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Il Seicento a Bologna. Cultura barocca, industria e vita quotidiana
Questa esposizione panoramica, organizzata dall¹Istituto Graf e curata da Giordano Berti, illustra i più diversi aspetti della cultura, delle scienze e delle arti felsinee nel secolo centrale del Barocco.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dall¹8 al 23 Maggio p.v. si svolgerà a Bologna, in Palazzo D¹Accursio, nella prestigiosa cornice della Sala d¹Ercole, la mostra ³Il Seicento a Bologna. Cultura barocca, industria e vita quotidiana".
Questa esposizione panoramica, organizzata dall¹Istituto Graf e curata da Giordano Berti, illustra i più diversi aspetti della cultura, delle scienze e delle arti felsinee nel secolo centrale del Barocco.
Prestigiosi antiquari e collezionisti privati bolognesi hanno messo a disposizione libri, acqueforti, dipinti, terrecotte, mobili, oggetti d¹arredamento, giochi e altre preziose testimonianze storiche di un¹epoca che vide Bologna primeggiare in Europa in ambito commerciale, specialmente grazie all¹industria della seta, pittorico, con le scuole di Reni e del Guercino, e musicale, con Giuseppe Torelli e Domenico Gabrielli.
Nella ricca selezione di libri illustrati spiccano alcune splendide rarità bibliografiche come l'inquitante Monstruorum historia (1642) di U. Aldrovandi, l'enigmatico Aelia Lelia Crispis (1683) di C. Malvasia, La meridiana del Tempio di S. Petronio (1695) di G.D. Cassini, Historia botanica (1675) di G. Zanoni.
Assieme alla sezione bibliografica, la parte dedicata ai dipinti e alle incisioni è la più ricca. Non potendo elencare tutte le opere (tra cui alcune acqueforti del Guercino) è quantomeno doveroso citare il capolavoro in mostra: una Madonna col Bambino (1630 ca) di Francesco Albani (1578-1660).
Non è meno significativa, anche per il grande formato, una Scena di mercato (1650 ca) di Giovanni Maria Tamburini (1575 ca 1665 ca), così come sono degne di menzione un¹Assunzione della Vergine , attribuita alla scuola del carraccesco Giacomo Cavedoni (1577-1660), e una Maddalena penitente in terracotta policroma, della scuola di Camillo Mazza (1602-1672).
Questa esposizione panoramica, organizzata dall¹Istituto Graf e curata da Giordano Berti, illustra i più diversi aspetti della cultura, delle scienze e delle arti felsinee nel secolo centrale del Barocco.
Prestigiosi antiquari e collezionisti privati bolognesi hanno messo a disposizione libri, acqueforti, dipinti, terrecotte, mobili, oggetti d¹arredamento, giochi e altre preziose testimonianze storiche di un¹epoca che vide Bologna primeggiare in Europa in ambito commerciale, specialmente grazie all¹industria della seta, pittorico, con le scuole di Reni e del Guercino, e musicale, con Giuseppe Torelli e Domenico Gabrielli.
Nella ricca selezione di libri illustrati spiccano alcune splendide rarità bibliografiche come l'inquitante Monstruorum historia (1642) di U. Aldrovandi, l'enigmatico Aelia Lelia Crispis (1683) di C. Malvasia, La meridiana del Tempio di S. Petronio (1695) di G.D. Cassini, Historia botanica (1675) di G. Zanoni.
Assieme alla sezione bibliografica, la parte dedicata ai dipinti e alle incisioni è la più ricca. Non potendo elencare tutte le opere (tra cui alcune acqueforti del Guercino) è quantomeno doveroso citare il capolavoro in mostra: una Madonna col Bambino (1630 ca) di Francesco Albani (1578-1660).
Non è meno significativa, anche per il grande formato, una Scena di mercato (1650 ca) di Giovanni Maria Tamburini (1575 ca 1665 ca), così come sono degne di menzione un¹Assunzione della Vergine , attribuita alla scuola del carraccesco Giacomo Cavedoni (1577-1660), e una Maddalena penitente in terracotta policroma, della scuola di Camillo Mazza (1602-1672).
08
maggio 2004
Il Seicento a Bologna. Cultura barocca, industria e vita quotidiana
Dall'otto al 23 maggio 2004
arte antica
Location
PALAZZO D’ACCURSIO
Bologna, Piazza Maggiore, 6, (Bologna)
Bologna, Piazza Maggiore, 6, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni, dalle 10 alle 18
Sito web
www.istitutograf.org/recensioni_bologna_600.htm