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Culture Altre – L’incontro con Marrakech
L’analisi del complesso rapporto tra l’arte generalmente intesa e i linguaggi a lei prossimi includerà quest’anno anche quella relativa alla crisi delle culture occidentali, le ‘prime culture’.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell'arte, nel design, nella musica, nello spettacolo, nella moda, nella letteratura, nella poesia, persino nella filosofia, il forte pensiero occidentale sembra abdicare di fronte alla prorompente avanzata di quelli che sono sempre stati definiti terzi o quarti mondi, terze o quarte culture.
Basta visitare le ultime edizioni della Biennale di Venezia, frequentare le sfilate di moda internazionali, accostarsi alla letteratura e alla poesia che maggiormente suscitano interesse, muoversi in un qualsiasi Festival del Cinema, partecipare alle varie mostre del design più innovativo o semplicemente camminare per le strade di una qualsiasi città o cittadina dell¹Italia, dell¹Europa o dell¹America, per rendersi conto che il panorama culturale e reale è radicalmente cambiato.
E¹ interessante ciò che sta accadendo: i mondi si aprono, le culture si mescolano, le forme si ibridano, dando vita a mondi, culture e forme che si presentano ricche di improvvise possibilità.
Il lavoro di artisti, designer, scrittori, musicisti, stilisti, vive così in un continuo dialogo fra realtà differenti, fra pensieri che sembrano giungerci da ³mondi altri², fra immagini e forme che sempre più mostrano la loro totale apertura a immaginari non più ben definiti e codificati, ma da individuare e di cui fare tesoro.
La Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea, con il ciclo di conferenze 2003/2004, continua perciò l'indagine sui linguaggi prossimi all¹arte prendendo però in considerazione quanto siano influenzati dalle culture altre.
_________
Intervento della serata:
L'incontro con Marrakech
conversazione tra Corrado Levi e Beppe Finessi
Beppe Finessi, architetto, svolge un'attività didattica alla Facoltà di Design e alla Prima Facoltà di Architettura di Milano; una di critica quale redattore della rivista Abitare e di ricerca per mostre e pubblicazioni da lui curate su Bruno Munari e Angelo Mangiarotti.
Da alcuni anni conduce le ricerche 'Imparare dall'arte', sul rapporto tra arti visive e architettura e 'Vedere l'arcobaleno di profilo', intorno al progetto delle 'piccole cose', mentre per 'Alleggerire' ha curato il libretto 'Millelire su Totò'.
Corrado Levi (ospite della Fondazione nel gennaio 2001), artista e docente presso il Politecnico di Milano, ma anche collezionista e scopritore di talenti artistici, rappresenta una delle figure più singolari e interessanti del panorama artistico internazionale.
Indubbiamente il suo percorso nel mondo artistico non può essere incasellato in categorie convenzionali, ma si colloca invece in una varietà cangiante di ruoli e di competenze.
Il rapporto con la cultura statunitense, in particolare con il gruppo newyorkese dell'East Village, lo pongono come interprete della cultura più innovativa. Gli artisti della nuova generazione artistica dei primi anni Ottanta vengono presentati per la prima volta in Italia nel suo studio, in Corso San Gottardo a Milano, e da lì iniziano la loro ascesa nel mondo dell¹arte internazionale.
Le sue mostre, sia personali in veste di artista, sia collettive in veste di curatore, sono eventi che ogni volta creano curiosità ed interesse non solo nell¹ambito dell¹arte, ma anche in quello della moda, del design, della comunicazione, poiché sono la testimonianza di una realtà artistica e culturale in costante rinnovamento.
Saranno Corrado Levi e Beppe Finessi, giovedì 27 maggio, a concludere il ciclo di conferenze di quest¹anno dedicato alle 'Culture altre'. Vi sono intervenuti gli artisti Alexander Brener, Enzo Umbaca, Luca Vitone, Luigi Ontani, Michelangelo Pistoletto, Corrado Levi, oltre al critico Gianni Romano, allo storico del design Beppe Finessi, al regista Michelangelo Frammartino e all¹attore senegalese Mandiaye N'Diaye.
Nel corso della serata Beppe Finessi condurrà una conversazione con Corrado Levi sulla sua esperienza ancora in corso a Marrachek, dove vive da un anno, per il bisogno di un cambiamento delle proprie coordinate interiori. Ne è scaturito un incontro tra due culture, entrambe straordinarie di contenuto e di passato.
Ne sono nati, oltre a riflessioni generali di cui si argomenterà nella serata, lavori fatti insieme ad artefici del posto, utilizzando il legno, la ceramica, la pittura. La proiezione dei lavori farà riflettere sulla fecondità e sul significato di questi spostamenti che, da Gauguin in poi, ed anche prima, hanno consentito di produrre qualcosa di nuovo senza rinnegare il vecchio.
Basta visitare le ultime edizioni della Biennale di Venezia, frequentare le sfilate di moda internazionali, accostarsi alla letteratura e alla poesia che maggiormente suscitano interesse, muoversi in un qualsiasi Festival del Cinema, partecipare alle varie mostre del design più innovativo o semplicemente camminare per le strade di una qualsiasi città o cittadina dell¹Italia, dell¹Europa o dell¹America, per rendersi conto che il panorama culturale e reale è radicalmente cambiato.
E¹ interessante ciò che sta accadendo: i mondi si aprono, le culture si mescolano, le forme si ibridano, dando vita a mondi, culture e forme che si presentano ricche di improvvise possibilità.
Il lavoro di artisti, designer, scrittori, musicisti, stilisti, vive così in un continuo dialogo fra realtà differenti, fra pensieri che sembrano giungerci da ³mondi altri², fra immagini e forme che sempre più mostrano la loro totale apertura a immaginari non più ben definiti e codificati, ma da individuare e di cui fare tesoro.
La Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea, con il ciclo di conferenze 2003/2004, continua perciò l'indagine sui linguaggi prossimi all¹arte prendendo però in considerazione quanto siano influenzati dalle culture altre.
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Intervento della serata:
L'incontro con Marrakech
conversazione tra Corrado Levi e Beppe Finessi
Beppe Finessi, architetto, svolge un'attività didattica alla Facoltà di Design e alla Prima Facoltà di Architettura di Milano; una di critica quale redattore della rivista Abitare e di ricerca per mostre e pubblicazioni da lui curate su Bruno Munari e Angelo Mangiarotti.
Da alcuni anni conduce le ricerche 'Imparare dall'arte', sul rapporto tra arti visive e architettura e 'Vedere l'arcobaleno di profilo', intorno al progetto delle 'piccole cose', mentre per 'Alleggerire' ha curato il libretto 'Millelire su Totò'.
Corrado Levi (ospite della Fondazione nel gennaio 2001), artista e docente presso il Politecnico di Milano, ma anche collezionista e scopritore di talenti artistici, rappresenta una delle figure più singolari e interessanti del panorama artistico internazionale.
Indubbiamente il suo percorso nel mondo artistico non può essere incasellato in categorie convenzionali, ma si colloca invece in una varietà cangiante di ruoli e di competenze.
Il rapporto con la cultura statunitense, in particolare con il gruppo newyorkese dell'East Village, lo pongono come interprete della cultura più innovativa. Gli artisti della nuova generazione artistica dei primi anni Ottanta vengono presentati per la prima volta in Italia nel suo studio, in Corso San Gottardo a Milano, e da lì iniziano la loro ascesa nel mondo dell¹arte internazionale.
Le sue mostre, sia personali in veste di artista, sia collettive in veste di curatore, sono eventi che ogni volta creano curiosità ed interesse non solo nell¹ambito dell¹arte, ma anche in quello della moda, del design, della comunicazione, poiché sono la testimonianza di una realtà artistica e culturale in costante rinnovamento.
Saranno Corrado Levi e Beppe Finessi, giovedì 27 maggio, a concludere il ciclo di conferenze di quest¹anno dedicato alle 'Culture altre'. Vi sono intervenuti gli artisti Alexander Brener, Enzo Umbaca, Luca Vitone, Luigi Ontani, Michelangelo Pistoletto, Corrado Levi, oltre al critico Gianni Romano, allo storico del design Beppe Finessi, al regista Michelangelo Frammartino e all¹attore senegalese Mandiaye N'Diaye.
Nel corso della serata Beppe Finessi condurrà una conversazione con Corrado Levi sulla sua esperienza ancora in corso a Marrachek, dove vive da un anno, per il bisogno di un cambiamento delle proprie coordinate interiori. Ne è scaturito un incontro tra due culture, entrambe straordinarie di contenuto e di passato.
Ne sono nati, oltre a riflessioni generali di cui si argomenterà nella serata, lavori fatti insieme ad artefici del posto, utilizzando il legno, la ceramica, la pittura. La proiezione dei lavori farà riflettere sulla fecondità e sul significato di questi spostamenti che, da Gauguin in poi, ed anche prima, hanno consentito di produrre qualcosa di nuovo senza rinnegare il vecchio.
27
maggio 2004
Culture Altre – L’incontro con Marrakech
27 maggio 2004
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE AMBROSETTI – PALAZZO PANELLA
Palazzolo Sull'oglio, Via Giacomo Matteotti, 53, (Brescia)
Palazzolo Sull'oglio, Via Giacomo Matteotti, 53, (Brescia)
Vernissage
27 Maggio 2004, h. 20,30