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Salvatore Cuschera
Attraverso l’esposizione di circa 30 opere, datanti dal 2000 al 2004, la mostra
mira a mettere in evidenza il ruolo centrale e l’unicità del pensiero creativo di Cuschera che, nella sua produzione matura, si trasforma e si chiarifica sempre più nel rapporto esclusivo con il ferro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Arnaldo Pomodoro presenta, dal 13 maggio al 13 giugno 2004, una personale di
Salvatore Cuschera. Attraverso l’esposizione di circa 30 opere, datanti dal 2000 al 2004, la mostra
mira a mettere in evidenza il ruolo centrale e l’unicità del pensiero creativo di Cuschera che, nella sua
produzione matura, si trasforma e si chiarifica sempre più nel rapporto esclusivo con il ferro.
Siciliano trapiantato a Milano, nato nel 1958, Cuschera appartiene all’area di ricerca in cui la scultura
contamina la tradizione costruttivista con un’oscura intuizione organica del materiale.
Egli, per dire con le parole del curatore Flaminio Gualdoni, “nel clima fosco e affocato dell’officina
(…) fa nascere corpi opachi e chiusi, che al loro interno conoscono il passaggio della luce, la carezza
dell’aria, l’intimità delle superfici”. L’esposizione, infatti, offre l’opportunità di conoscere Cuschera
quale artista che, come un metallurgo antico, “ausculta (..) il ferro, ne saggia le superfici e le patine
possibili, indugia sulle ossidazioni e sul pondus, ragiona su spessori e bruschezze, su docilità e
forza”.
Nel modo in cui Cuschera “disegna lo spazio”, conclude Gualdoni, si avverte una sorta di “tensione
cautelata, di foggiatura chillidiana secondo cui la geometria può diventare visionaria, ma
mantenendosi comunque entro i propri territori di senso”.
La mostra di Cuschera prosegue il programma di esposizioni e di iniziative culturali della Fondazione
Arnaldo Pomodoro, dedicata specificamente alla conoscenza e alla documentazione della scultura
contemporanea.
Salvatore Cuschera. Attraverso l’esposizione di circa 30 opere, datanti dal 2000 al 2004, la mostra
mira a mettere in evidenza il ruolo centrale e l’unicità del pensiero creativo di Cuschera che, nella sua
produzione matura, si trasforma e si chiarifica sempre più nel rapporto esclusivo con il ferro.
Siciliano trapiantato a Milano, nato nel 1958, Cuschera appartiene all’area di ricerca in cui la scultura
contamina la tradizione costruttivista con un’oscura intuizione organica del materiale.
Egli, per dire con le parole del curatore Flaminio Gualdoni, “nel clima fosco e affocato dell’officina
(…) fa nascere corpi opachi e chiusi, che al loro interno conoscono il passaggio della luce, la carezza
dell’aria, l’intimità delle superfici”. L’esposizione, infatti, offre l’opportunità di conoscere Cuschera
quale artista che, come un metallurgo antico, “ausculta (..) il ferro, ne saggia le superfici e le patine
possibili, indugia sulle ossidazioni e sul pondus, ragiona su spessori e bruschezze, su docilità e
forza”.
Nel modo in cui Cuschera “disegna lo spazio”, conclude Gualdoni, si avverte una sorta di “tensione
cautelata, di foggiatura chillidiana secondo cui la geometria può diventare visionaria, ma
mantenendosi comunque entro i propri territori di senso”.
La mostra di Cuschera prosegue il programma di esposizioni e di iniziative culturali della Fondazione
Arnaldo Pomodoro, dedicata specificamente alla conoscenza e alla documentazione della scultura
contemporanea.
13
maggio 2004
Salvatore Cuschera
Dal 13 maggio al 13 giugno 2004
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ARNALDO POMODORO
Rozzano, Via Adda, 15, (Milano)
Rozzano, Via Adda, 15, (Milano)
Biglietti
Intero € 5 – Ridotto € 3
Orario di apertura
mercoledì e sabato ore 10-18
Vernissage
13 Maggio 2004, ore 18:30