E’ una cosa ovvia affermare, una volta ancora, che la pittrice Liliana Marsili rappresenti nell’ambito artistico toscano una realtà, giusta la sua vena creativa personalissima che non segue correnti o ‘ismi’, affidata come è a un dipingere istintivo in cui – tra segno e intelligente cromatismo – il paesaggio e la natura morta, e giustamente pure il ritratto, svelano un carattere deciso e preciso scevro da fronzoli e orpelli. Nata a Forte dei Marmi nel 1945, vive a Marina di Pietrasanta, in quello stesso ambiente versiliano che nel corso del Novecento ha avuto innumerevoli protagonisti quali Carlo Carrà, Lorenzo Viani, Franco Miozzo, Giovanni Acci, Pietro Annigoni, Achille Funi, e, ancora, Gigi Guadagnucci, Giuliano Vangi, Marino Marini, Arturo Dazzi, Henry Moore e tanti altri.
Tornando perentoriamente alla sua mostra di Marina di Pietrasanta, va detto che lo stesso titolo “Il tracciato del sentimento”, vuol rendere omaggio sia alla maestosità ambientale della striscia litoranea che da Forte dei Marmi passa per Pietrasanta e Camaiore, terminando a Viareggio, sia all’entroterra di Seravezza e di Stazzema: sono dunque nate opere quanto mai interessanti, molto incisive, tramite le quali traspare la volontà raggiunta di fermare in note e notazioni liriche proprio quel ‘tempo del sentimento’ compreso primariamente dagli Artisti.
Liliana Marsili ha tenuto ‘personali’ a Marina di Pietrasanta, Galleria Vega 2003 nel 1972, al Centro Anspi nel 1992 e 1994, oltre che al Ponte del Principe, 1994; a Seravezza presso la Cappella di Palazzo Mediceo e ad Aulla presso la Vaccareccia nel 1993; all’Atelier degli Artisti in Brescia nel 1995; a Vivi Arte e al Centro ‘Luigi Russo’ di Pietrasanta nel 1999.
E’ inserita in centri di interesse artistico-culturale, quali il Museo della Carta a Pescia, il Museo Storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema, il Centro Internazionale di Cultura e Spiritualità di Sillico di Pieve Fosciana. Ha partecipato a qualificate mostre di gruppo a Carrara, Stazzema, Pietrasanta ecc., con recensioni di giornalisti e critici d’arte. E’ inserita in alcuni volumi, quali “Una strage nel tempo”, “La Versilia e l’arte” di Lodovico Gierut, oltre che ne “La valle di marmo” di L. Gierut, M. Lorenzoni, L. Marcuccetti e S. Mattei. Nel 2000 ha illustrato il libro di Bruna Nizzola “Sinite parvulos”. Hanno scritto di lei anche Paola Amighini, Raffaello Bertoli, Roberto Roni, Federico Bilotti, Carlo Bagni, Gianfranco Bondielli, Mario Giusti, Francis Jacques Mathieu, Florio Giannini, Marino Bazzichi, Guerrino Viti, Massimo Tarabella ed altri.