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Aristide Barilli – I colori di una vita
In occasione di questo evento, sarà possibile conoscere il percorso artistico completo di questo artista, finora noto per opere di una segreta emozione e di un intimo respiro, che esalano dal naturalismo di paesaggi tenui e di lievi nature morte.
Comunicato stampa
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Festeggiare i 91 anni d’età con una mostra antologica intenzionalmente diversa da tutte le precedenti: è questo che si appresta a fare, dal prossimo 5 giugno, l’artista parmigiano Aristide Barilli, con l’esposizione di una selezione di 26 opere I colori di una vita, alla Galleria S. Andrea di Parma fino al 16 dello stesso mese.
In occasione di questo evento, sarà possibile conoscere il percorso artistico completo di questo artista, finora noto per opere di una segreta emozione e di un intimo respiro, che esalano dal naturalismo di paesaggi tenui e di lievi nature morte: da oggi si potrà ammirare anche la sua personalissima ricerca postfuturistica, fatta di materia disgregata che accende esplosioni al limite dell’astrazione.
L’esposizione è organizzata dall’assessorato alle attività culturali e teatrali del Comune di Parma, dalla Provincia di Parma, dall’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma in collaborazione con U.C.A.I. (Unione Cristiana Artisti Italiani) – Centro Culturale S. Andrea.
Giornalista per professione su varie testate nazionali e locali, pittore e poeta per vocazione, Aristide Barilli rappresenta oggi la memoria storica di una famiglia illustre, quella dei Barilli, che conta al suo interno da diverse generazioni pittori, letterati, scrittori, musicisti, registi di levatura nazionale.
Aristide Barilli è esponente di una tradizione pittorica che tra ‘800 e ‘900 ha vissuto in modo estremamente interiorizzato umori ed amori: la dimensione privata in lui si è sempre manifestata attraverso una voce flebile, dal canto intimo quando non addirittura intimistico. L’espressione riflessiva della sua naturale riservatezza e compostezza umana.
In Barilli la quotidianità è vissuta come sospensione, pazienza, attesa, come stare segreto ed intimo delle cose. Le sue nature morte hanno soggetti sorprendenti: casalinghi eppure estranei, spesso esperiti all’interno di una metavisione pittorica, ritratti al contempo fuori-e-dentro un quadro o un affresco, con tanto di autoritratto.
Il linguaggio artistico di Aristide è complesso e va da un realismo magico ad un gioco di colori che compongono e scompongono i piani della realtà in teleri segreti, in una prospettiva degli affetti e degli effetti molto più complessa di un paesaggismo di maniera. La luce di Barilli è emersione dei colori, eccitazione dell’animo, sublimazione alchemica della pittura che cerca la sua araba fenice, in intrighi di foglie, di tocchi di pennello e di macchie: colori ad un tempo spesso incongrui, eppure così candidi e teneri nella loro fragilità da anticipare una serie di opere che sono di natura psichica, profondamente coinvolte con il tema dell’inconscio, di una interiorità inquieta, insospettabile in un artista così solitario, così privato. Ed è da questo filone che Barilli muove, sempre seguendo un suo caratteristico e personalissimo sentiero minimale, come ha fatto per tutta la vita, verso l’astrazione, in un inaspettato gesto di rottura.
In occasione di questo evento, sarà possibile conoscere il percorso artistico completo di questo artista, finora noto per opere di una segreta emozione e di un intimo respiro, che esalano dal naturalismo di paesaggi tenui e di lievi nature morte: da oggi si potrà ammirare anche la sua personalissima ricerca postfuturistica, fatta di materia disgregata che accende esplosioni al limite dell’astrazione.
L’esposizione è organizzata dall’assessorato alle attività culturali e teatrali del Comune di Parma, dalla Provincia di Parma, dall’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma in collaborazione con U.C.A.I. (Unione Cristiana Artisti Italiani) – Centro Culturale S. Andrea.
Giornalista per professione su varie testate nazionali e locali, pittore e poeta per vocazione, Aristide Barilli rappresenta oggi la memoria storica di una famiglia illustre, quella dei Barilli, che conta al suo interno da diverse generazioni pittori, letterati, scrittori, musicisti, registi di levatura nazionale.
Aristide Barilli è esponente di una tradizione pittorica che tra ‘800 e ‘900 ha vissuto in modo estremamente interiorizzato umori ed amori: la dimensione privata in lui si è sempre manifestata attraverso una voce flebile, dal canto intimo quando non addirittura intimistico. L’espressione riflessiva della sua naturale riservatezza e compostezza umana.
In Barilli la quotidianità è vissuta come sospensione, pazienza, attesa, come stare segreto ed intimo delle cose. Le sue nature morte hanno soggetti sorprendenti: casalinghi eppure estranei, spesso esperiti all’interno di una metavisione pittorica, ritratti al contempo fuori-e-dentro un quadro o un affresco, con tanto di autoritratto.
Il linguaggio artistico di Aristide è complesso e va da un realismo magico ad un gioco di colori che compongono e scompongono i piani della realtà in teleri segreti, in una prospettiva degli affetti e degli effetti molto più complessa di un paesaggismo di maniera. La luce di Barilli è emersione dei colori, eccitazione dell’animo, sublimazione alchemica della pittura che cerca la sua araba fenice, in intrighi di foglie, di tocchi di pennello e di macchie: colori ad un tempo spesso incongrui, eppure così candidi e teneri nella loro fragilità da anticipare una serie di opere che sono di natura psichica, profondamente coinvolte con il tema dell’inconscio, di una interiorità inquieta, insospettabile in un artista così solitario, così privato. Ed è da questo filone che Barilli muove, sempre seguendo un suo caratteristico e personalissimo sentiero minimale, come ha fatto per tutta la vita, verso l’astrazione, in un inaspettato gesto di rottura.
05
giugno 2004
Aristide Barilli – I colori di una vita
Dal 05 al 16 giugno 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA SANT’ANDREA
Parma, Strada Giordano Cavestro, 6, (Parma)
Parma, Strada Giordano Cavestro, 6, (Parma)
Orario di apertura
h. 10-12 e 16-19 Dal martedì alla domenica Chiuso la domenica mattina e il lunedì
Vernissage
5 Giugno 2004, h. 18