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Marianne Heier – Supply & demand
Transitory, Hell Bank e Metrò, i tre nuovi lavori che Marianne Heier ha realizzato per la mostra, assieme all’azione Tutto è acqua se guardi abbastanza a lungo, parlano del valore dei soldi, della sua relatività, del suo essere convenzione sociale che rimanda non solo ad uno scambio di beni e servizi, ma anche, appunto, di valori.
Comunicato stampa
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Con il contributo di O.C.A. Office for contemporary art Norwey.
Supply & demand: domanda e offerta. To supply: fornire, soddisfare, alimentare. To demand: richiedere, rivendicare. Transitory, Hell Bank e Metrò, i tre nuovi lavori che Marianne Heier ha realizzato per la mostra, assieme all’azione Tutto è acqua se guardi abbastanza a lungo, parlano del valore dei soldi, della sua relatività, del suo essere convenzione sociale che rimanda non solo ad uno scambio di beni e servizi, ma anche, appunto, di valori, mezzo di riconoscimento e comunicazione all’interno di una comunità. Marianne Heier mette a confronto tre diversi modelli economici presenti in Europa (e a Milano), in cui il valore dei soldi e la negoziazione economica tra persone assumono significati differenti: tre diversi sistemi di “domanda e offerta” e di rapporto utilitario e simbolico con il denaro, dall’alta finanza alla comunità cinese, a quella Rom,.
Transitory è un’intervista video con un giovane consulente finanziario di una delle più influenti banche della City londinese. Egli risponde ad una serie di domande che l’artista pone su questioni apparentemente semplici, che riguardano sia principi basilari d’economia, sia la sfera più personale del suo lavoro. Le risposte sono lo specchio di una realtà istituzionalizzata e di una visione lucida e pragmatica del mercato.
Underground è un’installazione sonora formata da una compilation delle formule usate dai Rom per chiedere l’elemosina, registrate nella metropolitana milanese. Spesso imparate a memoria, queste formule sono state studiate per durare quanto il tragitto da una stazione all’altra. Piccole performance in cui la gestualità, i tempi, il tono della voce sono elementi ricorrenti e riconoscibili. Più che discorsi sono litanie, e le parole si rincorrono secondo il ritmo di una nenia ripetitiva, perdendo l’effettivo significato a favore del puro suono.
Hell Bank è una ricerca che l’artista ha compiuto sul rituale Taoista del bruciare soldi in onore dei morti. Praticato pubblicamente in Cina, il rituale in Europa é strettamente riservato ai membri della comunità cinese e vietnamita. La ricerca dell’artista di persone disposte a renderla partecipe, lasciandosi riprendere dalla videocamera, è documentata da un video e da un libretto. Questi documenti restituiscono non solo le difficoltà incontrate dall’artista, ma più in generale, in forma ironica e leggera, le differenze linguistiche e culturali, e le tensioni che dividono una comunità da ciò che essa considera straniero.
Tutto è acqua se guardi abbastanza a lungo
Durante l’inaugurazione della mostra il pubblico potrà donare dei soldi, raccolti da alcuni volontari, che saranno dati dall’artista all’Unicef per il programma di fornitura d’acqua potabile nelle aree del mondo colpite da catastrofi. Con 43 Euro è possibile rendere potabili 320 litri d’acqua. www.unicef.org.uk
Supply & demand: domanda e offerta. To supply: fornire, soddisfare, alimentare. To demand: richiedere, rivendicare. Transitory, Hell Bank e Metrò, i tre nuovi lavori che Marianne Heier ha realizzato per la mostra, assieme all’azione Tutto è acqua se guardi abbastanza a lungo, parlano del valore dei soldi, della sua relatività, del suo essere convenzione sociale che rimanda non solo ad uno scambio di beni e servizi, ma anche, appunto, di valori, mezzo di riconoscimento e comunicazione all’interno di una comunità. Marianne Heier mette a confronto tre diversi modelli economici presenti in Europa (e a Milano), in cui il valore dei soldi e la negoziazione economica tra persone assumono significati differenti: tre diversi sistemi di “domanda e offerta” e di rapporto utilitario e simbolico con il denaro, dall’alta finanza alla comunità cinese, a quella Rom,.
Transitory è un’intervista video con un giovane consulente finanziario di una delle più influenti banche della City londinese. Egli risponde ad una serie di domande che l’artista pone su questioni apparentemente semplici, che riguardano sia principi basilari d’economia, sia la sfera più personale del suo lavoro. Le risposte sono lo specchio di una realtà istituzionalizzata e di una visione lucida e pragmatica del mercato.
Underground è un’installazione sonora formata da una compilation delle formule usate dai Rom per chiedere l’elemosina, registrate nella metropolitana milanese. Spesso imparate a memoria, queste formule sono state studiate per durare quanto il tragitto da una stazione all’altra. Piccole performance in cui la gestualità, i tempi, il tono della voce sono elementi ricorrenti e riconoscibili. Più che discorsi sono litanie, e le parole si rincorrono secondo il ritmo di una nenia ripetitiva, perdendo l’effettivo significato a favore del puro suono.
Hell Bank è una ricerca che l’artista ha compiuto sul rituale Taoista del bruciare soldi in onore dei morti. Praticato pubblicamente in Cina, il rituale in Europa é strettamente riservato ai membri della comunità cinese e vietnamita. La ricerca dell’artista di persone disposte a renderla partecipe, lasciandosi riprendere dalla videocamera, è documentata da un video e da un libretto. Questi documenti restituiscono non solo le difficoltà incontrate dall’artista, ma più in generale, in forma ironica e leggera, le differenze linguistiche e culturali, e le tensioni che dividono una comunità da ciò che essa considera straniero.
Tutto è acqua se guardi abbastanza a lungo
Durante l’inaugurazione della mostra il pubblico potrà donare dei soldi, raccolti da alcuni volontari, che saranno dati dall’artista all’Unicef per il programma di fornitura d’acqua potabile nelle aree del mondo colpite da catastrofi. Con 43 Euro è possibile rendere potabili 320 litri d’acqua. www.unicef.org.uk
07
giugno 2004
Marianne Heier – Supply & demand
Dal 07 giugno al 30 luglio 2004
arte contemporanea
Location
CAREOF – FABBRICA DEL VAPORE
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Vernissage
7 Giugno 2004, ore 18.30
Curatore