Martedì 25 maggio la Galleria Raffaella Cortese presenta il nuovo progetto ambientale di Marcello Maloberti che ha già sperimentato lo spazio della galleria con la performance del 2002 “All’incirca alla vita”.
Un numero infinito di pezzi di scotch di carta ricopre le pareti, il pavimento, il soffitto e le finestre della galleria. Ogni frammento di materia usata riflette la luce e proietta delle ombre che alterano la percezione del luogo e ne costituiscono una seconda pelle: architettura nell’architettura, pittura nello spazio.

L’artista, presente per la prima volta come performer, ripete ossessivamente un gesto quotidiano e banale, e ridisegna la galleria in una seconda, fragile e sospesa architettura con una povertà assoluta di mezzi.
“Nausea, gesto, linea, punti, architettura di passaggio, insicurezza, frammenti, riflessi di luce, corridoio, inquietudine, direzione…” sono solo alcune delle parole utilizzate da Maloberti alludendo al progetto.

Marcello Maloberti nasce nel 1966 a Codogno (Lodi). Vive e lavora a Milano. È presente tra le voci più forti del dibattito artistico contemporaneo ed è considerato dalla critica uno dei maggiori artisti italiani contemporanei. Maloberti lavora con foto, video, installazioni, performance ed interventi pubblici per mettere in discussione aspetti di una realtà nascosta che l’operare artistico porta allo scoperto per diventare oggetto di approfondimento e riflessione.

Alcune delle più recenti mostre personali sono:
2003 Kunsverein Ludwigsburg, Ludwigsburg. Monografia bilingue curata da Agnes Kohlmeyer con testi di Luca Cerizza.
2003 Fuori campo, Performance presso Transmec Group di Milano. Pubblicazione a cura di Sonia Campagnola.
2003 Galleria S.A.L.E.S., Roma. Pubblicazione a cura di Luca Cerizza.
2002 Guaggiù, Spazio Aperto, Galleria d’Arte Moderna, Bologna. Catalogo a cura di Dede Auregli con un testo di Sergio Risaliti.
L’artista sta lavorando ad una nuova performance per la Collection Lambert di Avignone prevista per il prossimo luglio.