Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Angelo Biso
Sono gli oggetti della vita quotidiana che interessano Angelo Biso, oggetti dimenticati dalla percezione cosciente e riportati dal pittore ad una dignità di percezione primaria in una dimensione che diventa anche esercizio introspettivo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La rivelazione della solida esistenza di un calorifero o di una porta di legno diventa intuizione del mistero delle cose ed intensificazione della coscienza di sé. Gli occhiali lasciati sul divano o un indumento abbandonato sulla sedia sono le tracce lievi atemporali delle persone che hanno utilizzato l'oggetto. La loro assenza-presenza rende pretestuosa l'apparente oggettività fotografica dell'immagine forzando l'osservatore ad addentrarsi in una dimensione interiore. Attraverso il recupero degli oggetti di rifiuto, siano pure vecchi mestoli o portiere di auto, si recuperano le testimonianze umane che essi evocano, si conservano drammaticamente identità sempre più povere, rivelando un mondo abbandonato a se stesso. Ma quella di Biso non è una produzione virtuosistica e decorativa densa del gusto estetizzante del rifiuto come nell'ultimo Rauschenberg. Sceglie invece oggetti comuni, bidimensionali, insignificanti, camicie, grucce, sedie su cui non indaga sfruttando plasticità formali e sottili effetti di luce, bensì ne delimita con decisione le strutture minimaliste sufficienti a fornire una dimensione psicologica della loro percezione. La sua è una ricerca sull' inconoscibilità e l'ambiguità delle cose più semplici. Evocando dimensioni introspettive lontanissime dalla pop-art, gli oggetti di Biso non hanno la tangibilità fisica di quelli di Rauschenberg, ma vibrano di tensioni e di presenze nascoste nella ruvidezza degli impasti, rivelando attraverso le sbavature delle pennellate la traduzione dell'immagine da fotografica a pittorica. Il linguaggio è pertinente alla focalizzazione iperreale dell'ingrandimento fotografico, tanto che le immagini di un tubo dell'acqua, di una camicia a strisce, di una carrucola, sono stravolte dagli effetti antinaturalistici dei primi piani e degli sfondi che spiazzano gli spazi e le loro relazioni.
19
giugno 2004
Angelo Biso
Dal 19 giugno al 07 luglio 2004
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 16.30 - 19.00
chiuso lunedì e festivo
Vernissage
19 Giugno 2004, ore 17.00
Curatore