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Mario Bardelli – Opere recenti
La pittura di Mario Bardelli è, nelle parole di Flaminio Gualdoni, una pittura “…nutrita di ossessione, ossessione dolce ma nitida, intorno a una delle questioni cruciali della cultura visiva moderna: l’identità, e la perdita di capacità rappresentativa dell’immagine.
Comunicato stampa
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In occasione di Genova Capitale Europea della Cultura 2004, con il Patrocinio di Provincia di Genova e Comune di Genova, s’inaugura nella sede dell’Associazione Culturale SATURA (Piazza Stella 5/1, Genova), Sabato 8 maggio 2004 alle ore 17.00, la mostra personale “ Opere recenti” di Mario Bardelli. A cura di Mario Napoli.
La pittura di Mario Bardelli è, nelle parole di Flaminio Gualdoni, una pittura “…nutrita di ossessione, ossessione dolce ma nitida, intorno a una delle questioni cruciali della cultura visiva moderna: l’identità, e la perdita di capacità rappresentativa dell’immagine.
L’evidenza forte e autofondata dell’immagine pittorica, e quella mediatica che dalla fotografia al cinema si è annidata nella nostra psicologia sino a farsi, è stato detto, inconscio tecnologico. Bardelli con gesto squisitamente pittorico e rispetto dell’allure disciplinare, fa confliggere sulla carta e sulla tela i due codici, e ne osserva il progressivo interrogarsi reciproco, e i flussi radianti di memoria che da tale scambio argutamente forzoso scaturiscono.”
Sono “… visioni private, di ambienti, volti, situazioni, assunti indifferentemente dal repertorio della memoria biografica e dall’iconografia mondana: la sedia, la stanza, come la foto di famiglia e quella dello scrittore celebre. Ciascuna di tali visioni si coagula per tratti visivi come prosciugati, distillati, tra monocromie dilavate e colori virati a un disagio sottile, in una sorta di universum assieme omogeneo e frammentato una imagerie che è il mondo – passato e presente – e insieme la sua perdita, la sua possibilità di ridirsi solo in frammenti dubitanti.
La pittura di Mario Bardelli è, nelle parole di Flaminio Gualdoni, una pittura “…nutrita di ossessione, ossessione dolce ma nitida, intorno a una delle questioni cruciali della cultura visiva moderna: l’identità, e la perdita di capacità rappresentativa dell’immagine.
L’evidenza forte e autofondata dell’immagine pittorica, e quella mediatica che dalla fotografia al cinema si è annidata nella nostra psicologia sino a farsi, è stato detto, inconscio tecnologico. Bardelli con gesto squisitamente pittorico e rispetto dell’allure disciplinare, fa confliggere sulla carta e sulla tela i due codici, e ne osserva il progressivo interrogarsi reciproco, e i flussi radianti di memoria che da tale scambio argutamente forzoso scaturiscono.”
Sono “… visioni private, di ambienti, volti, situazioni, assunti indifferentemente dal repertorio della memoria biografica e dall’iconografia mondana: la sedia, la stanza, come la foto di famiglia e quella dello scrittore celebre. Ciascuna di tali visioni si coagula per tratti visivi come prosciugati, distillati, tra monocromie dilavate e colori virati a un disagio sottile, in una sorta di universum assieme omogeneo e frammentato una imagerie che è il mondo – passato e presente – e insieme la sua perdita, la sua possibilità di ridirsi solo in frammenti dubitanti.
08
maggio 2004
Mario Bardelli – Opere recenti
Dall'otto al 26 maggio 2004
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 16.30 - 19.00 / chiuso sabato e festivo
Vernissage
8 Maggio 2004, ore 17.00