Stefano Cardone è giovane e le sue foto non invidiano l’alta classe, e i risultati dei”grandi”.
Il loro pregio maggiore è proprio nella sincerità e nel rifiuto delle furbizie dei grandi, anche quando davvero grandi. La sua India è un’India eguale e diversa: l’abbiamo già vista, ma torniamo a vederla grazie a lui come una prima volta.
Egli, anzi, non pretende all’India, ma a raccontare bene un’infima parte, di pochi ambienti ben definiti e ristretti, di pochi personaggi forse più dolenti di altri. Nella sua mescolanza di antico e generale e di nuovo e particolare, Cardone fa sì che questo pezzo di India ci appartenga, e che questi corpi, questi volti, questi sguardi ci parlino, che non si possa, nonostante tutto, instaurare un dialogo con loro.
Goffredo Fofi



Stefano Cardone è nato a Napoli nel 1969 e, dopo aver ottenuto la qualifica di operatore fotografico presso l’istituto I.P.S.I.A. “Casanova”, ha eseguito stage di formazione presso gli studi di Fabio Donato
e Lucia Catalano. Dal 1994 al 2001 ha lavorato come assistente di Oreste Pipolo, Francesco Cito, Cristina Piza e Antonio Biasucci. Nel 1997 ha realizzato un reportage sulle popolazioni Ashanti nel paese di Kumasi in Ghana. Ha partecipato a diverse mostre collettive e a campagne pubblicitarie.
Ha al suo attivo le pubblicazioni Dall’alba al tramonto (Napoli G7, Edizione Il Mattino di Napoli, 1994)
E Fotografia a Napoli: Nuove Presenze(Napoli, L’Altra Stampa,1999). Alcune sue foto sono presenti nel Centro Studi Archivio della Comunicazione di Parma.
Questo lavoro è il risultato di un lungo soggiorno in India svoltosi, a più riprese, fra il 1999 e il 2002.