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Costumi e accessori di abbigliamento
A partire dal 1° giugno 2004, in concomitanza all’apertura del Museo di Arti Applicate e Decorative e nell’ambito delle iniziative promosse da “Eleganze Venete”, Palazzo Zuckermann presenta l’esposizione permanente di costumi e accessori di abbigliamento dal cinquecento all’ottocento.
Comunicato stampa
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Metà del piano terreno e tutto il primo piano della nuova sede museale di Palazzo Zuckermann saranno dedicati all’esposizione delle collezioni di arti applicate e decorative, quali mobili, argenti, gioielli, ceramiche, vetri del Museo d’Arte Medievale e Moderna.
Una consistente sezione documenta tessili, costumi e accessori di abbigliamento dal Cinquecento all’Ottocento.
Tra i pezzi più antichi figurano pizzi e merletti; i primi databili già al Cinquecento. La parte più interessante contempla esemplari a fuselli realizzati in Fiandra, a Milano e Genova, mentre sono riferibili a manifatture veneziane i merletti ad ago, tanto spettacolari nei loro intricati disegni miniaturizzati.
Nel Settecento si preferiscono le più leggere trine fiamminghe, ai cui modi rispondono tra le lagune le sottilissime reti del punto Burano o i fuselli delle blonde. Tra gli abiti maschili spiccano le marsine, talora corredate dalle relative camisiole e databili a partire dal secolo XVII, ma per lo più collocabili nella seconda metà Settecento. Le stoffe sono preziose sete ricamate a eleganti motivi fitomorfi nelle camisiole, mentre nelle marsine i ricami si concentrano lungo i bordi, su polsi e tasche secondo una moda che durerà sino all’Ottocento. Appartiene alla seconda metà del secolo XIX un elegante completo femminile, di buona confezione sartoriale locale.
Accanto a questi pezzi l’atmosfera elegante dell’epoca è arricchita da numerosi accessori di abbigliamento. La collezione più importante è quella di ventagli; se ne espongono con raffigurazione a tutta pagina, tipica del Settecento, altri con più scene di costume inneggianti all’amore, alla musica e alla mitologia, alcuni orientali, altri ancora in stile neoclassico o impero decorati con preziose applicazioni in rame dorato.
Non potevano mancare scarpe, bottoni, bastoni, fibbie, orologi e i fazzoletti che, alla seconda metà del secolo XVI, divengono accessorio obbligatorio sia maschile che femminile, vero e proprio status symbol da ostentare nella ritrattistica ufficiale.
Un discorso a parte merita la ricchissima collezione di gioielli frutto dei lasciti Trieste e Sartori Piovene. La raccolta di Leone Trieste è costituita da centinaia di gioielli maschili quali bottoni, ciondoli, spille, anelli, catene, sigilli di raffinatissima fattura ornati da pietre di grande valore. Nel 1917 Adele Sartori Piovene donava la sua collezione della quale faceva parte anche un nucleo di preziosi di gusto francese; fra questi si segnalano principalmente spille di diamanti e ricchi bracciali.
Da non dimenticare la sezione orientale che riflette nell’oggettistica un gusto presente da noi fin dal Settecento: borselli da fumatore, scarpe, ventagli.
Una consistente sezione documenta tessili, costumi e accessori di abbigliamento dal Cinquecento all’Ottocento.
Tra i pezzi più antichi figurano pizzi e merletti; i primi databili già al Cinquecento. La parte più interessante contempla esemplari a fuselli realizzati in Fiandra, a Milano e Genova, mentre sono riferibili a manifatture veneziane i merletti ad ago, tanto spettacolari nei loro intricati disegni miniaturizzati.
Nel Settecento si preferiscono le più leggere trine fiamminghe, ai cui modi rispondono tra le lagune le sottilissime reti del punto Burano o i fuselli delle blonde. Tra gli abiti maschili spiccano le marsine, talora corredate dalle relative camisiole e databili a partire dal secolo XVII, ma per lo più collocabili nella seconda metà Settecento. Le stoffe sono preziose sete ricamate a eleganti motivi fitomorfi nelle camisiole, mentre nelle marsine i ricami si concentrano lungo i bordi, su polsi e tasche secondo una moda che durerà sino all’Ottocento. Appartiene alla seconda metà del secolo XIX un elegante completo femminile, di buona confezione sartoriale locale.
Accanto a questi pezzi l’atmosfera elegante dell’epoca è arricchita da numerosi accessori di abbigliamento. La collezione più importante è quella di ventagli; se ne espongono con raffigurazione a tutta pagina, tipica del Settecento, altri con più scene di costume inneggianti all’amore, alla musica e alla mitologia, alcuni orientali, altri ancora in stile neoclassico o impero decorati con preziose applicazioni in rame dorato.
Non potevano mancare scarpe, bottoni, bastoni, fibbie, orologi e i fazzoletti che, alla seconda metà del secolo XVI, divengono accessorio obbligatorio sia maschile che femminile, vero e proprio status symbol da ostentare nella ritrattistica ufficiale.
Un discorso a parte merita la ricchissima collezione di gioielli frutto dei lasciti Trieste e Sartori Piovene. La raccolta di Leone Trieste è costituita da centinaia di gioielli maschili quali bottoni, ciondoli, spille, anelli, catene, sigilli di raffinatissima fattura ornati da pietre di grande valore. Nel 1917 Adele Sartori Piovene donava la sua collezione della quale faceva parte anche un nucleo di preziosi di gusto francese; fra questi si segnalano principalmente spille di diamanti e ricchi bracciali.
Da non dimenticare la sezione orientale che riflette nell’oggettistica un gusto presente da noi fin dal Settecento: borselli da fumatore, scarpe, ventagli.
01
giugno 2004
Costumi e accessori di abbigliamento
01 giugno 2004
Location
PALAZZO ZUCKERMANN
Padova, Corso Giuseppe Garibaldi, 33, (Padova)
Padova, Corso Giuseppe Garibaldi, 33, (Padova)
Biglietti
Biglietto intero (Musei e Cappella) con prevendita € 12. Solo Museo € 9
Biglietto ridotto € 8. Biglietto ridotto speciale € 5
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 9.00-19.00 escluso il lunedì