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Fabrizio Pozzoli – Rammendi e nidi
Le sculture, in prevalenza figure femminili, vengono protette da silicone, oppure lasciate alla corrosione della ruggine, possono essere di varie dimensioni fino a raggiungere la grandezza naturale, sono raffigurate in posizioni sempre diverse.
Comunicato stampa
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Saranno esposte una trentina di opere, tutte appartenenti alla più recente stagione creativa.
La rassegna rimarrà aperta sino al 12 giugno 2004. Orari: da Mar. a Sab 10.30 –12.30 e 15.30 – 19.00. Chiuso domenica e lunedì.
Fabrizio Pozzoli, nasce a Milano nel 1973, dove vive e lavora. Affianca a studi scientifici un’esperienza come aiuto scenografo negli U.S.A. e nel Regno Unito. Si forma ai corsi della Scuola del Fumetto di Milano, dove approfondirà lo studio dell’anatomia umana.
Dagli ultimi anni ’90 realizza sculture di figure umane utilizzando materiali insoliti come il filo di ferro, il filo di rame, placche di piombo, specchi.
Le sculture, in prevalenza figure femminili, vengono protette da silicone, oppure lasciate alla corrosione della ruggine, possono essere di varie dimensioni fino a raggiungere la grandezza naturale, sono raffigurate in posizioni sempre diverse: sdraiate, accovacciate, sedute o semplicemente erette, ciò che le lega è la continua ricerca formale dell’anatomia umana.
Scrive Flavio Arensi, nel saggio in catalogo: “ Pozzoli, continua a reperire stimoli nella sua articolata ricostruzione di corpi anatomici, saldi dell’intricato dedalo di fitta filiera ferrosa, tutta attorcigliata attorno a un’anima immaginaria, poiché di ossature non se ne vedono, eccetto nelle giganteggianti sculture in scala 1:1, o ben oltre; in queste, il bandolo, se davvero esistesse, comincerebbe dalla testa, precisamente dal nucleo scorgibile fra un ammasso e l’altro, proprio al centro delle facce senza profilo, lisce ed enigmatiche come i manichini di Giorgio De Chirico. Qui l’arcano non ravvisa circostanze metafisiche, piuttosto un intento esistenziale che porta al silenzio o alla meditazione, di sicuro esclude d’interagire con i personaggi ignoti di Pozzoli. Talvolta, costoro sono impilati su armature di piombo (alte in proporzione come una palazzina metropolitana rispetto a un civile), dove si inseriscono in pertugi che servono da prese di respiro, quella boccata d’aria che conduce al cielo, e a un ragguaglio di felicità”
La rassegna rimarrà aperta sino al 12 giugno 2004. Orari: da Mar. a Sab 10.30 –12.30 e 15.30 – 19.00. Chiuso domenica e lunedì.
Fabrizio Pozzoli, nasce a Milano nel 1973, dove vive e lavora. Affianca a studi scientifici un’esperienza come aiuto scenografo negli U.S.A. e nel Regno Unito. Si forma ai corsi della Scuola del Fumetto di Milano, dove approfondirà lo studio dell’anatomia umana.
Dagli ultimi anni ’90 realizza sculture di figure umane utilizzando materiali insoliti come il filo di ferro, il filo di rame, placche di piombo, specchi.
Le sculture, in prevalenza figure femminili, vengono protette da silicone, oppure lasciate alla corrosione della ruggine, possono essere di varie dimensioni fino a raggiungere la grandezza naturale, sono raffigurate in posizioni sempre diverse: sdraiate, accovacciate, sedute o semplicemente erette, ciò che le lega è la continua ricerca formale dell’anatomia umana.
Scrive Flavio Arensi, nel saggio in catalogo: “ Pozzoli, continua a reperire stimoli nella sua articolata ricostruzione di corpi anatomici, saldi dell’intricato dedalo di fitta filiera ferrosa, tutta attorcigliata attorno a un’anima immaginaria, poiché di ossature non se ne vedono, eccetto nelle giganteggianti sculture in scala 1:1, o ben oltre; in queste, il bandolo, se davvero esistesse, comincerebbe dalla testa, precisamente dal nucleo scorgibile fra un ammasso e l’altro, proprio al centro delle facce senza profilo, lisce ed enigmatiche come i manichini di Giorgio De Chirico. Qui l’arcano non ravvisa circostanze metafisiche, piuttosto un intento esistenziale che porta al silenzio o alla meditazione, di sicuro esclude d’interagire con i personaggi ignoti di Pozzoli. Talvolta, costoro sono impilati su armature di piombo (alte in proporzione come una palazzina metropolitana rispetto a un civile), dove si inseriscono in pertugi che servono da prese di respiro, quella boccata d’aria che conduce al cielo, e a un ragguaglio di felicità”
13
maggio 2004
Fabrizio Pozzoli – Rammendi e nidi
Dal 13 maggio al 12 giugno 2004
arte contemporanea
Location
MONTRASIO ARTE MILANO
Milano, via di Porta Tenaglia, 1, (Milano)
Milano, via di Porta Tenaglia, 1, (Milano)
Orario di apertura
da Mar. a Sab 10.30 –12.30 e 15.30 – 19.00. Chiuso domenica e lunedì
Vernissage
13 Maggio 2004, dalle ore 18.30