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Velasco extra moenia
Un ciclo di tele e un’istallazione: quindici opere di grandi dimensioni in un Gran Tour dove vengono raccontati luoghi e storie attraverso la pittura, da Palermo, Catania, Trapani passando per Comiso, Ragusa e Modica; un “branco” di quindici sculture attraverseranno i cortili del palazzo indicando il percorso dell’esposizione.
Comunicato stampa
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Gli ultimi lavori di Velasco arrivano a Palermo in un’importante mostra allestita presso Palazzo Belmonte Riso; si tratta di un’esposizione voluta dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia in collaborazione con Italian Factory.
La mostra segna l’avvio delle iniziative della Regione Sicilia e dell’Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali inerenti al nuovo programma dedicato all’arte contemporanea.
SICILIA ARTE CONTEMPORANEA
“Un’artista capace di cogliere il sentimento e la luce della Sicilia” secondo la dichiarazione di Fabio Granata, assessore dei Beni Culturali della regione; il progetto costruito ad hoc per l’esposizione palermitana è dedicato alle città della Sicilia, terra che da sempre è fonte d’ispirazione per il lavoro di Velasco.
Un ciclo di tele e un’istallazione: quindici opere di grandi dimensioni in un Gran Tour dove vengono raccontati luoghi e storie attraverso la pittura, da Palermo, Catania, Trapani passando per Comiso, Ragusa e Modica; un “branco” di quindici sculture attraverseranno i cortili del palazzo indicando il percorso dell’esposizione.
Velasco, artista scoperto da Testori che di lui scrisse “non v’è nulla, in lui d’estitistico, nella scelta di cartoni, legni e fogli vecchi, usati, macchiati, smangiati, spesso disegnati da chissà quale altra e antica mano”; Roberto Tassi descrive la materia nella pittura di Velasco come “il centro, il cuore, il tramite delle passioni” e Ferdinando Scianna racconta “la mia Sicilia è nera. Quella di Velasco pure l’ho vista, sentita nera. L’ho riconosciuta”.
“È una specie di innamoramento quello tra me e la Sicilia, un’ubriacatura data dalla luce del mezzogiorno e dai colori della pittura, un’energia che ho trovato in pochi altri posti” così Velasco descrive il suo rapporto con l’isola, ormai consolidato da lunghi soggiorni, sino a diventare una seconda residenza, dal Lago di Como, dove il pittore è nato, a Ragusa, una delle città più emozionanti dell’isola.
Dopo le collaborazioni con Ferdinando Scianna nel 2001 per Isolitudine e con Franco Battiato nel 2003 per MIXtura, Velasco torna ora in Sicilia con un progetto dedicato alle città (Palermo, Catania, Ragusa, Trapani); alle spiagge (Randello, San Lorenzo, Marzamemi, Caucana, Scopello); ai siti archeologici (Selinunte, Agrigento, Palazzolo Acreide); ai teatri (Siracusa, Taormina, Segesta); e alle storie di paesi e di luoghi di Sicilia (Monti Iblei).
L’idea della mostra nasce dall’interesse dell’artista per il paesaggio e in questo caso specifico per le città della Mediterraneo già due grandi quadri sono stati esposti – Città Bianca del 2003, dove il soggetto è Comiso e Due città, sempre del 2003, dove la protagonista è Modica - con grande successo di critica e di pubblico, nelle mostre Italian Factory di Venezia, nell’ambito della 50.esima Biennale d’Arte e a Torino presso gli spazi della Promotrice delle Belle Arti.
La mostra sarà trasferita, da settembre a ottobre, ai Magazzini del Sale di Venezia.
CATALOGO
. ANTOLOGICO
Edito da Electa, a cura di Alessandro Riva.
Il catalogo riassumerà i vent’anni d’attività di Velasco, divisi in sezioni tematiche (ritratti, paesaggi, vele, nature) con testi inediti del filosofo Giulio Giorello e dei critici Marco Vallora e Fabrizio Dentice.
È prevista un’antologia critica con testi di Franco Battiato, Marco Di Capua, Ferdinando Scianna, Vittorio Sgarbi, Roberto Tassi, Giovanni Testori, Duccio Trombadori, Dario Voltolini.
Testo italiano/inglese.
. TEMATICO
Oltre alla pubblicazione delle opere esposte in mostra, è prevista una parte fotografica del work in progress della preparazione e dell’allestimento dell’esposizione. Un album fotografico in cui grandi riproduzioni possano far rivivere le emozioni delle opere.
Testo italiano/inglese.
La mostra segna l’avvio delle iniziative della Regione Sicilia e dell’Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali inerenti al nuovo programma dedicato all’arte contemporanea.
SICILIA ARTE CONTEMPORANEA
“Un’artista capace di cogliere il sentimento e la luce della Sicilia” secondo la dichiarazione di Fabio Granata, assessore dei Beni Culturali della regione; il progetto costruito ad hoc per l’esposizione palermitana è dedicato alle città della Sicilia, terra che da sempre è fonte d’ispirazione per il lavoro di Velasco.
Un ciclo di tele e un’istallazione: quindici opere di grandi dimensioni in un Gran Tour dove vengono raccontati luoghi e storie attraverso la pittura, da Palermo, Catania, Trapani passando per Comiso, Ragusa e Modica; un “branco” di quindici sculture attraverseranno i cortili del palazzo indicando il percorso dell’esposizione.
Velasco, artista scoperto da Testori che di lui scrisse “non v’è nulla, in lui d’estitistico, nella scelta di cartoni, legni e fogli vecchi, usati, macchiati, smangiati, spesso disegnati da chissà quale altra e antica mano”; Roberto Tassi descrive la materia nella pittura di Velasco come “il centro, il cuore, il tramite delle passioni” e Ferdinando Scianna racconta “la mia Sicilia è nera. Quella di Velasco pure l’ho vista, sentita nera. L’ho riconosciuta”.
“È una specie di innamoramento quello tra me e la Sicilia, un’ubriacatura data dalla luce del mezzogiorno e dai colori della pittura, un’energia che ho trovato in pochi altri posti” così Velasco descrive il suo rapporto con l’isola, ormai consolidato da lunghi soggiorni, sino a diventare una seconda residenza, dal Lago di Como, dove il pittore è nato, a Ragusa, una delle città più emozionanti dell’isola.
Dopo le collaborazioni con Ferdinando Scianna nel 2001 per Isolitudine e con Franco Battiato nel 2003 per MIXtura, Velasco torna ora in Sicilia con un progetto dedicato alle città (Palermo, Catania, Ragusa, Trapani); alle spiagge (Randello, San Lorenzo, Marzamemi, Caucana, Scopello); ai siti archeologici (Selinunte, Agrigento, Palazzolo Acreide); ai teatri (Siracusa, Taormina, Segesta); e alle storie di paesi e di luoghi di Sicilia (Monti Iblei).
L’idea della mostra nasce dall’interesse dell’artista per il paesaggio e in questo caso specifico per le città della Mediterraneo già due grandi quadri sono stati esposti – Città Bianca del 2003, dove il soggetto è Comiso e Due città, sempre del 2003, dove la protagonista è Modica - con grande successo di critica e di pubblico, nelle mostre Italian Factory di Venezia, nell’ambito della 50.esima Biennale d’Arte e a Torino presso gli spazi della Promotrice delle Belle Arti.
La mostra sarà trasferita, da settembre a ottobre, ai Magazzini del Sale di Venezia.
CATALOGO
. ANTOLOGICO
Edito da Electa, a cura di Alessandro Riva.
Il catalogo riassumerà i vent’anni d’attività di Velasco, divisi in sezioni tematiche (ritratti, paesaggi, vele, nature) con testi inediti del filosofo Giulio Giorello e dei critici Marco Vallora e Fabrizio Dentice.
È prevista un’antologia critica con testi di Franco Battiato, Marco Di Capua, Ferdinando Scianna, Vittorio Sgarbi, Roberto Tassi, Giovanni Testori, Duccio Trombadori, Dario Voltolini.
Testo italiano/inglese.
. TEMATICO
Oltre alla pubblicazione delle opere esposte in mostra, è prevista una parte fotografica del work in progress della preparazione e dell’allestimento dell’esposizione. Un album fotografico in cui grandi riproduzioni possano far rivivere le emozioni delle opere.
Testo italiano/inglese.
05
giugno 2004
Velasco extra moenia
Dal 05 giugno al 21 agosto 2004
arte contemporanea
Location
RISO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA – PALAZZO BELMONTE RISO
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 365, (Palermo)
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 365, (Palermo)
Orario di apertura
dal martedì al giovedì 12.00 alle 20.00
dal venerdì alla domenica dalle 12.00 alle 24.00
Editore
ELECTA
Autore
Curatore