua carriera nel 1951. Infatti tutte le sue creazioni sono in seta anche all’interno e sono realizzate con tutti i tipi di tessuti, dal mikado alla gazaar, dal reps al taffetas, dall’ottoman alla sauvage, in un costante percorso di ricerca e di innovazione.
«Sono rimasto sorpreso dalla grandiosità di questo Museo» afferma Capucci «e so che lo diventerà ancor più una volta completati i restauri. È affascinante poter allestire qui una grande mostra in un momento così importante per la città». «Sento di fare parte di un passaggio simbolico» aggiunge il Maestro «e sono grato al Presidente della Provincia Giorgio Brandolin e all’Assessore alla Cultura Roberta Demartin per avermi invitato offrendomi l’opportunità di visitare una città per me sconosciuta che mi ha accolto con la sua tradizione di civiltà, educazione e rispetto».
La mostra, che rimarrà aperta al pubblico sino al 2 ottobre 2004, è corredata da un ampio catalogo edito dai Musei Provinciali di Gorizia.
La Sovrintendente ai Musei Raffaella Sgubin ha studiato con Roberto Capucci ed Enrico Minio – curatore dell’Archivio Storico di Capucci – il percorso della mostra che ha la finalità di rappresentare l’arte come filo universale di collegamento oltre ogni frontiera e confine.
Saranno esposti 110 abiti-scultura realizzati da Roberto Capucci, distribuiti in tre sezioni: la sezione retrospettiva degli anni dal ’50 al ’70, la sezione di elaborazione verso l’arte degli anni ’80 e ’90 e la sezione solo arte dove saranno presentate l’opera realizzata nel 2001 celebrativa di Cinquant’anni di Moda italiana, le 12 opere realizzate per il centenario della Biennale di Venezia nel 1995 e l’Oceano realizzato nel 1999 per l’Expo di Lisbona, l’ultima del XX secolo. Nella sede di Borgo Castello sarà ospitata la sezione dedicata ai disegni autografi, composta da 50 illustrazioni e 10 blocchi di schizzi.
Il Museo della Moda e delle Arti Applicate raccoglie una collezione tessile di particolare rilevanza dedicata alla tradizione locale della gelsibachicoltura e questo sancisce il legame con l’artista Capucci che ha con la seta uno stretto rapporto nato sin dall’inizio della sua carriera nel 1951. Infatti tutte le sue creazioni sono in seta anche all’interno e sono realizzate con tutti i tipi di tessuti, dal mikado alla gazaar, dal reps al taffetas, dall’ottoman alla sauvage, in un costante percorso di ricerca e di innovazione.
«Sono rimasto sorpreso dalla grandiosità di questo Museo» afferma Capucci «e so che lo diventerà ancor più una volta completati i restauri. È affascinante poter allestire qui una grande mostra in un momento così importante per la città». «Sento di fare parte di un passaggio simbolico» aggiunge il Maestro «e sono grato al Presidente della Provincia Giorgio Brandolin e all’Assessore alla Cultura Roberta Demartin per avermi invitato offrendomi l’opportunità di visitare una città per me sconosciuta che mi ha accolto con la sua tradizione di civiltà, educazione e rispetto».
La mostra, che rimarrà aperta al pubblico sino al 2 ottobre 2004, è corredata da un ampio catalogo edito dai Musei Provinciali di Gorizia.
02
luglio 2004
Roberto Capucci: arte e creatività oltre i confini della moda
Dal 02 luglio al 31 ottobre 2004
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO ATTEMS-PETZENSTEIN
Gorizia, Piazza Edmondo De Amicis, 2, (Gorizia)
Gorizia, Piazza Edmondo De Amicis, 2, (Gorizia)
Biglietti
6 EURO INTERO, 4 EURO RIDOTTO
Orario di apertura
9-19, CHIUSO IL LUNEDI'
Sito web
www.provincia.gorizia.it
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