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Ugo Nespolo incontra gli studenti d’arte
Si svolgerà una conferenza-lezione legata ai temi della decorazione, della grafica pubblicitaria, e del cinema sperimentale.
Comunicato stampa
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Venerdì 14 maggio, Ugo Nespolo sarà nuovamente a Loano per incontrare gli studenti dell’Istituto d’Arte di Imperia. A partire dalle ore 10.00 nella sala Consiliare di Palazzo Doria si svolgerà una conferenza-lezione legata ai temi della decorazione, della grafica pubblicitaria, e del cinema sperimentale.
Ugo Nespolo, eclettico ed attivissimo artista torinese, è protagonista dell’edizione 2004 di Arte a Palazzo Doria con la mostra “Homo ludens” (il gioco), curata da Giampietro Menzani.
Ugo Nespolo, intellettuale a trecentosessanta gradi, anche se fa della pittura e dell'arte figurativa il centro delle sue ricerche e dei suoi interessi, non le isola rispetto alle altre forme di espressione, lavorando su piani multipli del linguaggio.
I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi. Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un'accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.
Negli anni Settanta Nespolo si appropria di un secondo mezzo di espressione, il cinema: in particolare quello sperimentale, d'artista. Gli attori sono artisti amici, da Lucio Fontana a Enrico Baj, a Michelangelo Pistoletto. Nello Stesso periodo Nespolo vince il premio Bolaffi (1974), e realizza il Museo (1975-'76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l'inizio di un filone mai esaurito di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell'arte altrui. Negli anni Settanta incomincia anche la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento). Nasce in questo momento L'albero dei cappelli poi prodotto in serie come elemento d'arredo.
Gli anni Ottanta rappresentano il cuore del "periodo americano": Ugo Nespolo trascorre parte dell'anno negli Stati Uniti e le strade, le vetrine, i venditori di hamburger di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri. In questi anni si accumulano anche le esperienze nel settore dell'arte applicata. Lo testimoniano i circa cinquanta manifesti realizzati per esposizioni ed avvenimenti vari (tra gli altri, Azzurra, Il Salone Internazionale dell'Auto di Torino, la Federazione Nazionale della Vela), il calendario Rai dell'86, le scenografie per l'allestimento americano (Stamford) della Turandot di Busoni, le video-sigle Rai (come Indietro Tutta con Renzo Arbore).
Ugo Nespolo, partendo dalla sua multiforme esperienza, offrirà agli studenti spunti di riflessione su temi quali pittura, grafica pubblicitaria, cinema sperimentale, scenografia, costumi, ceramica, scultura. Ed ancora affronterà argomenti più generali come: il rapporto tra arte e pubblicità, il mercato dell’arte, l’arte nel quotidiano, l’uso delle nuove tecnologie nell’arte.
Non mancheranno accenni alla mostra “Homo ludens” che resterà allestita fino al 6 giugno. Dedicata in particolare al lavoro pittorico di Ugo Nespolo, la mostra si propone attraverso opere di grande formato di raccontare la ricerca artistica dell’artista torinese: un work in progress, un gioco continuo sotto il segno della decostruzione di linguaggi, comportamenti, formule, convenzioni del sistema dell’arte.
Ugo Nespolo, eclettico ed attivissimo artista torinese, è protagonista dell’edizione 2004 di Arte a Palazzo Doria con la mostra “Homo ludens” (il gioco), curata da Giampietro Menzani.
Ugo Nespolo, intellettuale a trecentosessanta gradi, anche se fa della pittura e dell'arte figurativa il centro delle sue ricerche e dei suoi interessi, non le isola rispetto alle altre forme di espressione, lavorando su piani multipli del linguaggio.
I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi. Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un'accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.
Negli anni Settanta Nespolo si appropria di un secondo mezzo di espressione, il cinema: in particolare quello sperimentale, d'artista. Gli attori sono artisti amici, da Lucio Fontana a Enrico Baj, a Michelangelo Pistoletto. Nello Stesso periodo Nespolo vince il premio Bolaffi (1974), e realizza il Museo (1975-'76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l'inizio di un filone mai esaurito di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell'arte altrui. Negli anni Settanta incomincia anche la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento). Nasce in questo momento L'albero dei cappelli poi prodotto in serie come elemento d'arredo.
Gli anni Ottanta rappresentano il cuore del "periodo americano": Ugo Nespolo trascorre parte dell'anno negli Stati Uniti e le strade, le vetrine, i venditori di hamburger di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri. In questi anni si accumulano anche le esperienze nel settore dell'arte applicata. Lo testimoniano i circa cinquanta manifesti realizzati per esposizioni ed avvenimenti vari (tra gli altri, Azzurra, Il Salone Internazionale dell'Auto di Torino, la Federazione Nazionale della Vela), il calendario Rai dell'86, le scenografie per l'allestimento americano (Stamford) della Turandot di Busoni, le video-sigle Rai (come Indietro Tutta con Renzo Arbore).
Ugo Nespolo, partendo dalla sua multiforme esperienza, offrirà agli studenti spunti di riflessione su temi quali pittura, grafica pubblicitaria, cinema sperimentale, scenografia, costumi, ceramica, scultura. Ed ancora affronterà argomenti più generali come: il rapporto tra arte e pubblicità, il mercato dell’arte, l’arte nel quotidiano, l’uso delle nuove tecnologie nell’arte.
Non mancheranno accenni alla mostra “Homo ludens” che resterà allestita fino al 6 giugno. Dedicata in particolare al lavoro pittorico di Ugo Nespolo, la mostra si propone attraverso opere di grande formato di raccontare la ricerca artistica dell’artista torinese: un work in progress, un gioco continuo sotto il segno della decostruzione di linguaggi, comportamenti, formule, convenzioni del sistema dell’arte.
14
maggio 2004
Ugo Nespolo incontra gli studenti d’arte
14 maggio 2004
incontro - conferenza
Location
PALAZZO DORIA – COMUNE
Loano, Piazza Italia, 2, (Savona)
Loano, Piazza Italia, 2, (Savona)
Vernissage
14 Maggio 2004, A partire dalle ore 10.00