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Produciendo Realidad
Un ampio progetto espositivo che raccoglie il lavoro di 30 artisti latino americani dal Nicaragua al Venezuela, dalla Colombia all’Honduras.
Comunicato stampa
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L’Associazione Prometeo per l’arte contemporanea inaugura sabato 26 giugno “Produciendo Realidad”, un ampio progetto espositivo che raccoglie il lavoro di 30 artisti latino americani dal Nicaragua al Venezuela, dalla Colombia all’Honduras. Facendo seguito al successo di pubblico e di critica riscosso dalla mostra “Mexico Attacks!” del febbraio 2003, l’Associazione Prometeo intende proseguire il proprio progetto di dar voce a culture delle geografie minori e della condizione postcoloniale, continuando a concentrare la propria attenzione sul continente sudamericano, uno dei nuclei nevralgici della crisi economica e sociale del globalismo contemporaneo, ma anche uno dei centri più vitali delle nuove produzioni artistiche.
Il progetto “Produciendo Realidad”, curato da Marco Scotini, è promosso dall’Associazione Prometeo, con la collaborazione della Provincia di Lucca, con la Regione Toscana Tra Art rete regionale per l’arte contemporanea, il progetto regionale Porto Franco, l’Ambasciata Argentina, il patrocinio dell’Ambasciata Colombiana, l’Ambasciata del Cile in Italia, l’Istituto di Cultura Latino Americano, ed altre Istituzioni. La mostra, che avrà luogo nello spazio di S. Matteo e in altre sedi lucchesi, si terrà da giugno a settembre 2004 e presenterà il lavoro di 30 artisti molti dei quali giovanissimi e rappresentanti di regioni finora totalmente assenti dalla scena artistica internazionale come Nicaragua, El Salvador, Honduras.
Gli artisti selezionati sono:
A-1 53167(Guatemala), Brooke Alfaro (Panama), Regina Aguilar (Honduras), Narda Fabiola Alvarado (Bolivia), Erick Beltràn (Messico), Tania Bruguera (Cuba), Carolina Caycedo (Colombia), Wilbert Carmona (Nicaragua), Jota Castro (Perù), Alexandre da Cunha (Brasile), Regina Galindo (Guatemala), Oscar Garcia (Nicaragua), Grupo 24/7 (Beatriz Lopez, Sebastian Ramirez, Pablo Leon de la Barra - Colombia), Patrick Hamilton (Cile), Jonathan Harker (Ecuador), Federico Herrero (Costa Rica), Maria Rosa Jijon (Ecuador), Teresa Margolles (Messico), Xenia Mejia (Honduras), Ronald Moran (Salvador), Carlos Motta (Colombia), Carlos Navarrete (Cile), Ivan Navarro (Cile), Rodrigo Pacheles (Nicaragua), Ernesto Salmeron (Nicaragua), Rosemberg Sandoval (Colombia), Chemi Rosado Seijo (Puerto Rico), Santiago Sierra (Messico), Javier Tellez (Venezuela), Francisco Valdes (Cile), Wayruro (Argentina).
Il progetto “Produciendo Realidad” non vuole essere una semplice cartografia delle pratiche artistiche odierne in un’area territoriale dai confini definiti. Tanto meno ha l’obiettivo di restituire un’identità politico-culturale di matrice nazionale. Piuttosto si articola attorno ad una costellazione tematica in cui i normali rapporti tra economia, arte, politica e cultura sono sottoposti ad una radicale revisione dovuta alle particolari condizioni di emergenza che connotano il contesto latinoamericano in questo momento. “Produciendo Realidad” vuole prendere le distanze da ogni cliché di “violenza, miseria, omicidio e droga” con cui si identificano questi paesi per portare in evidenza quel forte connubio che si è venuto a creare tra attivismo artistico e nuovo protagonismo sociale dei movimenti insurrezionali.
“Produciendo Realidad”, già nel titolo, fa esplicito riferimento alle condizioni economiche e produttive in cui attualmente versa l’America Latina, in seguito al collasso del modello neoliberista e della politica di aggiustamento del Fondo Monetario Internazionale. Dall’altro lato si riferisce alla rinnovata minaccia dei golpe militari in molti paesi della regione. Ma “Produciendo Realidad” intende anche mettere a fuoco le strategie di resistenza e protesta, le forme con cui milioni di disoccupati si organizzano politicamente, le reti dei circoli del baratto e la creazione di reti economiche alternative. La “calle” diventa il luogo privilegiato di questa rappresentazione: dai picchetti che interrompono la circolazione in Argentina, alle forme di economia informale dei neros colombiani, alla costruzione delle favelas in Brasile.
Il progetto per Lucca vede la trasformazione dello spazio espositivo della Chiesa di San Matteo in un barrios temporaneo e l’ampliamento dell’esposizione ad altri luoghi della città in cui gli artisti interverranno direttamente nel contesto in vari modi: attraverso piattaforme temporanee all’aperto, reti mediatiche locali (dalle radio ai quotidiani), spazi già attrezzati per proiezioni filmiche e per dibattiti pubblici. I tre nuclei tematici attorno a cui si articola il progetto sono: città illegale e abitabilità; militanza e attivismo; politiche, identità e cultura.
Il contesto urbano diventerà un elemento fondamentale del display espositivo non solo con situazioni performative - dagli street works di Federico Herrero (tra la segnaletica stradale e i graffiti) agli interventi skateboard di Chemi Rosado Seijo, dai rivestimenti dei monumenti di Patrick Hamilton alle rap session di Carolina Caycedo, dall’intervento nell’ospedale psichiatrico di Lucca di Javier Tellez e dai ripari precari di Alexandre da Cunha alle azioni negli spazi pubblici di Jota Castro, Erik Beltran e A-153167 - ma anche con cicli di proiezioni di documentari d’autore sull’America Latina come quelli di Brooke Alfaro sulle bande di Panama, di Rodrigo Pacheles sui bambini di Managua e del collettivo argentino di controinformazione Wayruro su movimenti popolari e lotte rurali.
E’ previsto uno spazio per dibattiti pubblici in cui saranno chiamati ad intervenire, durante il periodo della mostra, teorici come Sandro Mezzadra e Paolo Virno, politici ed esponenti dei movimenti latinoamericani come il Colectivo Situaciones, figure dell’associazionismo locale e regionale toscano.
Il catalogo prevede un ampio inventario degli artisti invitati (molti dei quali in Italia per la prima volta), assieme ad una sorta di forum cartaceo in cui, saggi a carattere politico-sociale degli esponenti dei vari movimenti, si alternano una serie di conversazioni tra critici e artisti.
Il progetto “Produciendo Realidad”, curato da Marco Scotini, è promosso dall’Associazione Prometeo, con la collaborazione della Provincia di Lucca, con la Regione Toscana Tra Art rete regionale per l’arte contemporanea, il progetto regionale Porto Franco, l’Ambasciata Argentina, il patrocinio dell’Ambasciata Colombiana, l’Ambasciata del Cile in Italia, l’Istituto di Cultura Latino Americano, ed altre Istituzioni. La mostra, che avrà luogo nello spazio di S. Matteo e in altre sedi lucchesi, si terrà da giugno a settembre 2004 e presenterà il lavoro di 30 artisti molti dei quali giovanissimi e rappresentanti di regioni finora totalmente assenti dalla scena artistica internazionale come Nicaragua, El Salvador, Honduras.
Gli artisti selezionati sono:
A-1 53167(Guatemala), Brooke Alfaro (Panama), Regina Aguilar (Honduras), Narda Fabiola Alvarado (Bolivia), Erick Beltràn (Messico), Tania Bruguera (Cuba), Carolina Caycedo (Colombia), Wilbert Carmona (Nicaragua), Jota Castro (Perù), Alexandre da Cunha (Brasile), Regina Galindo (Guatemala), Oscar Garcia (Nicaragua), Grupo 24/7 (Beatriz Lopez, Sebastian Ramirez, Pablo Leon de la Barra - Colombia), Patrick Hamilton (Cile), Jonathan Harker (Ecuador), Federico Herrero (Costa Rica), Maria Rosa Jijon (Ecuador), Teresa Margolles (Messico), Xenia Mejia (Honduras), Ronald Moran (Salvador), Carlos Motta (Colombia), Carlos Navarrete (Cile), Ivan Navarro (Cile), Rodrigo Pacheles (Nicaragua), Ernesto Salmeron (Nicaragua), Rosemberg Sandoval (Colombia), Chemi Rosado Seijo (Puerto Rico), Santiago Sierra (Messico), Javier Tellez (Venezuela), Francisco Valdes (Cile), Wayruro (Argentina).
Il progetto “Produciendo Realidad” non vuole essere una semplice cartografia delle pratiche artistiche odierne in un’area territoriale dai confini definiti. Tanto meno ha l’obiettivo di restituire un’identità politico-culturale di matrice nazionale. Piuttosto si articola attorno ad una costellazione tematica in cui i normali rapporti tra economia, arte, politica e cultura sono sottoposti ad una radicale revisione dovuta alle particolari condizioni di emergenza che connotano il contesto latinoamericano in questo momento. “Produciendo Realidad” vuole prendere le distanze da ogni cliché di “violenza, miseria, omicidio e droga” con cui si identificano questi paesi per portare in evidenza quel forte connubio che si è venuto a creare tra attivismo artistico e nuovo protagonismo sociale dei movimenti insurrezionali.
“Produciendo Realidad”, già nel titolo, fa esplicito riferimento alle condizioni economiche e produttive in cui attualmente versa l’America Latina, in seguito al collasso del modello neoliberista e della politica di aggiustamento del Fondo Monetario Internazionale. Dall’altro lato si riferisce alla rinnovata minaccia dei golpe militari in molti paesi della regione. Ma “Produciendo Realidad” intende anche mettere a fuoco le strategie di resistenza e protesta, le forme con cui milioni di disoccupati si organizzano politicamente, le reti dei circoli del baratto e la creazione di reti economiche alternative. La “calle” diventa il luogo privilegiato di questa rappresentazione: dai picchetti che interrompono la circolazione in Argentina, alle forme di economia informale dei neros colombiani, alla costruzione delle favelas in Brasile.
Il progetto per Lucca vede la trasformazione dello spazio espositivo della Chiesa di San Matteo in un barrios temporaneo e l’ampliamento dell’esposizione ad altri luoghi della città in cui gli artisti interverranno direttamente nel contesto in vari modi: attraverso piattaforme temporanee all’aperto, reti mediatiche locali (dalle radio ai quotidiani), spazi già attrezzati per proiezioni filmiche e per dibattiti pubblici. I tre nuclei tematici attorno a cui si articola il progetto sono: città illegale e abitabilità; militanza e attivismo; politiche, identità e cultura.
Il contesto urbano diventerà un elemento fondamentale del display espositivo non solo con situazioni performative - dagli street works di Federico Herrero (tra la segnaletica stradale e i graffiti) agli interventi skateboard di Chemi Rosado Seijo, dai rivestimenti dei monumenti di Patrick Hamilton alle rap session di Carolina Caycedo, dall’intervento nell’ospedale psichiatrico di Lucca di Javier Tellez e dai ripari precari di Alexandre da Cunha alle azioni negli spazi pubblici di Jota Castro, Erik Beltran e A-153167 - ma anche con cicli di proiezioni di documentari d’autore sull’America Latina come quelli di Brooke Alfaro sulle bande di Panama, di Rodrigo Pacheles sui bambini di Managua e del collettivo argentino di controinformazione Wayruro su movimenti popolari e lotte rurali.
E’ previsto uno spazio per dibattiti pubblici in cui saranno chiamati ad intervenire, durante il periodo della mostra, teorici come Sandro Mezzadra e Paolo Virno, politici ed esponenti dei movimenti latinoamericani come il Colectivo Situaciones, figure dell’associazionismo locale e regionale toscano.
Il catalogo prevede un ampio inventario degli artisti invitati (molti dei quali in Italia per la prima volta), assieme ad una sorta di forum cartaceo in cui, saggi a carattere politico-sociale degli esponenti dei vari movimenti, si alternano una serie di conversazioni tra critici e artisti.
26
giugno 2004
Produciendo Realidad
Dal 26 giugno al 12 settembre 2004
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN MATTEO
Lucca, Piazza San Matteo, 3, (Lucca)
Lucca, Piazza San Matteo, 3, (Lucca)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 10.30/13.00 e 16.00/20.00
Curatore