…L’iter operativo di Remo Stasi, condotto “ab origine” nel segno della scultura-ricordo, le forme incapsulate nelle poderose e al tempo stesso variegate strutture di vetroresina - della fine degli anni sessanta - ha presto incrociato il sentiero della tecnologia industriale, inducendolo a recuperare frammenti di macchine casalinghe desuete, soprattutto l’oblò bordato di metallo cromato della vecchia lavatrice. Si è tramutato in lucido contenitore, accogliendo nella sua dolce cavità, attraverso cui si osserva il rullio del lavaggio, gli oggetti più disparati, del passato e del presente, personali e collettivi, amalgamati in un bagno di formalina.
L’oggetto/memoria del vissuto da appendere al muro: reminiscenze di procedimenti dada.
E anche l’area neo-realistica, quella di Arman in particolare, non sembra estranea all’operazione.
Oggi il reperto industriale di Stasi, con tutto il carico consumistico, non è più solo l’anomala scatola entro cui si accumulano gli oggetti/segni del percorso esistenziale; ambisce ad una nuova, insospettata funzionalità; diviene lampada da muro, tavolo, specchio chiuso nell’accattivante, razionale cornice. Nuovo oggetto diversamente consumabile; con un leggero scarto tecnico, rispetto all’originale, come può essere il trattamento sabbiato della superficie trasparente. Un semplice giochetto sembrerebbe, un novello “ready-made aiutato”, che non vive del suo piazzamento ma si scarica, al contrario, di nuovi ruoli funzionali.
Lo slogan di Stasi potrebbe a questo punto: “datemi alcuni elettrodomestici sfasciati e io vi arredo la vostra casa”. Una sorta di redesign allora senza il processo progettuale, di forme defunzionalizzate e avviate verso una nuova fruizione…
Maria Campitelli 1982

dalla presentazione per le rassegne “Dissonanze” - Spazio 1 di Maddaloni(CE) e “Liber/azioni” - La Roggia di Pordenone.












Remo Stasi nasce ad Avellino il 17/04/45, si diploma in Scultura. presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli
Attualmente è docente di Discipline Plastiche ed Educazione Visiva presso l’Istituto d’Arte di Trieste (già Preside dal nello stesso 1977 all’1986). Insegna - dalla sua Istituzione - alla scuola di Figura “Perizi” presso l’ISA “E.U.Nordio” di TS.
ATTIVITA’ RECENTE
2002 ”Work in progress” nell’ambito del Simposio d’Arte internazionale “Socrates Stavropulos” - Trieste -
“Vele sul golfo” - Gruppo d’Arte Fattuale di Trieste - Porto Vecchio - Trieste-
2003 Mostra docenti/ allievi presso l’ITIS - Trieste-
“Sout to Nord an Art rendez-vous”- a cura del Gruppo d’Arte Fattuale - Centro di Fisica Teorica - TS
Progetto “Scienza in Fiore” mostra didattica di Ed. Visiva. Presso L’immaginario Scientifico - Museo
delle Scienze - Trieste
“Simposio Internazionale d’Arti Figurative “Socrates Stavropulos” Trieste-Corfù - Trieste
“Collettiva simposio “Stavropulos” presso la CCIA -Trieste-
“Mostra didattica “Scienze in Fiore”presso l’Aula Magna dell’ISA “E.U. Nordico” di Trieste
“Mostra didattica””Scienze in Fiore nell’ambito di “Una giornata per l’Arte“ piazza dell’Unità -Trieste-
2004 Collettiva d’Arte Intenazionale - Maribor (SLO)
“ Progetto Interazioni” con immagini subacquee del Mar Rosso, mostra didattica di Ed. Visiva presso
l’Aula Magna dell’ISA “E. U. Nordio” di Trieste