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Il Piacere di fotografare lo splendido Chiostro di Torri
Presentazione del libro di Gianfranco Jacopo Jacopozzi (Edizioni Kappa 2004) e mostra fotografica.
Comunicato stampa
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La "icona" fra migliaia di immagini
Dennis Redmont / Direttore dell'Associated Press Italia
Prima di incontrare il mitico Jacopo Jacopozzi, al tempo io ero un aspirante inviato, avevo una concezione del "photoman" a tutto tondo, a metà strada fra la Dolce Vita e Mondo Cane. Niente di più lontano da quello che è l'edizione odierna di Jacopozzi. La mia immagine stereotipata dell'Italia, della fotografia e in particolare del mondo delle notizie mi aveva indotto ad immaginarlo come l'uomo in cui meglio si esprime il DNA Mediterraneo. Molto introdotto negli ambienti Vaticani e in quelli della "Hollywood del Tevere" aveva un fiuto leggendario per la notizia, la storia, lo scandalo o il segreto da svelare. Da allora ho schivato sempre insiemena lui i manganelli della polizia, le corse delle biciclette, orde di africani inferociti, gli uomini della sicurezza del Papa, e siamo arrivati fin qui per poterli raccontare. Jacopo ha insegnato a decine di fotografi in tutto il mondo la scienza misteriosa dello scegliere la foto "icona" che più di tutte rappresentasse l'evento cruciale del panorama internazionale. Ma c'è un Jacopo più nascosto, che ha le sue origini nelle terre di Toscana, il cui scatto lirico è stato così veloce da cogliere l'attimo fuggente ovunque guardasse. E' l'occhio esperto di un professionista che, nonostante abbia immortalato milioni di avvenimenti di cronaca, non ha uno sguardo stanco o sarcastico ma bensì una sensibilità che gli permette di cogliere, attraverso le sue fotografie, la tragedia umana, la gioia, la povertà, o ancora di immortalare la bellezza della sua terra natìa con sapienza estetica tipicamente toscana. Il suo spirito, la sua poetica, e la sua verve confluiscono naturalmente nelle fotografie raccolte per questa esposizione.
Dennis Redmont / Direttore dell'Associated Press Italia
Prima di incontrare il mitico Jacopo Jacopozzi, al tempo io ero un aspirante inviato, avevo una concezione del "photoman" a tutto tondo, a metà strada fra la Dolce Vita e Mondo Cane. Niente di più lontano da quello che è l'edizione odierna di Jacopozzi. La mia immagine stereotipata dell'Italia, della fotografia e in particolare del mondo delle notizie mi aveva indotto ad immaginarlo come l'uomo in cui meglio si esprime il DNA Mediterraneo. Molto introdotto negli ambienti Vaticani e in quelli della "Hollywood del Tevere" aveva un fiuto leggendario per la notizia, la storia, lo scandalo o il segreto da svelare. Da allora ho schivato sempre insiemena lui i manganelli della polizia, le corse delle biciclette, orde di africani inferociti, gli uomini della sicurezza del Papa, e siamo arrivati fin qui per poterli raccontare. Jacopo ha insegnato a decine di fotografi in tutto il mondo la scienza misteriosa dello scegliere la foto "icona" che più di tutte rappresentasse l'evento cruciale del panorama internazionale. Ma c'è un Jacopo più nascosto, che ha le sue origini nelle terre di Toscana, il cui scatto lirico è stato così veloce da cogliere l'attimo fuggente ovunque guardasse. E' l'occhio esperto di un professionista che, nonostante abbia immortalato milioni di avvenimenti di cronaca, non ha uno sguardo stanco o sarcastico ma bensì una sensibilità che gli permette di cogliere, attraverso le sue fotografie, la tragedia umana, la gioia, la povertà, o ancora di immortalare la bellezza della sua terra natìa con sapienza estetica tipicamente toscana. Il suo spirito, la sua poetica, e la sua verve confluiscono naturalmente nelle fotografie raccolte per questa esposizione.
11
giugno 2004
Il Piacere di fotografare lo splendido Chiostro di Torri
11 giugno 2004
fotografia
presentazione
presentazione
Location
CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO
Roma, Lungotevere Flaminio, 61, (Roma)
Roma, Lungotevere Flaminio, 61, (Roma)
Vernissage
11 Giugno 2004, ore 18.30