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Livio Rosignano e la sua opera
Al dibattito partecipano, oltre all’artista stesso, il sindaco di Muggia Lorenzo Gasperini, Edoardo Costanzo, curatore della mostra personale del pittore in corso fino al 12 maggio nella Sala Comunale d’Arte “G. Negrisin”, ed i critici Marianna Accerboni e Claudio H. Martelli.
Comunicato stampa
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Avrà luogo martedì 11 maggio alle ore 18.00 a Muggia (TS) nella Sala Convegni del Centro Culturale “Millo” di piazza della Repubblica 4, un incontro sul tema “Livio Rosignano e la sua opera”. Al dibattito partecipano, oltre all’artista stesso, il sindaco di Muggia Lorenzo Gasperini, Edoardo Costanzo, curatore della mostra personale del pittore in corso fino al 12 maggio nella Sala Comunale d’Arte “G. Negrisin”, ed i critici Marianna Accerboni e Claudio H. Martelli. Nel corso dell’incontro verrà analizzata l’evoluzione del linguaggio artistico di Rosignano, che nel 2004 compie ottant’anni, con particolare riferimento alla poetica espressionista degli anni Cinquanta, cui è dedicata la rassegna.
Nato a Pinguente (vicino a Pola) nel 1924, ma trasferitosi fin da giovanissimo a Trieste, il pittore ha avuto come maestri Giovanni Giordani, Edgardo Sambo, sotto la cui guida frequentò la Scuola Libera di Figura del Museo Revoltella, e Carlo Sbisà nell’ambito della Scuola d’incisione fondata da quest’ultimo. Praticò anche assiduamente l’atelier dei pittori Levier, Rossini e Bergagna, con il quale condivise per qualche tempo lo studio. In seguito si trasferì a Milano dove soggiornò per periodi alterni. Se in seguito alla frequentazione di Levier, Rosignano affinò la sua forte sensibiltà cromatica, l’insegnamento della Scuola Lombarda lo indusse ad attenuare nei suoi quadri la vivacità coloristica che gli era propria.
Nella mostra in corso a Muggia l’artista presenta una quarantina di oli appartenenti alla sua prima maniera; quest’ultima si potrebbe definire di ispirazione fauve per l’accento cromaticamente molto acceso, che s’intreccia con il suo temperamento impetuoso, il cui aspetto più riflessivo si esplica invece nelle opere dei decenni seguenti. Tale inclinazione compare nelle marine brumose ed intimiste, nei moli percorsi dalla bora e negli interni di caffè e di osterie fumosi e densi d’atmosfera, i quali hanno caratterizzato la sua produzione successiva.
Nato a Pinguente (vicino a Pola) nel 1924, ma trasferitosi fin da giovanissimo a Trieste, il pittore ha avuto come maestri Giovanni Giordani, Edgardo Sambo, sotto la cui guida frequentò la Scuola Libera di Figura del Museo Revoltella, e Carlo Sbisà nell’ambito della Scuola d’incisione fondata da quest’ultimo. Praticò anche assiduamente l’atelier dei pittori Levier, Rossini e Bergagna, con il quale condivise per qualche tempo lo studio. In seguito si trasferì a Milano dove soggiornò per periodi alterni. Se in seguito alla frequentazione di Levier, Rosignano affinò la sua forte sensibiltà cromatica, l’insegnamento della Scuola Lombarda lo indusse ad attenuare nei suoi quadri la vivacità coloristica che gli era propria.
Nella mostra in corso a Muggia l’artista presenta una quarantina di oli appartenenti alla sua prima maniera; quest’ultima si potrebbe definire di ispirazione fauve per l’accento cromaticamente molto acceso, che s’intreccia con il suo temperamento impetuoso, il cui aspetto più riflessivo si esplica invece nelle opere dei decenni seguenti. Tale inclinazione compare nelle marine brumose ed intimiste, nei moli percorsi dalla bora e negli interni di caffè e di osterie fumosi e densi d’atmosfera, i quali hanno caratterizzato la sua produzione successiva.
11
maggio 2004
Livio Rosignano e la sua opera
11 maggio 2004
incontro - conferenza
Location
CENTRO CULTURALE MILLO
Muggia, Piazza Della Repubblica, 4, (Trieste)
Muggia, Piazza Della Repubblica, 4, (Trieste)
Vernissage
11 Maggio 2004, ore 18.00