Nato a Montecchio Emilia (RE) nel 1954, GALLIANI si è diplomato all?Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1977, anno in cui ha tenuto la sua prima personale. Da allora le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, ospiti di istituzioni prestigiose quali il Museo d?Arte Contemporanea di Anversa, i Musei d?Arte Moderna di Tokyo, Philadelphia, Budapest e Pechino, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, la Hayward Gallery di Londra, lo Scottsdale Center for the Arts dell?Arizona, l? Accademia di Belle Arti di Perugia, il Palàcio Foz di Lisbona, lo Spazio Krizia di Milano, la Marian Locks Gallery di Philadelphia, il Museo d?Arte Moderna e Contemporanea di Modena. Molte le manifestazioni cui è stato invitato, dalla Triennale di Milano nell??80 alla XVI Biennale di San Paolo del Brasile nell??81, seguite nell??82 dalla XL Biennale di Venezia (sarà presente anche alla XLII), dalla XII Biennale di Parigi al Musée de la Ville e dalla XIV Biennale Internazionale d?Arte di Tokyo. Sarà poi la volta della XI e della XII Quadriennale di Roma (premio della Camera dei Deputati), di ?Now in Italy? alla Kodama Gallery di Osaka, delle personali ?Feminem Coutenances? alla New York University a cura di Otello Lottini o al Trevi Flash Museum curata da Italo Tomassoni o ?Ancora nuove stelle? al Museo d?Arte Moderna di Pechino nel 2000. L?anno seguente una sua grande opera, ?Mantra?, viene scelta per la selezione delle opere d?arte del XX secolo alla Farnesina di Roma. Il 2003 lo vede presente con un ciclo di opere dal titolo ?Nel cuore? alla Galleria Hilger di Vienna, al Centro per l?Arte Contemporanea di Palazzo Binelli a Carrara con la personale ?Sotta alla pelle del disegno?, con 18 nuove grandi opere a matita su tavola intitolate ?Nuove Anatomie? allo spazio Consolo di Milano. Nello stesso anno partecipa alla Prima Biennale di Praga ed è invitato alla I Biennale di Pechino cui partecipa con il trittico ?Nuove Anatomie?, esposto al China Museum of Fine Art e premiato come migliore opera. E? del 2004, invece, ?DI PERLE E DI SETA?, la personale di Omar GALLIANI presentata dal critico Marisa VESCOVO alla Galleria Carlina di Torino. E sarà questa mostra, arricchita da ulteriori lavori, ad animare la Polveriera Napoleonica di Palmanova, dove si potranno ammirare opere in cui GALLIANI ha utilizzato le tecniche che predilige, in primis la matita su tavola, cui abbina ora i pastelli policromi ora dei pigmenti naturali quando non il carboncino o l?oro. ?Dire che il disegno sia tutto ed in questo tutto risieda il rimpianto è riduttivo, ma altresì che il disegno sia un rimpianto per tutto ciò che si è sentito nell?attimo del ?tracciare? è cosa vera e sublime rispetto a tutto ciò che poi soccomberà nell?opera?: così Omar GALLIANI, mentre Marisa VESCOVO scrive: ?Negli ultimi lavori di GALLIANI si sente la convinzione dell? autore che il passato, in quanto non è più, indica in forma negativa, che qualcosa va sempre irrimediabilmente perduto, a causa della potenza corruttrice del tempo, tuttavia sa anche che il passato mostra molte volte, in forma positiva, l?anteriorità dell?essere, della cosa assente, la sua permanenza umbratile, non tutta garantita dalla memoria, ma suscettibile di essere evocata attraverso un ricordo che ritorna, senza perpetuarsi inalterato. GALLIANI con il suo ultimo lavoro ? (?) ? ci mostra che è illusorio credere che i nostri ricordi rimangono immutati nel tempo, e che, se dimenticati, basti trovarne la primitiva impronta o, al massimo, di correggere le deformazioni subite?. Il catalogo di ?DI POLVERE PERLE E SETA?, curato dallo stesso GALLIANI e pubblicato dalle edizioni Moro di Tolmezzo, sarà disponibile in mostra. Particolarmente affascinante la sede destinata ad accogliere la personale dell?artista emiliano.