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Pignon / Damiano / Bellini / Filippini – 4 artisti espressionisti
La galleria michelangelo riunisce in quest’occasione quattro pittori la cui personale visione delle cose è accomunata da una stessa tendenza artistica che ha le basi nell’esperienza espressionista. Artisti che amano “lavorare” la materia più che stenderla tradizionalmente sulla tela, le loro opere evocano emozioni profonde sin dal primo sguardo.
Comunicato stampa
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Edouard Pignon (Bully, Francia, 1905- Parigi, 1993). Uno dei grandi artisti dell’Ecole de Paris, a soli 29 anni lavora già con Fernand Léger, Maria Elena Vieira da Silva, André Lhote e altri artisti nell’Associazione degli Scrittori ed Artisti Rivoluzionari. Amico di Picasso, si impegna politicamente tanto da partecipare alla Resistenza nel 1944. Pignon ha un rapporto “passionale” con la pittura. Le tele in mostra, di forte impatto cromatico, esprimono perfettamente questo rapporto.
Bernard Damiano (Saretto, Cuneo, 1926 - Nizza, 2000) Dopo aver frequentato l’Accademia Albertina di Torino, si trasferisce nel “Midi”, a Nizza e poi a Parigi dove lavora a fianco del gruppo artistico “Cobra”, con il quale poi romperà a causa di profonde divergenze. “Le Monde” e “Le F**aro” scrivono di lui, ma il successo di critica lo aspetta a Milano nel 1989 dove è notato da Giovanni Testori. Il grande critico e storico d’arte si occupa di lui nelle pagine culturali del “Corriere della Sera” e gli dedica un’importante monografia.
Vittorio Bellini (Vertova, Bergamo, 1936) Pittore tra “sacro e profano” anche Bellini è notato da Giovanni Testori. Si conoscono verso la metà degli anni Ottanta, ma è nell’88 che il critico, affascinato e ormai totalmente conquistato dai lavori dell’artista bergamasco, lo presenta al pubblico della Biennale d’Arte Sacra di Siena e l’anno seguente ne propone la grandiosa Via Crucis di Vertova al Meeting di Rimini. In mostra sono esposte alcune recenti opere ispirate dalla prorompente forza della natura che si esprime meravigliosamente nelle schiume dai mille colori, nelle increspature, nelle alte onde dei mari in tempesta.
Felice Filippini (Arbedo, Bellinzona, Svizzera, 1917 - Muzzano di Arbedo, 1988) uno tra gli artisti svizzeri più premiati nelle varie manifestazioni nazionali e internazionali. Studi intensi e liberi lo portano ad affrontare diversi tipi di linguaggio e tecnica: dalla scultura all’arazzo, dall’affresco all’incisione, dai graffiti al mosaico, con una predilezione per l’utilizzo del bianco e nero (“c’est un dessinateur” ha detto di lui a Parigi il grande Foujita), ma è nella pittura che la sua personalità appare più completa e arriva ad anticipare la “nouvelle figuration”.
Bernard Damiano (Saretto, Cuneo, 1926 - Nizza, 2000) Dopo aver frequentato l’Accademia Albertina di Torino, si trasferisce nel “Midi”, a Nizza e poi a Parigi dove lavora a fianco del gruppo artistico “Cobra”, con il quale poi romperà a causa di profonde divergenze. “Le Monde” e “Le F**aro” scrivono di lui, ma il successo di critica lo aspetta a Milano nel 1989 dove è notato da Giovanni Testori. Il grande critico e storico d’arte si occupa di lui nelle pagine culturali del “Corriere della Sera” e gli dedica un’importante monografia.
Vittorio Bellini (Vertova, Bergamo, 1936) Pittore tra “sacro e profano” anche Bellini è notato da Giovanni Testori. Si conoscono verso la metà degli anni Ottanta, ma è nell’88 che il critico, affascinato e ormai totalmente conquistato dai lavori dell’artista bergamasco, lo presenta al pubblico della Biennale d’Arte Sacra di Siena e l’anno seguente ne propone la grandiosa Via Crucis di Vertova al Meeting di Rimini. In mostra sono esposte alcune recenti opere ispirate dalla prorompente forza della natura che si esprime meravigliosamente nelle schiume dai mille colori, nelle increspature, nelle alte onde dei mari in tempesta.
Felice Filippini (Arbedo, Bellinzona, Svizzera, 1917 - Muzzano di Arbedo, 1988) uno tra gli artisti svizzeri più premiati nelle varie manifestazioni nazionali e internazionali. Studi intensi e liberi lo portano ad affrontare diversi tipi di linguaggio e tecnica: dalla scultura all’arazzo, dall’affresco all’incisione, dai graffiti al mosaico, con una predilezione per l’utilizzo del bianco e nero (“c’est un dessinateur” ha detto di lui a Parigi il grande Foujita), ma è nella pittura che la sua personalità appare più completa e arriva ad anticipare la “nouvelle figuration”.
09
giugno 2004
Pignon / Damiano / Bellini / Filippini – 4 artisti espressionisti
Dal 09 al 30 giugno 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA MICHELANGELO
Bergamo, Via Broseta, 15, (Bergamo)
Bergamo, Via Broseta, 15, (Bergamo)
Orario di apertura
da lunedì a sabato, 9.30 - 13.00 / 15.00 - 19.30